Falso profilo Facebook usato per furto a Carrefour in Belgio


Un gruppo di criminali ha utilizzato un profilo falso su Facebook per attirare il direttore belga di Carrefour Express in una trappola e costringerlo a consegnare le chiavi della cassaforte del negozio, che poi hanno derubato. Secondo un rapporto della Polizia federale belga, si è tratta d'un colpo ben pianificato per il quale è stata necessaria molta preparazione e ingegneria sociale. All'inizio di febbraio, il responsabile del negozio ha ricevuto una richiesta di amicizia su Facebook da una donna di nome Katrien Van Loo.

Stefano ucciso a Mykonos, amici su Facebook: "morto da eroe"


E' stato confermato l'arresto di uno dei tre giovani stranieri fermati ieri a Mykonos dopo la morte del 21enne lodigiano. Il giovane era in Grecia con quattro amici per trascorre le ferie. "È stato un incidente, non volevo ucciderlo". Si è difeso così Alex G., lo svizzero 23enne arrestato per l'omicidio di Stefano Raimondi, ucciso con una bottiglia di vodka in testa per una rissa scoppiata nel locale 'Cavo Paradiso' sull'isola delle Cicladi. Gli altri due giovani che erano stati fermati insieme al sospetto che ha confessato di aver colpito l'italiano sono invece stati rilasciati e gli inquirenti avrebbero terminato di raccogliere le diverse testimonianze sulla dinamica dei fatti. "Ha fatto roteare la bottiglia come una mazza da baseball, e ha preso Stefano alla tempia", racconta uno dei presenti. "Tutto ciò che abbiamo visto e sentito lo abbiamo detto alla polizia, non servono altri discorsi", ha detto Alessandro Marchese, amico del 21enne ucciso. "Quel ragazzo era ubriaco, ci ha preso a pugni mentre eravamo seduti e quando ci siamo alzati per andarcene ha colpito Stefano", ha detto un altro giovane. Intanto su Facebook è nato un gruppo per ricordare il giovane studente di economia, in cui amici, conoscenti e gente comune lo ricordano come un eroe. "Quando un ragazzo muore per difendere un amico, è decisamente un eroe", "Stefano sei un esempio per tutti", solo alcuni dei commenti apparsi sul gruppo. Al suo paese, Ospedaletto Lodigiano, si attendono notizie sul rientro della salma.

Facebook chiude senza motivo il profilo di Catherine Spaak


Facebook è uno strumento ormai sempre più utilizzato soprattutto per le grandi potenzialità che vengono messe a disposizione per comunicare anche con chi si trova dall'altra parte del globo e come strumento per promuovere i propri interessi. Ed è per questo che anche molti personaggi dello spettacolo sembrano non poterne fare a meno. La nota attrice Catherine Spaak, ex conduttrice di Harem, rubrica che riprone su dazebaonews.it, e che sta per pubblicare con la Mondadori il libro L'amore blu, aveva così deciso di approfittare anche lei delle possibilità fornite dal social network aprendo un profilo ufficiale. Ma l'attrice improvvisamente si è trovata a dover affrontare l’imprevista chiusura del suo profilo (qui trovate la copia cache di Google). La Spaak si dice "veramente senza parole" e spiega: "Avevo aperto qualche mese fa il profilo di Facebook attraverso il quale sono entrata in contatto con tantissime persone che mi hanno chiesto l'amicizia". "Tuttavia - prosegue la nota attrice - questo importante canale di comunicazione mi e' stato chiuso senza tra l'altro mi fossero date delle spiegazioni tali da giustificarne il provvedimento, arrecando un danno alla mia immagine personale". "Mi sono accorta che esistono altri account aperti con il mio nome e provvedero' quanto prima a denunciare agli organi competenti questo uso improprio. Nel frattempo - conclude la Spaak - mi scuso con tutte quelle migliaia di persone che sono entrate in contatto con me su Facebook e che ora vedono la mia pagina scomparsa. Purtroppo non e' dipeso da me e spero presto che il servizio sia regolarmente ripristinato''.

Gb: uccide fidanzata per scommessa e si crea alibi su Facebook


Joshua Davies, sedicenne gallese, è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio della fidanzata Rebecca Aylward, che ha attirato in un bosco e uccisa a colpi di pietra. Il delitto è motivato anche da una scommessa con gli amici. Più volte Joshua, qualche mese dopo essere stato lasciato da Rebecca dopo una relazione tormentata, aveva detto agli amici di voler ucciderla. Aveva pensato persino di buttarla giù da una rupe o di avvelenarla con la digitale purpurea, ma nessuno lo aveva mai preso sul serio. Tanto che lo scorso ottobre - quando ha chiesto con un sms ad un amico: "Cosa faresti se la uccidessi davvero?" - la risposta che ha ricevuto è stata: "Ti offrirei la colazione". Così La ragazza, appena 15 anni, è stata attirata in un bosco e uccisa a colpi di pietra. Dopo il delitto il ragazzo aveva convocato due amici nel bosco, perché vedessero il cadavere e aveva detto a uno di loro: "Sai quanto è duro rompere il collo di qualcuno? Era girata dall’altra parte e mi sono detto 'Ci siamo', ho provato a romperglielo, ma lei urlava e così ho preso una pietra e ho cominciato a colpirla". Successivamente aveva postato dei messaggi su Facebook nella quale esprimeva la sua preoccupazione per la ragazza, data per scomparsa, e aveva cercava di costruirsi un alibi affermando di aver trascorso il pomeriggio a casa. La polizia aveva scoperto il corpo della ragazza il giorno dopo, condotta sul posto da uno degli amici. Durante il processo Joshua aveva provato ad accusare un altro sedicenne di essere responsabile del delitto, affermando che arrivando sul posto aveva trovato la ragazza già morta.

Foto: WNS

Facebook censura la copertina di Nevermind dei Nirvana


A venti anni dalla pubblicazione, l'album Nevermind dei Nirvana continua a suscitare polemiche. L'immagine del neonato nudo sott'acqua in piscina, che è la copertina dell'album, è stata censurata da Facebook. Quando nella pagina del social network dedicata dalla band di Seattle sono state caricate alcune immagini della copertina dell'album, il sito le ha prontamente rimosse per "violazione delle condizioni di utilizzo". L’immagine poi è stata reinserita nelle pagine create dai fan dopo qualche contestazione. La celebre fotografia raffigura un neonato mentre nuota sott’acqua in piscina inseguendo una banconota. "Facebook non permette che siano caricate foto che attaccano un individuo o un gruppo né foto che contengono nudità, uso di droga, violenza e altri contenuti che violano i termini di utilizzo del sito" ha spiegato il social network in una nota. Spencer Elden, il bambino fotografato per la realizzazione dell’album, ha affermato di essere fiero del posto particolare che occupa nella storia della musica rock. E ormai ventenne ha dichiarato: "Un bel po’ di persone in tutto il mondo hanno visto il mio pene. È abbastanza una figata!". L'ultimo atto di censura arriva proprio a ridosso del ventesimo anniversario dalla pubblicazione di "Nevermind", che ha venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo. Il 27 settembre sarà lanciata sul mercato un'edizione deluxe dell'album che conterrà varie versioni delle canzoni più famose di "Nevermind", registrazioni live e un dvd del concerto che i Nirvana avevano tenuto al Paramount Theater di Seattle in occasione della festa di Halloween del 1991.

