Streamago, il live streaming arriva finalmente anche su Facebook


Tiscali lancia "Streamago" il nuovo servizio streaming che permette di condividere online in tempo reale ciò che si sta filmando con la propria telecamera collegata al PC, con la webcam oppure ovunque con il proprio smartphone. Grazie a questo nuovo strumento, basato su tecnologia Flash, tutti gli utenti che avranno voglia di parlare al pubblico del web attraverso contenuti video, potranno farlo iscrivendosi al sito streamago.tv e creando il proprio canale personale.

Referendum, falsa pagina della Provincia di Bari su Facebook


Anche la Provincia di Bari consiglia di votare SI al referendum del 12 e 13 giugno, ma la pagina Facebook è falsa. Il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, ha presentato una denuncia chiedendo l'oscuramento di una falsa pagina ufficiale dell'ente su Facebook su cui sono comparsi anche inviti a votare SI a tre referendum di giugno. La segnalazione della pagina, su cui compare il logo della Provincia, è stata fatta a Schittulli da un giornalista barese che ha trovato strano l'invito al voto e a propagandare i SI ai referendum proveniente dall'ente che, peraltro, è guidato da una giunta di centrodestra. La pagina, che conta 1.619 fan, è stata creata nell'aprile 2010. L'invito ad andare a votare è stato postato alle 19.57 di mercoledì scorso. Schittulli ha chiesto l'intervento della digos e l'oscuramento della pagina. Indagini sono state avviate dalla polizia postale. Intanto si ricorda che il referendum del 12 e 13 giugno è abrogativo, ovvero si vota SI se si è favorevoli all’abrogazione della legge in vigore. Il referendum è uno strumento di esercizio della sovranità popolare, sancita all'articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana, e l'esito referendario è una fonte del diritto primaria che vincola i legislatori al rispetto della volontà del popolo. Gi italiani saranno chiamati a decidere su acqua pubblica e ritorno del nucleare in Italia. I quesiti sono quattro (due riguardano l’acqua), bisognerà raggiungere il quorum e c’è bisogno di almeno 25 milioni di votanti. I decreti in questione sono già stati approvati dal Parlamento, quindi il cittadino deve decidere se far cadere o meno tali leggi. Votando SI, si dichiaria di non essere favorevoli al mantenimento delle leggi su acqua, nucleare e legittimo impedimento. Votando NO, si dichiara di essere d’accordo con quanto già in essere.

Sgominato dai Carabinieri spaccio di eroina via Facebook


Usavano anche Facebook per darsi appuntamento e vendere eroina. Due ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro persone agli arresti domiciliari. E’ il risultato di una operazione antidroga dei Carabinieri in Valconca. Tra gli acquirenti c'erano molti giovani, tra i quali minorenni. Il punto di riferimento fisico dello spaccio era Morciano (Rimini), dove chi desiderava acquistare la droga fissava l'incontro in un'attività commerciale del posto, all'oscuro dei titolari. Il traffico di stupefacenti è stato fermato grazie a un'operazione partita dai carabinieri di Cattolica e diramatasi fino alla provincia di Forlì-Cesena e di Pesaro-Urbino. L'eroina se la procuravano andando a Lido Adriano, nel ravennate, dove si rifornivano da alcuni extracomunitari. Poi, al rientro in Valconca, la spacciavano a giovani e giovanissimi. Tra i punti di riferimento c'era un postino, un 33enne conosciutissimo nell'ambiente dello spaccio. Proprio da quest'uomo è partita l'indagine, alla luce di quanto riferito da alcuni tossicodipendenti. Gli accertamenti, condotti anche con pedinamenti e intercettazioni telefoniche, hanno consentito di arrestare sei persone in flagranza di spaccio, sequestrare numerose dosi di eroina e documentare oltre 400 episodi di spaccio da parte degli indagati, che prendevano accordi per lo smercio anche tramite Facebook. Per non farsi in vena l'eroina veniva inspirata mediante fumigazione. Una piccola quantità veniva appoggiata su un pezzo di stagnola scaldata con un accendino, per poi inspirarne i fumi. Con l'illusione di non essere soggetti alla dipendenza, lo stupefacente andava così a ruba anche tra i minorenni.

Dillo a Obama, gruppi su Facebook dopo lo sfogo del premier


In Italia "abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra". E' quanto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto in un breve colloquio con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama a margine del G8. Ed il faccia a faccia tra Berlusconi e Obama di Deauville è diventato un tormentone sul web.

Musica in streaming su Facebook grazie al servizio offerto da Spotify


Facebook sta per lanciare un nuovo servizio per i propri utenti, con il quale permetterà di usufruire di una vasta libreria musicale in streaming, grazie alla collaborazione con Spotify, un servizio nato in Europa da cui è possibile ascoltare migliaia di brani gratuitamente. Secondo Forbes, in seguito all’accordo con Spotify, software svedese di musica digitale in streaming, il social network metterà a disposizione degli utenti una nuova opzione: sarà possibile ascoltare e condividere musica direttamente dal proprio profilo senza abbandonare la piattaforma.

The Facebook Effect, in Italia il libro inchiesta su Facebook


Esce in Italia il libro inchiesta su Facebook, scritto di David Kirkpatrick, giornalista che si occupa di tecnologie. Il libro e' uscito gia' negli Stati Uniti un anno fa con il titolo The Facebook Effect. ''Siamo un'impresa di pubblica utilita'. Cerchiamo di incrementare l'efficienza con cui le persone possono comprendere il mondo che le circonda. Non cerchiamo di massimizzare il tempo che la gente trascorre sul nostro sito, ma di aiutare gli utenti ad avere un'esperienza positiva e a sfruttare al meglio quel tempo'': cosi' Zuckerberg, nell'estate 2006, aveva spiegato a Kirkpatrick la sua visione dell'azienda. Kirkpatrick ha ricevuto le chiavi d'accesso per entrare nel regno di Facebook e ha descritto in questo libro - piu' di come ha fatto il film The Social Network - la sensazionale ascesa e i segreti. Nel libro inchiesta di Kirkpatrick non mancano anche gli argomenti sensibili come l'immagazzinamento dei dati personali e la privacy (che pero' attiene anche alla capacita' degli utenti di saper usare la Rete) e su come la internet company fa soldi (con la pubblicita', appunto), la trasformazione dell'azienda e le aspettative future (la messaggistica trasformata in un vero e proprio account e-mail). Informazioni prese dal giornalista e scrittore grazie anche alla collaborazione dei principali dirigenti del social network, in primis il suo fondatore, con la sua genialita', la sua meticolosita' e i suoi obiettivi non sempre trasparenti. ''Grazie a Mark Zuckerberg - scrive Kirkpatrick -. Se non mi avesse incoraggiato a scrivere questo libro e se non mi avesse aiutato nel corso della stesura probabilmente questa pagine non avrebbero visto la luce".

