Omicidio Rea, analisi archivi del profilo Facebook di Parolisi


Arrivano in California le indagini sulla morte di Melania Rea, la mamma di 29 anni di Somma Vesuviana uccisa e trovata morta nel bosco di Ripe di Civitella, nel teramano, il 20 aprile scorso. Grazie a una rogatoria internazionale, ottenuta dalla Procura di Ascoli Piceno, gli investigatori potranno consultare gli archivi telematici di Facebook in California e analizzare il contenuto di eventuali messaggi cancellati dal profilo di Salvatore Parolisi. 

"Dal profilo Facebook di Parolisi possono emergere spunti investigativi, ma non delle prove. Il momento focale dell'inchiesta ci sara' solo quando queste informazioni saranno incrociate con i dati della relazione di Tagliabracci sull'esame cadaverico e delle indagini scientifiche dei Ris sui reperti raccolti. Non prima". 

Cosi' all'AGI il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno Col. Alessandro Patrizio, nel commentare le ricerche gia' in fase avanzata, da parte sempre di ufficiali dell'Arma, fatte direttamente presso la sede del social network americano, a Palo Alto, in California, per scoprire se nei contatti del caporalmaggiore dell'esercito con la sua amante - la soldatessa ed ex sua allieva Ludovica P. - siano nascosti elementi utili per le indagini in corso sull'assassinio brutale di Melania Rea, moglie dello stesso militare. 

Il caporalmaggiore dell’esercito indagato per l’omicidio volontario della moglie, è tornato intanto ad Ascoli per riprendere il lavoro nella caserma "Clementi", dove ha svolto finora il ruolo di addestratore delle reclute.

Via: AGI

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