Fonti: Tm NewsIl Secolo XIX

Capo marketing di Facebook: l'anonimato online deve scomparire


Randi Zuckerberg, il direttore marketing di Facebook, nonché sorella del suo fondatore Mark, ha dichiarato guerra al bullismo su internet e ha intenzione di fare tutto il possibile per impedire che le persone facciano qualcosa sul web senza il proprio nome ben in vista. 

Il social network richiede a tutti i suoi utenti di registrarsi con il loro vero nome e la propria e-mail personale - una regola che è sempre stata molto difficile da mettere in pratica, lo dimostrano i numerosi account cancellati e i nomi fittizi su Facebook. 

Secondo il direttore marketing, mettere fine all'anonimato online potrebbe aiutare a mettere un freno al bullismo e alle molestie su internet. "Penso che l'anonimato debba sparire" ha detto Zuckerberg durante un meeting che aveva come tema i social media tenuto martedì dal magazine Marie Claire

"Il comportamento delle persone è migliore quando hanno il loro nome in bella vista, penso che la gente si nasconda dietro l'anonimato e pensi di poter dire tutto quello che vuole a porte chiuse", ha commentato. L'ex amministratore delegato di Google, Eric Schmidt, ora presidente del gigante informatico, ha anche lui convenuto che "l'anonimato è pericoloso". 

Nonostante la stampa insistesse per sapere quale sarà la prossima mossa di Facebook per offrire una maggiore sicurezza, la Zuckerberg non ha offerto esempi pratici di iniziative a breve termine. Ha semplicemente aggiunto: 'Non c'è molto di più che possiamo fare". Difensori della privacy hanno però condannato i precedenti tentativi di smantellare l'anonimato, con l'introduzione d'un passaporto online.



Via: TMNews

Facebook Fix Chat, come tornare a vedere solo i contatti online


Da quando Facebook ha introdotto la videochiamata in chat, ha portato anche la nuova barra laterale della chat che mostra tutti i propri contatti di Facebook piuttosto che mostrare solo quelli che sono online. Ma quest'ultima novità non è stata accolta con molto favore da parte degli utenti, che la ritengono abbastanza fastidiosa. Numerose sono le pagine sorte sul social network che reclamano il ritorno alla "vecchia chat" e altrettante quelle che propongono add-on per browser e altre che spingono solo alla condivisione per incrementare il numero degli iscritti. Noi vi proponiamo due modi per ritornare al modello di chat tradizionale.  Il primo metodo è quello di utilizzare la vecchia chat di Facebook in una nuova pagina, separata dalla pagina principale. Per fare ciò vi basterà andare all'iindirizzo: https://www.facebook.com/presence/popout.php.


Il secondo metodo è quello di installare l'estensione sul vostro browser Web per disabilitare la nuova barra laterale di chat e consentire il vecchio stile. A questo proposito ci viene in aiuto lo sviluppatore Tal Ater, che ha realizzato facebook.js, un add-on scritto in javascript per i browser Firefox e Chrome che, una volta installato, fa mostrare alla chat di Facebook solamente i contatti che sono davvero online. Per Mac e Linux e basta trascinare il bookmarklet Fix Chat nella barra dei segnalibri, e fare clic quando siete loggati su Facebook. In questo caso però non è automatico come per la correzione su Windows e momentaneamente è necessario fare clic ogni volta per risolvere. A differenza di altre estensioni circolanti sul Web questa è esente da adware, inoltre, per i più "geek" è possibile ottenere il codice sorgente direttamente da GitHub ed avviarlo nella consolle del browser.

Spaccio di droga concordato tramite Facebook, un arresto


Un giovane di 19 anni di Policoro (Matera) e' stato arrestato dalla Polizia del commissariato di Scanzano Jonico per spaccio di sostanze stupefacenti. Una pattuglia in borghese lo ha sorpreso mentre raggiungeva l'abitazione di un uomo sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti hanno aspettato che uscisse, quindi lo hanno bloccato e sottoposto a perquisizione personale. All'interno di un pacchetto di sigarette e' stato trovato un involucro in cellophane con tracce di stupefacente di colore bianco.

Sacerdoti omosessuali ricattati su Facebook, due arresti


Gli chiedevano amicizia su Facebook e una volta entrati in confidenza scattava il ricatto. Soldi in cambio del loro silenzio. È così che alcuni preti omosessuali (12 quelli identificati finora) sarebbero finiti nella rete di due estorsori arrestati a Bagnoli del Trigno dai Carabinieri di Lagonegro e Agnone. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i due una volta scoperte le tendenze sessuali dei religiosi, cominciavano a chiedere soldi, fingendosi a loro volta gay. All'inizio poche centinaia di euro, poi somme sempre più consistenti. Facile per loro riuscire ad avere quel denaro, considerando che altrimenti sarebbe scoppiato un vero e proprio scandalo. Perchè nei casi in cui i preti si rifiutavano di cedere al ricatto, i due non esitavano a minacciarli di rivelare quell'inconfessabile segreto. La vicenda si svolge fra Molise, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia e Sicilia, le terre di missione dei preti coinvolti, tutti di età compresa fra 40 e 50 anni: è venuta però fuori per le indagini fatte dai Carabinieri di Lagonegro (Potenza). Forse sulla base di una voce popolare, avevano creato profili su Facebook in cui si erano dichiarati gay: fra gli amici, anche i sacerdoti che avevano relazioni fra loro. Prima richieste contenute, nell'ordine di poche centinaia di euro. Poi, quando hanno fatto una richiesta più grande, il sacerdote ricattato ha detto basta, raccontando tutto ai Carabinieri. I malfattori sono finiti in carcere con l'accusa di estorsione aggravata e continuata. Intanto sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni dei sacerdoti alla ricerca di elementi utili all'indagine. Non esisterebbero filmati o foto dei rapporti fra i sacerdoti.

Vince Zuckerberg, rigettato ennesimo ricorso dei fratelli Winkelvoss


Respinto l'ennesimo ricorso intentato dai due gemelli contro Mark Zuckerberg. Un'altra vittoria per il CEO di Facebook nella lunga battaglia legale che lo vede opposto ai suoi ex compagni di università a Harvard, che sostengono che Zuckerberg abbia in realtà rubato loro l'idea per il social network più famoso del Pianeta.

Antisemitismo: Nicola Zingaretti cambia status su Facebook


"La ricomparsa su un blog di indegne accuse nei confronti della comunità ebraica rappresenta un segnale che non va sottovalutato e da condannare duramente. I responsabili di questo gesto sono riusciti infatti nella difficile impresa di coniugare stupidità, intolleranza e violenza". Lo dichiara in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti spiegando di aver deciso di "scrivere sullo status e sulla foto del mio profilo facebook la frase 'Siamo tutti ebrei. No all'antisemitismo. No all'intolleranza'". "Desidero esprimere la solidarietà dell'amministrazione provinciale - aggiunge - al presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, al sindaco Gianni Alemanno e a tutti coloro che sono stati insultati dagli autori del blog, con la speranza che le autorità competenti individuino al più presto i responsabili di questo gesto meschino e vergognoso". "Considerando che la rete è stato il luogo scelto per offendere così vigliaccamente la comunita' ebraica, penso che proprio la rete sia il luogo più adatto per rispondere a queste vili intimidazioni e per dimostrare che il popolo ebraico non sara' mai solo nella sua battaglia contro l'odio - conclude - Per questo ho deciso di scrivere sullo status e sulla foto del mio profilo facebook la frase 'Siamo tutti ebrei. No all'antisemitismo. No all'intolleranza'". Nato l’11 ottobre 1965 a Roma, Zingaretti ha iniziato il suo impegno nell’associazionismo laico e di sinistra, prendendo parte al movimento per la pace nel 1982. A diciassette anni è stato tra i fondatori dell’associazione di volontariato antirazzista Nero e non solo, impegnata nelle politiche dell’immigrazione e per una società multietnica e multiculturale.