Dieta Zuckerberg: mangio solo animali uccisi con le mie mani


Mark Zuckerberg ha deciso che ogni animale che gli verrà presentato a pranzo o a cena dovrà essere stato ucciso da lui personalmente. "Quest'anno la mia sfida personale è essere grato per il cibo che ho da mangiare", scrive Zuckerberg, 27 anni, in una lettera alla rivista Fortune. Il fondatore di Facebook avrebbe già messo in pratica l'idea uccidendo un'aragosta, una capra e un maiale. "Penso che molte persone dimentichino che un essere vivente deve morire perché tu possa mangiare la carne, quindi il mio obiettivo è non dimenticare questo, e essere grato per quello che ho. Da quest'anno sono praticamente diventato vegetariano, in quanto l'unica carne che mangio la macello da solo. Finora è stata un'esperienza positiva. Sto mangiando un sacco di cibi più sani e ho imparato molto sull'agricoltura e su come crescere gli animali". Zuckerberg sarebbe stato convinto a intraprendere questa sfida, Jesse Ziff Cool, il proprietario del ristorante Flea Street Cafe a Menlo Park, in California."Ha tagliato la gola a una capra con il coltello, che è il modo più gentile per farlo", Cool ha commentato con Fortune. Ogni ano nuovo Zuckerberg intende porsi un nuovo e personale obiettivo: lo scorso anno aveva imparato il cinese, mentre nel 2009 non è mai uscito di casa senza mettersi la cravatta. Per quest’anno vuole prestare più attenzione a ciò che mangia. Fortune aveva affrontato con Zuckerberg questo discorso dopo che a inizio maggio il Ceo di Facebook aveva annotato sul suo profilo privato di aver "appena ucciso un maiale e una capra" e dopo aver pubblicato la foto di "un pollo ucciso con le sue mani".

Internet Explorer: bug mette a rischio gli utenti Facebook


Una vulnerabilità zero-day che interessa tutte le versioni di Internet Explorer consente agli aggressori di eseguire un attacco di tipo clickjacking, al fine di rubare i cookie di sessione. L'attacco, soprannominato cookiejacking, è stato pubblicato Lunedi sul blog del ricercatore italiano Rosario Vallotta. Per la dimostrazione, Valotta ha sottratto le credenziali di accesso a Facebook, Gmail e Twitter. "Qualsiasi sito web. Qualsiasi cookie. 

Il limite è solo la vostra immaginazione", scrive sul blog. Non è semplice tirare fuori l'attacco e combina diverse tecniche tra cui social engineering, però, se fatto correttamente può risultare molto efficace. La tecnica sfrutta un bug nella gestione dei cookie da parte del browser Microsoft. La vulnerabilità interessa tutte le versioni di IE, tra cui Internet Explorer 9, su ogni versione del sistema operativo Windows. 

Ha costruito un puzzle che ha messo su Facebook in cui viene chiesto agli utenti di "spogliare" la foto di una donna attraente. Per sfruttare la falla, l'hacker deve convincere la vittima a trascinare un oggetto attraverso lo schermo del PC prima che il cookie possa essere dirottato. Ciò appare come un compito difficile, ma Valotta ha detto che è in grado di farlo abbastanza facilmente. 

 Poiché tutte le versioni di Internet Explorer su tutte le versioni di Windows sono colpite, Valotta avverte che il pool di potenziali vittime è enorme. Microsoft ha risposto dicendo che, a causa del livello di interazione, non si tratta di un problema ad alto rischio. Nonostante questo, è sempre meglio evitare di accettare richieste inviate dagli amici relative a giochi o applicazioni sospette e non usare Internet Explorer.

Rivali in amore litigano in chat su Facebook, gambizzato


Un ragazzo di 17 anni è stato gambizzato dopo una lite di gelosia su Facebook a causa della fidanzatina, appena 14enne, di uno dei ragazzi. Parte così una spedizione punitiva e uno degli aggressori, giunti a bordo di una 500, spara alcuni colpi di pistola in aria e uno alle gambe del rivale. E' successo a Napoli nei pressi di una sala Bingo, dove la vittima si trovava in compagnia di tre amici. 

Sono stati arrestati un 18enne e un 20enne, entrambi con precedenti di polizia, per i reati di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco. Secondo la polizia, i ragazzi vittime dell'aggressione stavano chattando con altri giovani conosciuti sul social network quando è scoppiato il diverbio. Dalla minacce di morte in chat alle vie di fatto il passaggio è stato breve: il 18enne e il 20enne, insieme a un complice, hanno iniziato a "fare la ronda" davanti alla sala Bingo a bordo della propria macchina. 

Quindi hanno parcheggiato e, pistola in pugno, si sono diretti versi i tre ragazzi, sparando prima dei colpi in aria e poi colpendone uno. Portato subito in ospedale, i medici gli hanno diagnosticato una ferita da arma da fuoco alla gamba sinistra, guaribile in sette giorni, e poi lo hanno dimesso.  La polizia risale al responsabile dal suo profilo Facebook e rintraccia il vero obiettivo dell'agguato, che racconta agli agenti: 

"Per quella ragazzina ho ricevuto delle minacce di morte in chat, poi sul telefonino". Raggiunto nella sua abitazione dalla polizia, il 18enne ha confermato le accuse a suo carico e ha ammesso di aver convinto i due suoi amici a fargli da complici. Uno dei due è stato arrestato insieme al 18enne, mentre sono ancora aperte le ricerche del terzo ragazzo.

Fonte: TMNews

Gigi D'Alessio canta per la Moratti, insulti su Facebook


Il centrodestra sceglie Gigi D'Alessio come cantante di punta della fase finale della campagna per i ballottaggi, unendo musicalmente le battaglie di Napoli e Milano, dove il re dei neomelodici avrebbe dovuto esibirsi sia questa sera sia domani. La vicinanza tra D'Alessio e il premier Silvio Berlusconi, da sempre appassionato di melodie napoletane, non è un mistero.

