Tav: Formigoni condanna scontri, minacciato su Facebook


La dura condanna degli scontri in Val di Susa tra forze dell'ordine e i No-Tav e' valsa delle minacce di morte su facebook al presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. "Lancio di pietre, bombe carta, feriti. Ancora una volta - ha scritto in un post sul social network il governatore - i falsi ambientalisti no-tav fanno parlare di se' attentando allo Stato e impegnando le forze dell'ordine che tutto dovrebbero fare tranne rincorrere la follia eversiva di questi esagitati. Chi semina violenza deve essere condannato severamente". Al post del governatore lombardo hanno fatto seguito una serie di commenti, tra cui quello di un utente con minacce "Formigoni: devi morire". Immediata la solidarieta' di molti utenti del social network. "È stata una violenza di stampo terroristico. E io sono d’accordo con chi ipotizza il reato di tentato omicidio". Così Roberto Maroni interviene sugli scontri di ieri in Valle di Susa: il ministro dell’interno ringrazia le forze dell’ordine per come hanno saputo gestire la situazione e si augura che la magistratura "colpisca duramente i responsabili". Alle parole di Maroni replica il leader del Pd, Pierluigi Bersani: "Penso anch’io che aggredire poliziotti che stanno difendendo un legittimo cantiere sia un reato. Ma penso che spetti ai magistrati, e non a Maroni, dire quale". Dai No Tav si levano le proteste contro l’operato delle forze dell’ordine. Facebook, Twitter e Youtube raccolgono le tante voci di chi parla di una manifestazione pacifica degenerata in violenza solo per l’atteggiamento della polizia.

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