Foto dal Web

Alessia Marcuzzi difende su Facebook il GF: "Nessun trucco"


Alessia Marcuzzi difende in prima persona la nota trasmissione televisiva dopo la sanzione subita dall'Antitrust di 60mila euro per irregolarita' nel televoto. "Non condurrei mai un programma se fosse truccato", spiega la bionda show girl. Il garante ha multato il Grande Fratello per le scorrettezze denunciate nei mesi scorsi dall'Unione Nazionale Consumatori

"A seguito della nostra segnalazione - ha comunicato Massimiliano Dona, segretario generale del UNC - l'Agcom ha riconosciuto che il meccanismo del televoto, cosi' come predisposto da RTI, non prevedeva alcuna forma di limitazione o di filtro al fine di ostacolare, o comunque rendere difficile, l'intervento di soggetti professionali, diversi dai meri telespettatori". 

Accusa pesante, rafforzata da un'altra irregolarità riguardante la puntata del reality andata in onda lo scorso 7 marzo (la puntata in cui a Guendalina Tavassi è stata data la notizia che il suo ex Remo aspetta un figlio da un'altra). Dopo la notizia si è scatenata una bagarre sulla pagina Facebook di Alessia Marcuzzi, che è stata sommersa da messaggi di protesta o di solidarietà dei telespettatori. 

La conduttrice ha risposto con un post: "Ragazzi, questo fb non è l'ufficio reclami. Vi ho già detto che non c'e' stata nessuna truffa, e molti di voi stanno montando un caso senza essere ben informati. Mi sono anche un pò stufata di ricevere insulti ed offese. Vi chiedo quindi, se non mi credete, di non guardare il mio profilo. Grazie invece a tutti quelli che hanno interagito con me in maniera civile, vi apprezzo davvero".

Via: TMNews
Foto: Adnkronos

Amy Winehouse, su Facebook il ricordo della cantautrice e stilista


Fiori, bigliettini, fotografie, messaggi: così i fan di Amy Winehouse stanno rendendo omaggio alla cantante 27enne, trovata morta ieri pomeriggio nella sua casa nel nord di Londra. Molti dei suoi sostenitori si recano anche in visita al suo pub preferito, il Camden's Hawley Arms

Amy Winehouse sarebbe stata vista venerdì sera acquistare cocaina, eroina, ecstasy e ketamina vicino alla sua casa di Camden. Sebbene non si conosca ancora la causa del decesso, in attesa dell'autopsia in programma domani, i media britannici hanno già riferito di un'overdose di droga. E su Facebook la pagina ufficiale della cantante è stata aggiornata circa alla mezzanotte di ieri con una foto di Amy in bianco e nero. 

Tantissimi i commenti postati alla foto dai fan della cantante che voglio darle un ultimo saluto: "Rip Amy, eri la mia cantante preferita e quello che è successo è incredibile", scrive Carli mentre Lynn ricorda a sua voce: "Avevi una voce spettacolare, ci mancherai Amy". Sul social network sono state create, come avviene in questi casi, numerose pagine dedicate alla cantante e alla sua prematura scomparsa.

La madre Janis ha però confessato che sapeva che la morte della figlia sarebbe stata "solo questione di tempo", anche quando l'ha vista l'ultima volta, 24 ore prima del decesso. Quando madre e figlia si sono salutate sull'uscio di casa, Amy le ha detto: "Ti voglio bene, mamma". La cantante aveva completato di recente il suo terzo album, ma la sua uscita era stata rinviata per consentirle di curarsi.



Via: TMNews

Strage in Norvegia, il profilo dell'attentatore su Facebook lo descrive


"Single, cristiano, conservatore e anti-islamico" è questo il profilo Facebook (ora non più disponibile), che tracciava di se stesso Anders Behring Breivik, il 32enne arrestato dalla polizia norvegese e accusato del doppio attacco che ieri, sull'isola di Utoya e a Oslo, ha causato 91 morti. Gli interessi, le idee politiche e le letture di Breivik appaiono sul profilo  (qui la copia cache) passato al setaccio dagli inquirenti che stanno indagando sugli attentati.

Appassionato di videogiochi e di caccia, il presunto killer indicava tra gli interessi il body-building e la massoneria manifestando il proprio odio per la societa' multiculturale e multirazziale. Sulla sua pagina Twitter, lo scorso 17 luglio, anche una citazione del filosofo inglese, John Stuart Mill: "Una persona con una fede ha la forza di 100mila che hanno solo interessi".

Breivik, secondo quanto riferiscono i media norvegesi, sarebbe proprietario di una fattoria a 150 km da Oslo nella regione di Heidmark dove si sarebbe trasferito un mese fa lasciando la capitale norvegese. Dagli elenchi tributari, che in Norvegia sono pubblici, emerge che Breivik, negli ultimi 5 anni, ha dichiarato zero redditi, con l'eccezione del 2009, anno nel quale ha indicato modesti guadagni.

Eskil Pedersen, leader del movimento giovanile del partito laburista norvegese (Auf) ha affermato che la sparatoria sull'isola di Utopya è stato "un attacco contro i giovani democratici che hanno un credo". "Ma non ci faremo zittire, in onore di chi ha perso la vita - ha aggiunto Pedersen - Continueremo a tenere alti i nostri ideali di tolleranza e antirazzismo".

Vasco Rossi in clinica per frattura, solidarietà su Facebook


Un respiro di sollievo è arrivato per il popolo del Blasco dopo la conferma, sul suo sito ufficiale, del motivo del suo ricovero presso una clinica privata bolognese. A dispetto delle voci circolate fino a questa mattina in rete, l'entourage del rocker ha reso noto che si è trattato di controlli e della somministrazione di una cura antidolorifica. "Ecco spiegato il dolore che durante il tour ha afflitto Vasco - si legge nella nota - si tratta di una costola rotta. Soltanto a fine tour ha potuto sottoporsi a una serie di esami radiologici che hanno dato l'esito finale di frattura a una costola. Il dolore è forte e persistente ma non è nulla di allarmante, gli auguri che si rimetta presto in forma sono la cura più gradita". E l'invito è stato accolto da centinaia di fan che hanno riempito di messaggi di solidarietà la pagina Facebook del rocker: "Forza komandante; non mollare siamo tutti con te; Rimettiti subito in pista; Grande combattente torna presto". Sul fronte medico nessun bollettino è stato diffuso, al momento, dai medici nella casa di cura, dove è ricoverato da alcuni giorni il cantante.  La linea ufficiale tenuta fino ad ora dal personale sanitario è dunque quella del massimo riserbo. "E' lì per sottoporsi a una cura antidolorifica che a casa non poteva fare - ha specificato la portavoce Tania Sachs -. Sta bene ma ha forti dolori allo sterno". Sempre la Sachs si è poi stupita dall'attenzione mediatica per una cosa così lieve e ha riferito che il dolore è stato accusato dopo il concerto di Roma, specificando di non conoscere la durata del ricovero.