Moratti e moschea di Sucate fà record di fan su Facebook


La gaffe di Letizia Moratti sulla moschea di Sucate fa il record di fans su Facebook. Nel giro di pochi giorni, sono quasi 20 mila gli iscritti alla pagina dedicata allo scherzo che pochi giorni fa ha avuto come protagonista e vittima il sindaco uscente di Milano. Sulla pagina compare persino un video su Youtube che ricalca il vecchio 'Intervallo' della Rai con immagini-cartolina raffiguranti panorami o monumenti del quartiere di Sucate. 

Tutto nasce domenica, quando un utente anonimo registrato come Orghl ha indirizzato un suo tweet al sindaco uscente di Milano, per chiedere delucidazioni su una moschea: quella che a suo dire starebbe sorgendo in Piazza Giandomenica Puppa nel quartire popolare di Sucate. ''Il quartiere Sucate - si legge nel testo del post - dice no alla moschea abusiva in via Giandomenico Puppa! Sindaco rispondi!''. 

Piazza e quartieri ovviamente inesistenti. Il sindaco, sconfitta malamente da Pisapia al primo turno delle elezioni comunali, risponde senza alcuna esitazione. Dal profilo twitter del sindaco è infatti partito un tweet indirizzato a Orghl: "Nessuna tolleranza per le moschee abusive. I luoghi di culto si potranno realizzare secondo le regole previste dal nuovo Pgt". Nessuno, pero' - ne' la Moratti ne' gli uomini del suo staff che si occupano di comunicazione e che nello specifico ne gestiscono la campagna elettorale su internet - ha pensato che potesse trattarsi di uno scherzo. 

Sono bastati pochi giorni perche' la notizia facesse il giro del web. Tanto che su Facebook e' stata creata una pagina ad hoc dedicata ironicamente alle problematiche, ovviamente inesistenti, del quartiere di Sucate, dove è possibile trovare i divertenti post dei fan: c'è chi propone un gemellaggio con la città moldava di Pompa e chi vorrebbe proclamare madrina di Sucate Monica Lewinsky. Un utente si rivolge direttamente al premier e al sindaco uscente di Milano: ''La Cittadinanza invita Silvio e Letizia, al termine della lunga campagna elettorale, ad una giornata di relax nella nostra amena comunita'...Finalmente Sucate!''.



Via: ASCA

Stroncato a 16 anni per overdose, su Facebook un angelo volato via


Potrebbe essere stata un'overdose a provocare il decesso di Simone Benedetti, 16enne spezzino, trovato morto Martedì pomeriggio nel letto di un'amica, nella casa di Pugliola di Lerici (La Spezia) dove in piena notte aveva trovato ospitalita' al termine di una serata trascorsa in compagnia di altri coetanei. Risulterebbe, secondo quanto si è appreso, dal primo referto medico. Soltanto l'autopsia potrà, però, chiarire le cause della morte. 

I carabinieri della compagnia di Sarzana stanno ricostruendo le ultime ore di vita. Simone aveva lasciato su Facebook uno struggente messaggio indirizzato all’amico Aldo Valentini Pallotto. Quest’ultimo, v20enne residente a Zoagli (Genova), il 2 maggio scorso era stato stroncato da un mix letale di droghe e alcol durante un rave party in discoteca. Si sospetta che le due morti siano strettamente connesse. 

Simone aveva scritto recentemente su Facebook: "Ti voglio qui, anche se ora so che mi guardi da lassù. Mi manchi Aldino, non ti dico né ciao né addio, ma solo a presto…". Non e' ancora certo, i carabinieri stanno indagando in tal senso, ma sembra che i due si conoscessero, in qualche modo che frequentassero le stesse discoteche. 

La pagina  ''Simone, un altro angelo volato via'' dedicata al 16enne, nemmeno hanno fatto in tempo a postarla su Facebook, che ha gia' raccolto quasi 2.000 adesioni e migliaia di commenti. Amici, conoscenti, compagni hanno voluto ricordare Simone, accasciatosi a casa di una amica dai capelli di colore viola, e mai più ripresosi. Tanti i messaggi, anche di adulti, che invitano i ragazzi a non fare uso di stupefacenti, a non ''bruciarsi'', al contrario, ad apprezzare la vita.

Lady Gaga su Facebook apre la speciale fattoria in FarmVille


Lady Gaga sposa il gioco Farmville che spopola su Facebook. Dal 17 maggio, infatti, sarà varato GagaVille, la fattoria di Lady Gaga che permetterà ai giocatori di vincere l'ascolto di brani inediti tratti da Born this way ma anche biglietti per i concerti e copie del cd autografate. Si potranno ascoltare le canzoni del nuovo album sbloccando degli obiettivi mentre il 20 maggio saranno pochi quelli che potranno ascoltare alcune tracce inediti di Born This Way prima dell'uscita del 23 dello stesso mese. 

E' l'incontro di due colossi dell'intrattenimento e l'inizio di una nuova stagione del social gaming. Zynga, periodicamente, crea un tema che può essere seguito. La fattoria potrà arricchirsi di cristalli colorati, magici unicorni, pecore in motocicletta e molto altro ancora in stile Lady Gaga. Si potrà dunque guadagnare qualcosa di tangibile che arriva proprio dalla propria star.

"Voglio celebrare e condividere "Born this way" con i miei piccoli mostri in un modo speciale che non è mai stato fatto prima", dice Lady Gaga, in concerto a Cannes nel giorno dell'inaugurazione del Festival del Cinema, "Zynga ha creato un posto magico in Farmville dove i miei fan possono venire a giocare e essere i primi ad ascoltare il nuovo album". 

Zynga e Lady Gaga hanno lavorato a stretto contatto per realizzare questo progetto, il primo di questo tipo nel nuovo mercato digitale: "Noi cerchiamo sempre delle nuove opportunità", ha dichiarato Raquel Di Sabatino, dirigente di Zynga, "facciamo molte cose con marchi diversi, mentre quello che è nuovo in questo caso è l'unione di forze creative per spingerci verso l'innovazione". Oltre allo sbarco su Farmville Lady Gaga ha lanciato negli scorsi giorni un singolo in esclusiva per iTunes intitolato Edge Of Glory confermando la sua presenza multi-piattaforma.

Team di medici su Facebook raccoglie gli Sos dei teenager


I ragazzi preferiscono le consulenze online ai consigli di genitori e insegnanti. E per questo, attraverso Facebook raccoglieranno gli Sos di teenager in difficolta', perche' e' nel mondo virtuale dei social network che gli under 20 di oggi si muovono con dimestichezza. Un team di camici bianchi si fa largo nella dimensione parallela creata da Mark Elliott Zuckerberg e apre un servizio di consulenza online. 

E' il progetto lanciato a Milano dall'ospedale Fatebenefratelli e dall'associazione Itaca onlus. Punto di partenza una pagina Facebook intitolata a Zheng He, coraggioso navigatore cinese che, nel XV secolo, prima di Colombo e di Magellano, percorse per 7 volte in lungo e in largo l'Oceano Indiano, guidando 317 navi con 27 mila uomini tra Asia e Africa. Un personaggio simbolo di orientamento, carisma, coraggio. 

Un navigatore, come navigatori sono i giovani internauti abituali frequentatori del web. Secondo gli ultimi dati Istat, i giovani tra i 15 e i 19 anni, rispetto agli adulti, navigano privilegiando chat, newsgroup, forum (quasi il 50%), leggendo blog (oltre il 45%) e creandone in prima persona (piu' del 23%). Facebook, in particolare, e' il punto di ritrovo globale: il 93% dei giovani under 20 lo usa. 

Lo scopo del servizio, spiegano i promotori, e' quello di "offrire uno spazio virtuale di conversazione in tempo reale (via chat) e differito (via e-mail) che avvicini gli adolescenti alla richiesta di aiuto psicologico attraverso uno strumento che elimina la vergogna, abbatte l'istituzionalita' del consulto, e' gratuito, facile e accessibile da qualunque luogo".

Via: Adnkronos

Tumiotto lascia ex velina Mallmann, nuova moda su Facebook


Una nuova moda quella delle coppie dello spettacolo, di lasciarsi su Facebook. Lo ha fatto anche Leonardo Tumiotto, campione italiano di nuoto, che ha confermato la fine della sue relazione con Veridiana Mallmann, l'ex velina bionda di Striscia la notizia, proprio tramite il profilo su Facebook. 

"Tra me e Veridiana Mallmann è tutto finito", avrebbe scritto il nuotatore, ma anche lei ha manifestato la sua delusione e lo ha fatto in diretta tv in un'intervista a Mattino cinque. Veridiana ammette che era da qualche tempo che le cose tra i due non andavano bene e avevano dunque deciso di prendersi una pausa, ma quelle parole scritte su Facebook, che tutti hanno potuto leggere, l'hanno davvero delusa: 

"Io ci sono rimasta veramente male - ha detto Veridiana - Era già da un po’ che le cose non andavano bene. Ci eravamo detti: ok prendiamoci un attimo di pausa. E lui l’indomani ha scritto quelle cose su Facebook. Abbiamo convissuto per un anno e e mezzo, è stato molto bello, però eravamo praticamente sposati ma forse siamo ancora troppo giovani". L'amore e il disamore, nello showbiz, è sempre più spesso "cosa pubblica" e spettacolo e per dirsi addio basta un sms o un messaggio sul web. 

Come ha fatto Lory Del Santo con Rocco Pietrantonio. Dopo due anni e mezzo anche la loro love story è giunta al capolinea. Si erano incontrati, guardacaso proprio su Facebook e con un sms lei lo ha "scaricato". Stesso copione per Melissa Castagnoli e Mario Balotelli. Una love story con colpi di scena finita con un sms in diretta tv. Stessa scena per Bobo Vieri e Melissa Satta. Anche l'ex velina ha dovuto fare i conti con un addio "impersonale".

Meter: gruppo a sostegno dei pedofili denunciato alla Postale


Un gruppo italiano su Facebook pro-pedofili, nato da pochissime e' gia' inondato di scritte e adesioni, con commenti ''carne tenera'' e ''bambini per tutti''. Lo denuncia l'Associazione Meter che ha immediatamente segnalato il fatto al Compartimento della Polizia Postale di Catania. ''E' una vergogna questa proliferazione di siti e portali pro-pedofilia - dice don Fortunato Di Noto, presidente di Meter - ed e' una ipocrisia non parlare e non informare l'opinione pubblica e le autorita' per prendere dei seri e puntuali provvedimenti''. 

Secondo don Di Noto, ''non puo' essere definita una goliardia, e' una vera e propria istigazione a normalizzare un fenomeno drammatico che richiede con celerita' la approvazione della Convenzione di Lanzarote ferma al Parlamento da tre anni''. "Abbiamo gia' contattato i gestori di Facebook in California per la rimozione della pagina e il congelamento dei dati. Stiamo lavorando per identificare il creatore del gruppo", sottolineano all'Adnkronos dal compartimento di Catania della Polizia postale e delle comunicazioni, che ha confermato l'avvenuta segnalazione da parte dell'associazione della pagina Sosteniamo i diritti dei pedofili

"Abbiamo informato la procura della Repubblica di Catania e l'ipotesi di reato e' l'apologia di delitto. A breve - viene rilevato - ci aspettiamo la rimozione della pagina e il congelamento dei dati in attesa dell'intervento dell'autorita' giudiziaria". Non e' escluso che all'origine del caso possa esserci la trovata di un troll. "Nel codice penale non e' reato, ma se rientra nell'apologia di delitto, il responsabile ne dovra' rispondere", spiegano alla Polizia postale.