Fonti: Tm NewsAGI
Immagine: Quotidiano.net

Possibile inserire su Fb anteprime foto e video nei propri commenti


Facebook ha appena annunciato il lancio di una nuova caratteristica che permette a chi commenta di inserire video, foto, o siti web nei commenti solo inserendo un URL. "Lanciamo oggi una nuova funzione per i commenti che ti permette di inserire foto e video e siti web nei tuoi commenti, basta includere l'URL. Il tuo commento includerà un video player, il thumbnail di una fotografia, o un piccolo resume del sito web che hai linkato. Se preferisci vedere il tuo commmento senza preview, puoi rimuoverla con un click", si legge in un post sulla pagina di Facebook.

Diagnosi via Facebook salva vita a bimbo di quattro anni


Facebook ha giocato negli Stati Uniti un ruolo determinante nel salvare un bambino affetto da una malattia rara. La storia inizia a maggio quando la scrittrice e fotografa Deborah Copaken Kogan pubblica su Facebook una foto del suo bambino di 4 anni, dopo che si era svegliato con un'eruzione cutanea e la febbre alta. La madre pensa ad un'infiammazione della gola.

Utenti Facebook meno soddisfatti secondo ricerca americana


L’American Customer Satisfaction Index (ACSI), ha condotto una ricerca che ha cercato di mettere in evidenza quali sono i social network, i motori di ricerca e i siti internet di informazione più amati dagli utenti americani e quali invece i meno usati, è emerso che il grado di soddisfazione degli utenti nell’utilizzare Facebook è molto basso. Nonostante un piccolo miglioramento di quest'anno (+3% a 66), Facebook ha ricevuto il più basso punteggio dei siti, non solo nella categoria dei social media, ma di tutte le aziende misurate nella relazione. L'indagine è stata condotta il mese scorso, prima della nascita del più grande concorrente di Facebook, Google +, ma il basso punteggio di Facebook indica che Google + potrebbe facilmente balzare e guadagnare quote di mercato se sarà in grado di fornire un'esperienza di clienti di qualità superiore. "Non sappiamo ancora come Google + se la passerà, ma ciò che sappiamo è che Google ha ricevuto uno dei punteggi più alto tra le aziende del ACSI e Facebook è uno dei più bassi", ha dichiarato Larry Freed, presidente e amministratore delegato di ForeSee Results. "Un dominio esistente di quote di mercato come la rete di Facebook è non è più sicuro per una società che non sta fornendo un'esperienza clienti di qualità superiore". Nonostante il dominio sia per adesso nettamente consolidato, le cose potrebbero cambiare se non si presterà maggiore attenzione ai desideri dell’utenza che più volte si è detta insoddisfatta e persino infastidita dai cambiamenti repentini di Facebook, come nel caso della recente modifica che ha riguardato la chat.

Motor Show, utenti di Facebook per la campagna adversting


Motor Show, la kermesse bolognese giunta alla sua 36esima edizione, per la campagna pubblicitaria firmata Armando Testa, ha pensato di utilizzare Facebook e le idee degli utenti per trovare lo slogan giusto. Tutti possono partecipare ed esprimere la loro creatività. Le foto con le varie proposte sono pubblicate online e sottoposte a votazione popolare. Motor Show chiama quindi a raccolta tutti i creativi, in una semplice operazione di user generated advertising. Tradotto, la possibilità per chiunque lo desideri di cimentarsi nella creazione di un contenuto Below The Line che racconti il “dietro le quinte di Motor Show” e supporti la tradizionale campagna pubblicitaria.



Proporsi è semplice: basta possedere un profilo su Facebook e cliccare "mi piace" sulla pagina dedicata all'iniziativa. Si entra così a far parte del gioco. Attraverso un commento si potrà inserire il proprio slogan sotto alla nota dell'argomento e pubblicarlo. A quel punto, gli amministratori della pagina creeranno un'immagine in una gallery dedicata che riporterà la frase proposta e il nome dell'autore. Le foto che raccoglieranno più like entreranno nella Top List, poi votata da una giuria tecnica formata da professionisti ed esperti di settore. I migliori slogan riceveranno un premio speciale targato Motor Show. Per tutti l'appuntamento è a Bologna dal 3 all'11 dicembre.

Omicidio Rea, su Facebook la chat tra Parolisi e Ludovica


Il gip di Ascoli Carlo Calvaresi ha accolto la richiesta della Procura, che chiedeva l'arresto di Salvatore Parolisi per l'omicidio volontario aggravato della moglie. Il marito di Melania Rea utilizzava lo pseudonimo “Vecio alpino” per comunicare attraverso Facebook con la soldatessa con cui aveva una relazione. Di seguito uno stralcio dello scambio di messaggi sul social network, riportati dal Secolo XIX, tra Ludovica P. e Salvatore Parolisi, che chatta con l’avatar Vecio Alpino. 

Ludovica: ti penso sempre..voglio la mia vita con te..ma la voglio fatta per bene...senza più doversi nascondere..ti immagino con me sempre..spero che tu riesca a fare tutto quello che mi hai detto..e spero che l’avvocato protegga subito la tua posizione..ma soprattutto spero che tu tra pochissimo sia libero di essere solo mio [...]

Ludovica: ...parli di cose che sappiamo da tempo ma senza dirmi se hai fatto realmente e concretamente qualcosa..lo so che basta la tua convinzione..devi fare le tue valigie e andartene e cominciare ad avviare la cosa in maniera legale..senza se..senza ma..senza altro tempo..sono passati 2 anni direi che sono anche troppi.. [...]

Vecio Alpino: amoruccio mio nn devi stare in ansia io ho quasi risolto tutto ho trovato anche un accordo con lei e le cose stanno andando per il verso giusto mi serve solo un altro po di tempo sicuramente non riuscirò ad essere li da te questa settimana ma ti garantisco che ormai è fatta noi potremmo presto coronare i nostri sogni come posso ti chiamo [...]

Ludovica: ...mi viene la rabbia solo a leggerla quella frase..«manca poco..» ma cosa????????me lo stai dicendo d mesi!!!!!!e nn sei stato capace neanche di liberarti per questo fine settimana..e stiamo al 17marzo!!!!!!!ripetermi che mi fai schifo è poco!!!!!!ti avevo giurato che se nn venivi dopo tutto il tempo che ti ho dato x me finiva qui [...]

Vecio Alpino: sei arrabbiatissima ed è normalissimo ma dammi la possibilità di spiegarmi a telefono ti devo dire solo due cose sabato sicuramente ti chiamerò e parleremo se vorrai ascoltarmi fai bene a trattarmi cosi me lo merito dopo tutto quello che ti ho promesso e normale che tu ti comporta cosi con me l’odio e significato di amore [...]

Vecio Alpino: ...hai ragione quando mi dici che bastava fare le valigie e tutto finisce ma non è proprio cosi i legali sono dei pezzi di [...] per non dire i giudici o di chi ha fatto questo schifo di legge del [...] che sono tutte per la donna e nessuna per l’uomo....mi tocca dagli anche altri soldi che tu sai che mi dovevano arrivare  [...]