Fonte: ASCA

Arriva finalmente su Facebook il gioco del Bunga Bunga


Dopo il Tuca tuca è spuntato il Bunga Bunga. Ma se il primo è un successo musicale tutto italiano, inventato dal caschetto biondo della Carrà, questo Bunga bunga non sembra essere un ballo sexy oppure un fiore indonesiano ma qualcosa di più. Apparentemente il Bunga bunga è una specialità africana, più probabilmente libica - copiata dal rito dell'harem di Gheddafi - e quindi d'importazione. In realtà è la barzelletta preferita dal premier. Il Bunga bunga ha già fatto la sua apparizione nell'intreccio gossip-politica in cui è avvinghiato il nostro Belpaese. E dopo aver riempito le prime pagine dei quotidiani e i palinsesti delle tv tra telegiornali e talk show, il Bunga Bunga sbarca finalmente su Facebook, sotto forma di un ironico e divertente flash game. Protagonisti del gioco sono tre Cavalieri dell’amore - Mr. Black, Mr. Grey e Mr. Pink - che se la spassano come matti nella ormai fantomatica Bunga Bunga Room. Il loro obiettivo? Godere della compagnia di quante più ragazze possibili travestite da infermiere e poliziotte. C’è però un problema: le ragazze devono essere pagate! E l’arduo compito spetta proprio ai giocatori, che devono dare la giusta ricompensa alle fanciulle cliccando sulla mazzetta di banconote prima che escano dalla parte bassa dello schermo. Il gioco è stato lanciato in lingua italiana ed in inglese per raggiungere ogni angolo del mondo. Volete entrare nella stanza del Bunga Bunga? Volete contribuire all’incremento dell’import/escort? Volete assicurarvi un posto in Parlamento? Cliccate qui: http://apps.facebook.com/bungabungaroom e buon divertimento! Per i meno burloni ovvero per i più pignoli suggeriamo di andare a guardare la definizione che del Bunga Bunga ne dà in rete l'urbandictionary.

Riscatto laurea: Inps apre la pagina per i giovani su Facebook


L’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sbarca ufficialmente su Facebook, e lo fa attraverso l’apertura di una pagina tematica su un argomento che riguarda i giovani, quello relativo al riscatto della laurea. A darne notizia è lo stesso Inps, che sottolinea come il nuovo canale aperto miri ad un rafforzamento della condivisione della conoscenza e chiaramente anche a raggiungere l’universo Facebook composto in prevalenza da giovani.

"Se sei laureato è molto semplice cominciare a costruire la tua posizione Inps! Puoi riscattare i periodi di studi universitari e un domani potrai utilizzare questi anni per calcolare la tua pensione. Si tratta di prendere coscienza di quale sarà la propria situazione contributiva: non si può pensare alla pensione il mese prima di lasciare il lavoro ma è importante pensare alla propria vita previdenziale e contributiva giorno per giorno", si legge nelle info della pagina su Facebook.

A differenza di qualche anno fa, oggi è più semplice riscattare la laurea, dal momento che è possibile farlo anche se non avete mai lavorato. Da qualche anno la pensione si chiama contributiva proprio perché sarà calcolata sui contributi che verserete durante tutta la vostra vita lavorativa e questo significa che prima iniziate a versare, più sarà importante l'importo della vostra futura pensione e gli anni del corso di laurea saranno un aiuto per aumentare il vostro montante contributivo.

Per agevolarvi nel pagamento l'Inps divide l'importo che dovrete pagare in 120 rate ma se vorrete potrete anche pagare in un'unica soluzione. Potete anche chiedere ai vostri genitori che paghino il riscatto per voi, se non lavorate, perché l'importo che verseranno all'Inps potrà essere detratto, per il 19%, dall'imposta dovuta. Nella pagina troverete tutte le informazioni necessarie.

Zuckerberg vuole aprire Facebook ai minori di 13 anni


Facebook ha deciso di aprire le porte definitivamente ai bambini sotto i 13 anni, cosa finora proibita dalle policy del social network. Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Facebook sostiene che forse è il caso di dare la possibilità anche ai più giovani di iscriversi sulla piattaforma in blu. Le sue motivazioni si riconducono alla possibilità di condividere lo studio, la scuola e le proprie conoscenze al fine di accrescere la propria cultura.

"L'educazione è chiaramente l’elemento più importante che guiderà la crescita dell’economia nel lungo termine", ha detto Mark Zuckerberg su Fortune, pensando di traghettare Facebook nell'education, per consentire agli alunni di imparare in maniera "orizzontale", fra studenti, e non solo nella logica verticale (da docente ad alunni).

Ma l’apertura di Facebook ai minori di 13 anni potrebbe trovare un ostacolo nel Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), che afferma l’obbligo di respingere al mittente le richieste di iscrizione ai siti web da parte di utenti sotto ai 13 anni. Ma Facebook è pronto a dare battaglia alle severe legislazioni: "Se le restrizioni saranno eliminate inizieremo a studiare per come lavorare. Possiamo prendere molte precauzioni circa le sicurezza dei più piccoli".

Secondo un recente sondaggio sono circa 7,5 milioni i bambini al di sotto dei 13 anni attualmente iscritti al social network, quasi 5 milioni sotto gli 11 anni, mentre continuano incessanti le richieste da parte di organismi ed associazioni a tutela dei minori per un maggiore controllo dell'età anagrafica sui timori di adescamenti e molestie via web. "L'istruzione è il maggior driver dell’economia a lungo termine", ha spiegato Zuckerberg aggiungendo che "in futuro, il software e la tecnologia consentiranno alla gente di imparare molto dai loro compagni".

Colore diverso nei commenti per gli amministratori di Pagine


Facebook, tra i vari strumenti messi a disposizione degli utenti per contrastare lo spam sulla piattaforma, ha introdotto un sistema di marcatura automatica di sospetto spam per i commenti sulle pagine di cui si è amministratori. Il colore diverso su alcuni commenti rende visibile il commento solo all'amministratore della pagina, impedendone di fatto la visualizzazione a tutti gli utenti. La marcatura va rimossa manualmente, se il messaggio non risulta in alcun modo pericoloso. Per annullare il "contrassegno spam" bisogna cliccare sulla X posta a destra del riquadro del messaggio corrispondente e scegliere "Annulla contrassegno spam". Al contrario potrete scegliere ulteriori opzioni, quali:
  • Rimuovi commento
  • Rimuovi commento e blocca utente
  • Segnala come offensivo


A tal proposito facciamo notare che Facebook per facilitare la creazione di commenti ha rimosso il pulsante "commenta". Per commentare un post è sufficiente premere il tasto Invio. Se desiderate creare un nuovo paragrafo o andare a capo all'interno del commento, premete Maiusc + Invio sulla tastiera. Ricordiamo, inoltre, che l'utente dopo aver pubblicato un commento è in grado di intervenire sul testo appena digitato cliccando sulla X in alto a destra. In questo modo, rileggendo quanto appena scritto, l'utente può correggere eventuali errori di battitura. Se però qualcun altro ha già aggiunto un commento, tale funzione viene inibita indipendentemente dall'immediatezza della correzione.

Compito di matematica su Facebook, smascherata studentessa


Non sa come risolvere il compito in classe di matematica, allora lo fotografa con il telefonino e lo pubblica in Facebook, nella speranza che qualcuno le posti la soluzione. E' accaduto ieri mattina alle 11, nel Liceo linguistico paritario Galilei di Treviso, protagonista una studentessa del secondo anno: "circa un'ora fa tramite iPhone xy Aiutatemiiii". Peccato che a notare la richiesta di aiuto sia stato un anonimo che ha pensato bene di girare l'invocazione sia ai dirigenti scolastici che ai giornali locali. Dopo la soffiata la prova è stata immediatamente annullata. Sui provvedimenti a carico della studentessa la scuola ha opposto un fantomatico "diritto alla privacy". Ma di certo i suoi compagni di classe non saranno stati felici di vedersi annullare un compito che, tra l'altro, in molti avevano ampiamente terminato, considerata la non eccessiva difficoltà di risoluzione. Bramanti e Travaglini hanno un’idea ben precisa dei motivi per cui molte persone incontrano difficoltà nello studio della matematica; difficoltà riconducibile a due carenze. Una riguarda i prerequisiti: essendo lo studio della matematica organizzato in un percorso logico molto sequenziale, ogni eventuale periodo di difficoltà comporta una debolezza nell’affronto delle fasi successive, che non sempre viene risolta. L’altra carenza è dovuta al particolare metodo di studio che la matematica richiede di sviluppare: bisogna comprendere la necessità di un linguaggio preciso e saperlo utilizzare quando necessario, familiarizzarsi con gli strumenti logici e il simbolismo matematico, comprendere le giustificazioni dei risultati verificandone i passaggi e riutilizzandole in situazioni analoghe. In sintesi: fare propria una certa forma mentale che privilegi sistematicamente il ragionamento rispetto alla memorizzazione e all'applicazione di schemi meccanici.

Ruba profilo Facebook e pubblica annunci erotici, denunciato


Un pirata informatico e' riuscito a manomettere il profilo pubblicato su Facebook di una ragazza bolognese di 20 anni che neanche conosceva e ha pubblicato sul social network annunci in cui veniva manifestata una presunta disponibilita' ad incontri occasionali. La giovane si e' resa conto che qualcosa non andava quando ha cominciato a ricevere decine di richieste a sfondo sessuale da parte di sconosciuti. 

A quel punto si e' rivolta ai carabinieri della stazione di San Benedetto Val di Sambro, sull'Appennino bolognese, denunciando l'accaduto. Grazie ad accurate attivita' d'indagine tecniche, i militari hanno individuato e denunciato un 23enne di origini siciliane residente nel Bolognese. Il giovane, che ha spiegato di non conoscere la 20enne e di averlo fatto per scherzo, utilizzava diversi account e indirizzi Ip per la connessione e la pubblicazione degli annunci sul profilo della sfortunata sconosciuta. 

E' stato denunciato per sostituzione di persona. Sebbene si tratti di un attacco low-tech, è a tutti gli effetti un furto di identità, utilizzato chiaramente per creare danni o turbare quella persona. Ad essere richiamato dalla Cassazione è dunque l’articolo 494 del codice penale, che recita: 

"Chiunque al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici è punito se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno".

Via: La Repubblica

Consigliere abbraccia Mussolini su Facebook, è polemica


Una foto abbracciato a Mussolini rischia di costare il posto a un amministratore comunale leghista di Ponteranica (Bg). Ovviamente si tratta di fotomontaggio, che Nicola Locatelli, consigliere comunale con delega alle politiche giovanili e ai rapporti con le Parrocchie ha messo sulla propria pagina Facebook. Dove vengono ostentati anche le adesioni a gruppi come "Benito Mussolini" e "Duce". La cosa e' stata notata dai consiglieri della minoranza di "Nuovi orizzonti" che presenteranno una mozione per chiedere le dimissioni di Locatelli, che sara' discussa nel prossimo Consiglio comunale. Dell'amministrazione leghista di Ponteranica si era molto parlato negli anni scorsi in seguito alla decisione del sindaco di cancellare l'intitolazione della biblioteca a Peppino Impastato. Un caso simile a quello di Locatelli era avvenuto lo scorso anno a San Giovanni Bianco, quando un consigliere dell'allora maggioranza leghista aveva messo sulla propria pagina Facebook fotografie che lo ritraevano mentre faceva il saluto romano, ed era stato costretto alle dimissioni. All'inizio del mese scorso, un disegno di legge costituzionale per abolire la norma che vieta "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista" è stato presentato in Senato da alcuni esponenti del Pdl. Il testo si trova sul sito del Senato della Repubblica e prevede l'«Abrogazione della XII Disposizione Transitoria e Finale della Costituzione», che prevede il divieto di riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In base a questa disposizione, l'apologia del fascismo costituisce reato in quanto promuove la riorganizzazione del movimento fascista e denigra i valori di base della Costituzione.

Adesca 14enni su Facebook e le costringe a filmarsi, arrestato


Un romano di 38 anni (L.F.) è stato arrestato dagli agenti del commissariato Prenestino, diretto da Fabrizio Calzoni, con l'accusa di violenza sessuale aggravata. Una 14enne era stata adescata su internet dall'uomo che, utilizzando un account femminile, era riuscito a carpire la sua fiducia. Poi erano iniziate le minacce e le richieste di foto e video a contenuto erotico, in cui l'uomo aveva coinvolto anche la migliore amica della giovane. Giorno dopo giorno le richieste erano diventate sempre più spregiudicate. L'uomo forniva precise indicazioni sul contenuto che doveva caratterizzare le riprese erotiche. Poi aveva iniziato a ricattarle, dicendo che se non fossero state più al gioco avrebbe messo i filmati in rete. Le ragazzine, impaurite dalle possibili ritorsioni, non avevano avuto scelta. Chiuse nel bagno dovevano filmarsi e inviare le immagini agli indirizzi di posta elettronica che l'uomo aveva loro fornito. L'epilogo a metà ottobre, quando le due 14enni hanno trovato il coraggio di confidare ai loro genitori le violenze che erano costrette a subire. I genitori delle ragazze hanno denunciato gli abusi alla polizia, che si è messa subito al lavoro. Sono riusciti, così, a scoprire che dietro quei due account fake, si nascondeva un uomo di 38 anni. Nell'abitazione dell'uomo, perquisita, oltre ai video realizzati dalle ragazzine, sono stati rinvenuti numerosi filmati amatoriali a contenuto pedopornografico, che sono stati sequestrati. Sulla base degli elementi di prova raccolti, l'autorità giudiziaria ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo.