Ludovica: a me nn me ne frega niente nè dei soldi nè degli accordi nè della legge che tu e il tuo avvocato nemmeno conoscete xkè tu nn gli devi una lira ed ora che questa si trovi un lavoro!!!!!!!o tu te ne vai di casa subito o è finita per sempre basta nn ci sono alternative [...] BASTA!

Montecitorio risponde ad accuse Spider Truman su Facebook


Con una nota del Capo ufficio stampa della Camera, Giuseppe Leone, Montecitorio ha risposto su diversi punti a quanto il misterioso (adesso meno) Spider Truman, ha pubblicato su Facebook nella pagina I segreti della casta di Montecitorio che in questi giorni ha fatto registrare un numero di contatti da primato. 

Relativamente al noto tema della locazione di Palazzo Marini, l'autore afferma che la Camera dei deputati pagherebbe 25 milioni annui per l'affitto dell'intero Palazzo, sede degli uffici dei deputati, pari a 2 milioni di euro al mese. Al riguardo, ove ci si riferisca al cosiddetto Palazzo Marini 1, è stata già comunicata dalla Camera dei deputati alla proprietà la volontà di esercitare il diritto di recesso a partire dal 1 gennaio 2012. 

Da tale data, il risparmio annuo sarà pari a circa 14 milioni. L'autore afferma nella pagina facebook che i barbieri della Camera guadagnerebbero 11 mila euro al mese e che la loro provenienza geografica sarebbe la stessa di un ex Presidente della Camera. Va in primo luogo ricordato che gli addetti al Reparto Barberia sono attualmente sette e che la loro retribuzione media netta mensile è di circa 2.400 euro. 

Circa le asserite agevolazioni tanto sul listino per i deputati sulle utenze cellulari TIM quanto sull'acquisto delle autovetture dell'azienda Peugeot, vale il princìpio per cui le proposte commerciali che le singole aziende avanzano in tal senso nei confronti dei deputati avvengono nell'ambito della loro discrezionalità d'impresa e senza alcun tipo di intermediazione della Camera.

Facebook rimuove inserzione pubblicitaria riguardo a Google+


Lo sviluppatore Web britannico Michael Lee Johnson, ha inserito un annuncio a pagamento su Facebook per pubblicizzare il nuovo Google+: "Se sei abbastanza fortunato da avere un account Google+, aggiungi Micheal Lee Johnson". L'idea però non è andata a genio a Facebook, vedendosi pubblicizzare tra le colonne del proprio sito il social network della concorrenza e ha deciso di eliminare l'inserzione, inviando a Johnson questa spiegazione:

Beckham posta su Facebook foto figlia Harper con Victoria


David Beckham sembra abbia preso gusto a mostrare le sue foto al popolo di Facebook. Dopo aver pubblicato il pancione della moglie Victoria, eccolo di nuovo protagonista sul social network. Niente esclusive foto milionarie a settimanali, dunque, David Beckham ha pubblicato le prime foto di Harper Seven, la figlia nata da pochissimi giorni. La piccola è arrivata dopo tre maschi e la felicità dei genitori è ovviamente alle stelle. Sulla sua pagina di Facebook il calciatore ha postato una foto della moglie Victoria che dorme - o posando fingendo di dormire - con la piccola Harper Seven e ha scritto: 

"I took this picture of my two girls sleeping" ("Ho scattato questa fotografia delle mie due ragazze che dormono"). Nell'immagine, in bianco e nero, si vedono l'ex cantante oggi stilista con la bimba che le dorme sul petto. Una foto simile è stata caricata da Victoria su Twitter, con l'ex capitano della nazionale inglese che culla teneramente la neo-arrivata, che indossa un cappellino, sfiorando naso con naso. Accanto la didascalia: "La piccola bimba di papà!". 

La gioia di papà Beckham è stata ribadita al mondo anche durante l’amichevole tra la sua squadra, i Los Angeles Galaxy, e il Real Madrid, dove indossava degli scarpini da gioco bianchi, con i lacci rosa, dove erano incisi i nomi dei suoi quattro figli: Brooklyn, Romeo, Cuz e Harper. L'ex "Spice Girl" ha dato alla luce il 10 luglio la bambina all'ospedale Cedars Sinai di Los Angeles.

Foto: Facebook

I segreti della Casta su Facebook, la vendetta di un precario


E' caccia all'identita' del precario che lavorava a Montecitorio e che ha aperto una pagina su Facebook, per svelare tutti i privilegi (nascosti e non) della casta. Al momento, la sua e' sicuramente tra le pagine piu' gettonate del social network, avendo fatto registrare in poco piu' di 24 ore oltre 120 mila preferenze. Quel che e' certo e' che vuole togliersi piu' di un sassolino dalla scarpa, essendo stato - come si legge sulle informazioni della pagina - licenziato dopo 15 anni di lavoro all'interno del Palazzo. Il superprecario ha aperto anche un blog, nel caso gli venisse oscurata la pagina su Facebook e si firma con l'inquietante pseudonimo di Spidertruman. Con lo stesso nome, raggiunte le migliaia di sottoscrizioni su Facebook, apre anche un profilo Twitter. Leggendo tra i post si scopre che certe marche d'auto fanno sconti anche del 20% ai parlamentari, e compagnie telefoniche applicano tariffe assai ridotte. E poi i criteri per l'assegnazione delle auto blu, compresi gli stratagemmi che gli onorevoli hanno escogitato nel corso degli anni per usufruire del privilegio. Nessun nome viene riportato, come ovvio, ma tanto basta per far scatenare un diluvio di commenti indignati dei lettori. E c'è chi propone una grande manifestazione. Il 'caso' fara' discutere, anche se sulla Rete c'e' chi non e' convinto dell'autenticita' dell'autore del blog. Ma il superprecario pubblica anche foto di documenti, come appunto gli elenchi delle agevolazioni, e tutto in nome della trasparenza. Le rivelazioni sono appena all'inizio, assicura l'anonimo vendicatore.

Rihanna supera Lady Gaga, su Facebook la sfida dei Like


Lady Gaga non è più la regina di Facebook. Rihanna ha sbaragliato la concorrenza con ben 40,8 milioni di fan sul social network. La prima a raggiungere quota 10 milioni con la sua pagina ufficiale su Facebook era stata proprio Stefani Joanne Angelina Germanotta (il vero nome di Gaga) e aveva detenuto il titolo fin quando Rihanna non l'ha sorpassata di circa 20.000 clic. 

La persona con più fan in assoluto su Facebook è però il rapper Eminem, che ne conta 43 milioni. Lady Gaga si può consolare con Twitter, dove è ancora la più seguita con 11,6 milioni di 'followers', incalzata dall'idolo delle adolescenti americane, Justin Bieber, con 11 milioni. Rihanna si deve accontentare del 13 posto, con "soli" 6,1 milioni di fan. 

I fan di Lady Gaga non l'hanno presa bene: una volta subito il sorpasso hanno subito invitato gli utenti a togliere il segno "Like" dalla pagina Facebook di Rihanna, anche se con scarsi risultati. Si preannuncia dunque, l'ennesima guerra tar celebrità sui social network. 

Ma non è l'unica botta per la popstar che ha dovuto scendere a patti con un'altra amara realtà: il suo canale ufficiale di YouTube era stato sospeso per la rivendicazione del diritto sul copyright da parte di una societa' giapponese. Inoltre, la sua casa discografica Universal ha fatto sapere che il sito ufficiale inglese della catante è stato attaccato dal gruppo di hacker americani SwagSec, già responsabile in passato di attacchi contro altri artisti della stessa etichetta.