Truffa: aggiungere il pulsante non mi piace su Facebook


Una nuova truffa gira su Facebook e promette l'installazione del tasto "Non mi piace" sul profilo degli utenti. Si tratta d'una vecchia truffa che viene riproposta in chiave moderna ed aggiornata. Vi sono molti gruppi e pagine su Facebook che promettono di spiegare come aggiungere il tasto "Dislike", ma nella maggior parte dei casi si tratta solo di operazioni virali per accrescere il proprio numero di iscritti.

Facebook ottiene il brevetto del tagging sui social network


Facebook ha ottenuto la proprietà intellettuale del tagging, ossia la possibilità di associare una particolare parte di un file multimediale ad un utente specifico. Taggare una persona all’interno di una foto è una delle azioni più ricorrenti che ogni giorno compiono i centinaia di milioni di utenti del social network, basti pensare che quotidianamente ne vengono uploadate più di 100 milioni. 

L’US Patent ad Trademark Office degli Stati Uniti ha accolto la richiesta presentata 5 anni fa dai legali del social network, assegnando ad Aaron Sitting, Scott Marlette e Mark Zuckerberg la paternità dei tag. Tagging, così come viene descritto nella scheda del brevetto numero 7,945,653 registrato il 17 maggio 2011, è un sistema per contrassegnare contenuti digitali. 

Il metodo, che prevede la selezione di un media digitale e di una regione del media, può includere l'associazione di una persona o di un'entità all'interno della regione selezionata e l'invio di una notifica alla persona o all'entità citata nel tag. Il CEO di Facebook Zuckerberg, il product architect Sitting e l'ex ingegnere Marlette hanno dunque la paternità del sistema che prevede come ulteriore funzione associata alla notifica anche l'invio di contenuti pubblicitari. 

È inoltre di pochi giorni fa l'introduzione del tag anche per marchi, prodotti e personaggi famosi. Oltre all'aspetto economico dell'ultima vittoria di Zuckerberg e compagnia - solo alcune settimane fa sempre a Facebook veniva riconosciuta la paternità del sistema di regali virtuali - il brevetto garantisce un discreto controllo sulle altre piattaforme sociali che da ora in poi dovranno guardarsi bene dall'introdurre sistemi che possono anche solo ricordare il tagging, che d'ora innanzi è made in Facebook.

Facebook permette di taggare nelle foto anche le pagine


Da qualche giorno è disponibile un nuovo aggiornamento della funzione tag delle foto su Facebook. E' adesso infatti possibile inserire i tag alle foto delle pagine fan, prerogativa precedentemente riservata soltanto ai profili, ma la novità più importante consiste nel fatto che ora la foto non sarà visibile solo sulla bacheca del profilo ma sulla pagina fan di Facebook che ha ottenuto il tag. Per far ciò è sufficiente andare su una foto ed inserire il tag al "marchio" così come avveniva prima con le "persone". La foto, a sua volta, comparirà sulla pagina fan. Per contrassegnare una sola foto che state vedendo: cliccate la foto che si desidera taggare e selezionare "Tag questa foto" sotto la foto. Digitare il nome del popolo o del prodotto pagina che si desidera taggare e conferamare. Ripetere questo processo per ogni foto della pagina che si desidera taggare. Le foto in cui la pagina viene taggata, verranno mostrate nel tab foto e video della pagina, ma non sulla bacheca.


Tutti possono inserire tag alle foto e non solo coloro che sono iscritti alla pagina. Gli amministratori delle pagine, possono inibire l’inserimento dei tag alle foto da parte di chiunque, andando sul cruscotto "Modifica pagina" e spuntando la casella  "Non permettere ai fan di aggiungere foto" in Gestisci autorizzazioni / Applicazioni / Foto. Per il momento, solo le pagine all'interno delle categorie Marchi & Prodotti o Brand, possono essere taggate in foto. Facebook sta cercando di estendere tale funzionalità a più categorie delle Pagine nel tempo. Facebook afferma, inoltre, che la privacy della foto viene rispettata anche quando viene taggata una pagina. Se la foto è visibile solo agli amici, resterà visibile solo a loro anche se nell’immagine è stata taggata una pagina. Se invece l’immagine è visibile a tutti, finirà anche nella sezione Foto della pagina taggata. Probabilmente questa nuova funzionalità aumenterà ulteriormente l’interazione tra i brand presenti su Facebook e i loro iscritti.

Coppia israeliana chiama la figlia Like, in onore di Facebook


Dopo i genitori egiziani che avevano chiamato la loro figlia Facebook, una coppia di genitori israeliani ha deciso di dare un nome alla propria bambina ispirandosi proprio al social network in blu. Alla ricerca di un nome originale per la loro figlia, la coppia, ispirata da Facebook, ha chiamato la loro bambina "Like" in onore del tasto "Mi piace" di Facebook.

Winklevoss perdono appello e ricorrono alla Corte Suprema degli Usa


I gemelli Cameron e Tyler Winklevoss, che hanno accusato Facebook di aver rubato loro l'idea del social network, hanno perso l'ennesimo appello e pensano di ricorrere alla Corte Suprema americana. Non sono riusciti a convincere la Corte d'Appello di San Francisco di riconsiderare la decisione dell'11 aprile: ha stabilito che il risarcimento di 65 milioni di dollari ricevuto nel 2008 da Mark Zuckerberg e' equo e che i due non hanno il diritto di contestare un accordo raggiunto in precedenza.

L’appello trae origine da un accordo negoziale tra i Winklevoss e Narendra, firmato con il più grande social network del mondo del 2008, dopo aver dichiarato che Zuckerberg aveva loro "rubato" l’idea per un sito di social networking che loro ricorrenti avevano chiamato ConnectU. Era già stato riconosciuto loro un indennizzo "liberatorio" di 65 milioni di dollari, a seguito del quale ogni ulteriore lite in materia avrebbe dovuto essere scongiurata.