Via: Virgilio

Ricerca lavoro e Facebook, un connubio sempre più stretto


La ricerca di lavoro passa sempre più per i social network, che diventano i canali in più rapido sviluppo. Sono diverse infatti le indagini che confermano il trend. La prima è stata condotta su 97 mila persone (5.500 in Italia) di 30 Paesi da Kelly Services, la multinazionale americana delle risorse umane. 

Il 33% degli interpellati dice di utilizzare i social network per cercare nuove opportunità di lavoro. La grossa novità, però, è che non sono più solo i professional network (primo tra tutti Linkedin) a veicolare contatti di lavoro. A fare concorrenza arrivano anche Twitter (più all’estero, poco in Italia) e soprattutto Facebook. 

Su quest’ultimo, tra l’altro, Monster, il leader mondiale del recruiting online, ha lanciato l’applicazione BeKnown che consente agli utenti Facebook di creare proprie reti professionali. "È un’estensione delle soluzioni che offriamo ai nostri candidati - spiega al Corriere della Sera la marketing manager di Monster Elisa Schiavon - che senza uscire da Facebook visualizzano i nostri annunci di lavoro che sono più in linea con i loro profili. 

In più con BeKnown possono mantenere separati i contatti privati da quelli professionali". Secondo un’indagine di Krc Research condotta in Europa il mese scorso su oltre 4 mila lavoratori, il 67% è preoccupato per la possibile confusione sui social network tra amici e contatti professionali. E più di 1 su 3 ha avuto o conosce qualcuno con problemi di lavoro a causa di colleghi che hanno visto i loro profili Facebook.

Collaboratori di giustizia comunicavano via chat su Facebook


I pentiti baresi si metterebbero d’accordo, attraverso la chat di Facebook, sulle versioni da rendere agli inquirenti. E' soltanto un'indiscrezione che è trapelata negli ambienti investigativi e che, da alcuni giorni, circola anche tra gli avvocati penalisti baresi. Alcuni collaboratori di giustizia, con identità false create per non essere riconoscibili, comunicherebbero via internet,  chat su Facebook, per decidere cosa dichiarare a pm e investigatori per essere ritenuti più credibili. Pentiti che, alla luce di questa indiscrezione, potrebbero rilevarsi inaffidabili. L’indiscrezione non ha trovato ancora conferme, anche se sembra che la magistratura stia indagando per capire l’attendibilità della notizia. Qualche giorno fa, dal carcere, il collaboratore di giustizia del clan Di Cosola Antonio Roberto inviò una lettera in cui chiedeva scusa ai suoi ex compagni di crimine per essersi pentito, annunciando che avrebbe ritrattato tutto quanto dichiarato sinora. "Voglio ritrattare tutto. Purtroppo ho sbagliato ma in quel momento non ero io, non so cosa mi e' preso, ma ora che sono lucido voglio sistemare tutto", sono alcuni stralci della lettera. Destinatari della missiva alcuni detenuti del clan a cui Roberto chiede scusa, riferendosi alla decisione del pentimento come un momento in cui 'aveva perso la testa'. La lettera potrebbe costare a Roberto l'esclusione dal programma di protezione riservato ai collaboratori di giustizia.

Postale chiude la pagina Facebook Terremoto una figata


La Polizia Postale e delle Comunicazioni dell'Aquila ha chiuso l'ennesima pagina che definiva "Il terremoto in Abruzzo una figata". A dare la notizia il responsabile regionale della Polizia Postale, Pasquale Sorgona', il quale fa notare che "negli ultimi giorni si e' registrato un sensibile incremento di pagine e gruppi che inneggiano al terremoto" ma questo fenomeno ha suscitato 'l'indignazione di molti'.

L'autore e' un troll, cioe' elementi disturbatori delle comunita' virtuali che intervengono appositamente sul web pubblicando commenti, foto o qualsiasi altro tipo di messaggio o contenuto irriverente prendendo come spunto eventi di richiamo allo scopo di creare scompiglio e confusione. Si tratta di un modo per fare incetta dei dati personali di tutti coloro che si associano al gruppo. Sono da guardare con sospetto, per la Polizia postale, anche quei gruppi che vengono creati per combattere il gruppo provocatorio e contestarlo.

Gli utenti internet vengono quindi invitati da Sorgona' ad avere "un approccio molto cauto, ricordando che aderire ad un gruppo vuol dire condividere tutti i propri contatti, tutti i propri contenuti e tutte le proprie informazioni personali (in base alle impostazioni sulla privacy N.D.R.). Nel caso in cui ci si imbatta in un gruppo o pagina dal contenuto offensivo o provocatorio l'unica cosa da fare e' quella di non farsi trascinare dalla provocazione, ignorare e segnalare la pagina ai gestori del sito cliccando su 'segnala pagina', astenendosi dall'aderire e soprattutto dal pubblicare commenti di qualsiasi tipo".

Via: AGI

Ligabue: su Facebook speciale videodiretta per Campovolo 2.0


Sabato 16 luglio il campovolo di Reggio Emilia si trasforma in una grande arena, per ospitare il concerto Campovolo 2.0, unico appuntamento live elettrico di Luciano Ligabue nell'estate 2011, che vuole ripetere l'esperienza del 2005. Allora il cantante emiliano suonò davanti a 165.000 spettatori, oggi ha venduto tutti i 110.000 biglietti messi a disposizione. Questa volta infatti si è voluto tenere un numero chiuso di spettatori per evitare i disagi, come le code all'uscita dall'area concerti, avvenuti sei anni fa. Ci sarà poi un solo palco, a differenza dei diversi che c'erano nella passata edizione, un palco di 90 metri di lunghezza e 1100 metri quadri di superficie, più 620 metri quadrati di schermi per una visione perfetta da ogni distanza e angolazione. Con il Liga suoneranno 16 i musicisti: oltre alla sua attuale band, ci saranno i ClanDestino, La Banda, Corrado Rustici e Mauro Pagani, che c'era anche nel 2005. Spazio anche a cinque band emergenti in qualità di opening act. Tutto questo ruoterà intorno al concerto di Luciano Ligabue, che si produrrà in tre ore di musica per 30 brani. E il cantante fa sapere che stasera sulla sua pagina ufficiale Facebook andrà in onda una speciale video diretta dalle 21 alle 21.30. Il programma conterrà anticipazioni, suggerimenti utili e tutte le altre informazioni che servono prima, durante e dopo Campovolo 2.0. Nel corso della puntata, presentata da Marco Ligabue e Pietro Casarini, verranno messi in palio 5 pass (3 riservati agli iscritti al fan club e 2 per tutti) validi per sabato 16 luglio per visitare il Backstage poche ore prima del concerto. Cliccate qui per seguire la diretta su Facebook.

Via: http://www.repubblica.it/http://www.italia-news.it/

Foto: http://www.facebook.com/

Melania: Parolisi eliminò profilo Facebook dopo scomparsa


I risultati della ricerca nei server di Palo Alto sarebbero già nelle mani dei carabinieri del Ros e tra breve arriveranno sul tavolo dei cinque magistrati ascolani che seguono il caso. Secondo le ultime indiscrezioni, Salvatore Parolisi, unico indagato per l’omicidio della moglie Melania Rea, avrebbe cancellato il suo profilo Facebook martedì 19 aprile, il giorno dopo la scomparsa della donna. Sul social network il caporalmaggiore si faceva chiamare con il nickname Vecio Alpino

Proprio la data della cancellazione ha fatto nascere sospetti negli inquirenti. Il comandante dei carabinieri di Ascoli, Alessandro Patrizio, spiega che "dal profilo Facebook di Parolisi possono emergere spunti investigativi, ma non delle prove". L’obiettivo è scoprire se nei contatti del caporalmaggiore dell’esercito con la sua amante - la soldatessa ed ex allieva Ludovica - siano nascosti elementi utili per le indagini in corso sul brutale assassinio di Melania. 

L’indagine sul profilo Facebook ha già trasmesso un messaggio importante agli inquirenti, ma bisogna attendere gli esiti delle perizie sui reperti, l'esame sull'auto di Parolisi, la perizia medico-legale sul corpo di Melania e il confronto fra quest’ultimi e le testimonianze raccolte. Lunedì, intanto, il caporalmagiore ha ricominciato a lavorare, ma non si occuperebbe più di addestrare soldatesse, in attesa di chiarimenti, soprattutto su quelli che erano i suoi rapporti con le sue allieve. Il caporalmaggiore dovrebbe svolgere mansioni d’ufficio fino a nuovo ordine.

Via: Il Resto del Carlino

Terremoto: su Facebook definito "un divertimento e una figata"


Messaggi ignobili comparsi nelle pagine Facebook che definiscono "il terremoto in Abruzzo un bel divertimento e una figata". Offese che hanno gia' suscitato diverse reazioni, tra cui quelle dello scrittore aquilano Alessandro Aquilio, autore dell'apprezzatissimo "Ventitre' secondi", che riferendosi alla prima pagina afferma: "Da aquilano e da autore di un libro sul terremoto non posso non segnalare all'attenzione del pubblico questa triste pagina". "Con il mio libro - prosegue - sto cercando di tener desta l'attenzione sul terremoto aquilano in Italia e ovunque io sia andato (35 citta' solo in Italia) ho trovato vicinanza e empatia sincere. Poi su Facebook ho visto questo gruppo creato da persone che evidentemente mancano di coscienza, e non possiamo consentire che rimanga aperto. Ne va della dignita' della citta', del rispetto dei nostri cari, della memoria delle 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009". "A gruppi come questo - ha concluso Aquilio - fanno da contraltare i molti altri nati a sostegno degli aquilani e del dramma che li ha colpiti. Da italiano, ancor prima che da aquilano, continuero' a lottare con le mie forze, il mio libro e una citta' intera, anche a dispetto di tanti che a distanza di due anni si divertono a sfregiare i miei concittadini e la nostra martoriata L'Aquila". Su Facebook la reazione non si è fatta attendere, con la costituzione di gruppi nati per rispondere alle atroci affermazioni dei primi, a quanto pare già rimossi.

Su Facebook l'omaggio al caporal maggiore Roberto Marchini


"Io sono stato quello che gli altri non volevano essere. Io sono andato dove gli altri non volevano andare. Io ho portato a termine quello che gli altri non volevano fare. Io non ho preteso mai niente da quelli che non danno mai nulla. Ho pianto, ho sofferto e ho sperato... ma più di tutto, io ho vissuto quei momenti che gli altri dicono sia meglio dimenticare. Quando giungerà la mia ora agli altri potrò dire che sono orgoglioso per tutto quello che sono stato: un soldato". 

Questa poesia, intitolata "Soldier", del plurimedagliato capitano veterano del Vietnam George L. Skypeck, campeggia nella bacheca del gruppo Facebook "Onore al caporal maggiore Roberto Marchini", creato da Alberto Fiorillo, che in poche ore ha raccolto oltre 3.300 adesioni. "Onore a te Roberto, eravamo nello stesso blocco Cesano di Roma dodicesimo 03. I tuoi vecchi amici di Sammichele ti salutano". 

"Speravo di non dover provare più questo dolore grande, è terribile perdere dei ragazzi così, spero solo che i familiari abbiano la forza di andare avanti". Sono alcuni dei messaggi comparsi su Facebook. E ancora: "Una certa Italia non si dimenticherà di voi". 

Beatrice lo saluta così: "Onore a Roberto e a tutti i militari che ogni giorno sacrificano la propria vita per la patria". Giovanni: "Sei morto a 28 anni per salvare altre persone che neppure conoscevi, il tuo nome rimarrà sempre nei nostri Cuori. Ciao!". E Nadia: "un altro eroe che se ne va... non credo in dio ma si dice che lui scelga i migliori per averli vicino a se... ciao Roberto".

Fonte: Il Tempo
Foto: Newspedia

Attenzione ai falsi inviti spam per accedere al nuovo Google +


Google ha presentato il suo nuovo social network ad una “cerchia” ristretta di utenti, una sorta di beta testing pubblico, che funziona ad inviti. Superata la quota di inviti, non è possibile entrare nel progetto. In questi giorni, è cresciuta la domanda d’accesso a Google + e gli spammer ne approfittano. 

I criminali stanno inviando falsi inviti Google + che in realtà puntanto a farmacie online. Come segnala Sophos, i messaggi sono simili alle e-mail reali che gli utenti possono ricevere da amici che sono già membri di Google +. Tuttavia, il link incluso nella mail non vi porterà al nuovo Google +, piuttosto vi rimanderà ad un sito web di farmacia che vende incautamente prodotti del calibro di Viagra, Cialis e Levitra. 

Gli spammer sperano senza dubbio che la mail sarà troppo difficile da resistere per tante persone desiderose di vedere il nuovo social network di Google, anche se è un mistero sapere quanti utenti saranno tentati di acquistare i farmaci online. Diffidate da ogni altro tentativo di accesso a Google +, anche attraverso false applicazioni su altri social network come Facebook. 

Al momento sono due i modi per mettersi in lista di attesa per accedere a Google +: il primo è quello di recarsi sulla pagina del nuovo social network, richiedere un invito, ed aspettare che vengano riaperte le liste (al momento chiuse). Il secondo è più “personale”: se qualche vostro amico ha inviti a disposizione, potrebbe inviarvene uno.


Bandito riconosciuto su Facebook, per Gup prova non valida


La vittima riconosce il suo rapinatore su Facebook, anche in un successivo confronto all'americana, ma il giudice per l’udienza preliminare assolve il malvivente perché ritiene non valida la prova del riconoscimento, in quanto avvenuta attraverso il social network più frequentato in Rete. Il fatto risale al 2009 e avvenne a Genova. Le vittime della rapina, nel febbraio del 2009, in via Caprera, a Genova Sturla, erano due ragazzini, che erano stati aggrediti da due banditi, uno armato di coltello e l'altro con un pitbull al guinzaglio. I due avevano seguito i due giovani e, minacciandoli di aizzare contro di loro il cane, avevano preteso un gicaccone e i soldi che avevano con sè. Ottenuto quello che volevano, si erano allontanati. In seguito alle indagini, uno dei due malviventi era stato rintracciato dalla polizia, che lo aveva messo sotto indagine. Il secondo era stato indicato come complice. Ma proprio quest’ultimo è stato individuato su Facebook da una delle vittime, e di conseguenza era stato incriminato e rinviato a giudizio. Il suo difensore, l'avvocato Andrea Ciurlo, aveva chiesto il rito abbreviato. E al termine, è arrivata la decisione del gup Annalisa Giacalone di assolvere il giovane, perché la deposizione della vittima non lo ha convinto a sufficienza. D'altra parte, lo stesso pm Francesco Pinto, che sostituiva il collega Luca Scorza Azzarà, ha chiesto al giudice l'assoluzione per insufficienza di prove.

La Siae sbarca su Facebook per confrontarsi con gli utenti


Da ieri e' attivo su Facebook il profilo www.siae.it/facebook con cui la Societa' Italiana degli Autori e degli Editori intende dialogare e confrontarsi col maggior numero di persone possibile. Un passo importante, quello della Siae, in un periodo in cui si discute molto della necessità di freni al web, anche sotto questo punto di vista. Lo riferisce una nota della Siae che spega: "Diritto d'autore, ruolo e compiti della Societa', rapporto tra opere dell'ingegno e diffusione sulla rete, possibilita' di utilizzo legale delle opere, scaricamenti illegali e relativi danni, sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati in questo spazio aperto alla discussione su una questione sempre piu' rilevante, come quella della tutela dei contenuti a livello planetario". Sul sito e' gia' presente l'appello che la Siae ha diffuso pochi giorni fa in difesa del diritto d'autore online; "un diritto del lavoro - si legge nella nota - che non va inteso come una tassa, ma come la remunerazione per un'attivita' creativa, senza la quale verrebbe meno ogni forma di giusto riconoscimento economico per chi opera nel campo dell' arte e della cultura". Sulla pagina Facebook è presente l’appello che la Siae ha diffuso pochi giorni fa in difesa del provvedimento Agcom sul diritto d’autore online: "Un diritto del lavoro che non va inteso come una tassa, ma come la remunerazione per un’attività creativa, senza la quale verrebbe meno ogni forma di giusto riconoscimento economico per chi opera nel campo dell’arte e della cultura", sostiene.

Arriva The Sims su Facebook, la famosa serie di videogiochi


EA Play di Electronic Arts ha annunciato The Sims Social, un nuovo gioco che segna il debutto su Facebook, di una delle serie di videogiochi più famose in assoluto. The Sims Social invita a interagire in un modo tutto nuovo, sfruttando tutti gli elementi creativi e divertenti di The Sims

Al suo sbarco su Facebook, previsto per quest'estate in ben cinque lingue, The Sims Social permetterà ai giocatori di creare i propri Sims, costruire i loro rifugi da single o le case dei sogni, dare vita ad amicizie e storie d'amore e condividere emozionanti avventure insieme agli amici su Facebook. 

La magia di The Sims Social sta nell'imprevedibilità delle personalità dei Sims. In The Sims Social sarà possibile giocare con gli aspetti più dolci della vita. Creata per l'attuale generazione di smartphone, consentirà ai giocatori di badare ai propri Sims ovunque si trovino. 

“I Sims sono su Facebook, proprio come voi e come me!”, ha dichiarato Jeff Karp, vicepresidente esecutivo dell'etichetta EA Play. “Negli ultimi 10 anni, The Sims ha venduto più di 140 milioni di unità e dato vita a un'attiva community di milioni di fan; tutte persone entusiaste, appassionate, che vivono i propri sogni, avventure e fantasie ed esprimono la propria creatività. 

Con l’arrivo su Facebook di The Sims, le loro personalità avranno modo di brillare ancora di più. Il gioco è vivo, pieno di humor, romanticismo, scherzi e creatività come solo i Sims possono assicurare”. The Sims Social è frutto di una stretta collaborazione tra molti sviluppatori, provenienti da The Sims e Playfish.



Via: Adnkronos

Omicidio Rea, analisi archivi del profilo Facebook di Parolisi


Arrivano in California le indagini sulla morte di Melania Rea, la mamma di 29 anni di Somma Vesuviana uccisa e trovata morta nel bosco di Ripe di Civitella, nel teramano, il 20 aprile scorso. Grazie a una rogatoria internazionale, ottenuta dalla Procura di Ascoli Piceno, gli investigatori potranno consultare gli archivi telematici di Facebook in California e analizzare il contenuto di eventuali messaggi cancellati dal profilo di Salvatore Parolisi. 

"Dal profilo Facebook di Parolisi possono emergere spunti investigativi, ma non delle prove. Il momento focale dell'inchiesta ci sara' solo quando queste informazioni saranno incrociate con i dati della relazione di Tagliabracci sull'esame cadaverico e delle indagini scientifiche dei Ris sui reperti raccolti. Non prima". 

Cosi' all'AGI il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno Col. Alessandro Patrizio, nel commentare le ricerche gia' in fase avanzata, da parte sempre di ufficiali dell'Arma, fatte direttamente presso la sede del social network americano, a Palo Alto, in California, per scoprire se nei contatti del caporalmaggiore dell'esercito con la sua amante - la soldatessa ed ex sua allieva Ludovica P. - siano nascosti elementi utili per le indagini in corso sull'assassinio brutale di Melania Rea, moglie dello stesso militare. 

Il caporalmaggiore dell’esercito indagato per l’omicidio volontario della moglie, è tornato intanto ad Ascoli per riprendere il lavoro nella caserma "Clementi", dove ha svolto finora il ruolo di addestratore delle reclute.

Via: AGI

Giovani imprenditori a scuola di Facebook e Google in Irlanda


Giovani Imprenditori di Confindustria Vicenza in missione in terra d'Irlanda per visitare i quartieri generali di Facebook e Google. Guidati dal presidente Paolo Mantovani, una folta delegazione dei Giovani imprenditori vicentini ha compiuto una full immersion nel mondo della comunicazione digitale, andando direttamente a casa di Facebook e Google, nelle loro sedi Emea a Dublino e incontrando anche il prof. Marco Camisani Calzolari, docente allo IULM di Milano.

Facebook assume dopo passeggiata tra i boschi di Palo Alto


Nell’azienda di Facebook il colloquio di lavoro prevede una passeggiata per i boschi di Palo Alto. Diverse persone sono state invitate personalmente dall'a.d. Mark Zuckerberg a fare una scampagnata per le colline circostanti la sede della sua azienda. "Un giorno apro la posta elettronica e mi appare un messaggio di Mark Zuckerberg che mi chiede di andarlo a trovare a Palo Alto per discutere di una mia possibile assunzione - ha raccontato al New York Times una delle persone che ha goduto di questo curioso privilegio - quando sono arrivato, ho incontrato Zuckerberg nel suo ufficio ma siamo immediatamente usciti. L'intera esperienza è stata abbastanza sconvolgente, surreale. Sembrava di essere a un appuntamento romantico. Durante la passeggiata "Zuckerberg mi ha detto che i soldi non erano un problema e che se volevo il posto, bastava tornare in ufficio a firmare le carte". La passeggiata è una delle fasi finali del processo di selezione per le posizioni di vertice. Prima i candidati devono compilare un modulo di assunzione online e passare alcune interviste telefoniche e di persona con impiegati di Facebook. Un'altra persona che ha fatto la stessa esperienza dice che, arrivati in cima a una collina, Zuckerberg si è fermato a spiegare la storia della zona: "mi ha fatto vedere il quartier generale Apple, quello Hewlett-Packard e di altre grandi aziende tecnologiche. Infine, ha indicato la sede di Facebook e mi ha detto che col tempo sarebbe diventata più grande di tutte quelle aziende e che, se accettavo, avrei potuto farne parte".