Dopo la firma dell’accordo, però, i ricorrenti hanno affermato che i 65 milioni erano una cifra arbitrariamente stabilita da Facebook e, di conseguenza, irrealistica. Oggi Facebook è un’azienda che vale oltre 50 miliardi di dollari e nega del tutto le accuse, sottolineando che i ricorrenti hanno già ricevuto un "più che lauto" assegno.

Il mese scorso il nono circuito delle Corti Usa, per voce del giudice Alex Kozinski ha messo a fermo il caso affermando che l’accordo del 2008 era ancora valido. "I fratelli Winklevoss non sono le prime controparti risarcite da un concorrente che poi cercano di alzare la posta attraverso ulteriori liti, nel tentativo di ottenere ciò che cercano dal mercato", ha sentenziato il giudice.

Via: Nbtimes

Si finge donna per adescare minori su Facebook, arrestato


Sono centinaia le foto scabrose che riprendono minori sequestrate dalla Squadra Mobile di Treviso a un 35enne che adescava minorenni in Facebook. La polizia ha arrestato un uomo che, fingendosi donna su Facebook, adescava ragazze tra i 12 e 18 anni promettendo un futuro nello spettacolo. Con una delle vittime, alcune delle quali con menomazioni psichiche, l'indagato ha avuto anche rapporti sessuali. L'uomo era stato già arrestato nel 2006 per violenza sessuale su una minorenne. Sono 7 le minori cadute nella rete del pedofilo, ma la polizia ritiene che il numero delle sue vittime sia superiore. 

Contro l'indagato negli ultimi cinque mesi erano state effettuate quattro denunce per minacce, atti persecutori e sostituzione di persona, che però non avevano avuto seguito. Per l'esito dell'indagine è stata determinante la collaborazione di una delle vittime, che ha raccontato alla polizia di Treviso come era stata adescata: l'indagato, presentandosi su Facebook come ragazza, raccontava come il suo ragazzo 25enne, ben inserito nel mondo dello spettacolo, potesse offrire alle ragazze un futuro di successo in questo campo. 

Ottenuta la fiducia delle vittime, la "ragazza" convinceva queste ultime ad essere contattate dal suo "fidanzato" (che era lo stesso indagato con altro profilo) che poi riusciva a farsi mandare per sms foto scabrose. L'uomo, Giuseppe Mutton, di Ponzano Veneto (Treviso), e' stato arrestato su disposizione della magistratura veneziana - il pm e' Carlo Nordio - che e' competente per reati inerenti alla pornografia minorile.

Vie: Tgcom24 | ANSA

Planking, la nuova moda su Facebook miete la prima vittima


Prima vittima accertata del planking (letteralmente "fare la tavola") , la nuova moda che impazza su Facebook e che consiste nel distendersi a pancia in giù in luoghi ad alto rischio per condividere poi le immagini sul social network. Gli appassionati di questo folle gioco si sdraiano nei posti più impensati, sugli alberi, in mezzo alla strada, sui binari del treno, sui pali, sui muri, o nei foyers degli hotel. E un ventenne australiano e' morto a Brisbane dopo essere precipitato dal settimo piano, dove si era sdraiato sulla ringhiera del balcone mentre un amico lo fotografava. La moda ha registrato un vero e proprio boom nelle ultime settimane, come dimostra la pagina Facebook Planking Australia, con oltre 123mila fan e una carrellata di foto con persone distese su binari della ferrovia, scale mobili, auto e moticiclette. "E' esattamente cio' che temevamo", ha commentato il vicemmissario di polizia di Queensland, Ross Barnett. "Se il planking si diffondera', con ogni probabilita' ci saranno altri morti e feriti", ha aggiunto, notando come questo gioco, apparentemente innocuo, rischi di trasformarsi in una tragedia. Nel caso del giovane di Brisbane, tuttavia, Barnett ha precisato che aveva bevuto alcol in abbondanza. La scorsa settimana un altro ventenne, sempre nello stato del Queensland, era stato arrestato mentre faceva planking sul tetto di una volante della polizia. In quell'occasione gli agenti avevano avvertito i 'plankers' dei rischi a cui andavano incontro, ma senza alcun esito. Intanto, su Facebook i maniaci del nuovo gioco sembrano tutt'altro che spaventati: "Un giovane e' morto perche' ubriaco. Questo non significa certo la fine del planking, ogni sport ha i suoi incidenti", ha scritto uno dei fan.

Sarah Scazzi, strane foto comparse su profilo Facebook


Numerosi i profili su Facebook riconducibili a Sarah Scazzi, la 15enne scomparsa da Avetrana il 26 Agosto scorso e il cui corpo fu poi ritrovato in un pozzo. Ma poche ore dopo la sua scomparsa, quando la notizia cominciò a circolare in paese, come riporta oggi La Gazzetta del Mezzogiorno, su uno dei profili Facebook chiamato "Regen" (pioggia in tedesco), gestito da alcune persone tra le quali ci sarebbero la cugina di Sarah, ma anche Sabrina Misseri e dalla stessa Sarah comparvero delle foto inquietanti (poi rimosse): un manichino legato da corde, una ragazza bionda che galleggia nell'acqua e un pozzo. Il cadavere di Sarah - stando a quanto raccontato da Michele Misseri - fu imbragato con una corda per poi essere calato nella cisterna di contrada Mosca. Subito dopo la scomparsa, la cugina di Sarah, Antonella, creò, sempre su Facebook, una pagina che poi diventerà il Gruppo per Cercare Sarah Scazzi e che in breve tempo raggiunse i 45.000 iscritti. Ne entrarono a far parte subito, tra gli altri, Sabrina Misseri, Alessio Pisello (che per un certo periodo sarà anche amministratore del gruppo), Mariangela Spagnoletti (testimone chiave contro Sabrina Misseri) e anche curiosamente Emilia Velletri (ex difensore di Sabrina Misseri, a sua volta indagata per favoreggiamento), oltre ad amiche di Sarah e Sabrina. Le ipotesi maggiormente accreditate nel gruppo erano la pista della fuga volontaria e il sequestro di persona. Dopo la notizia del ritrovamento del corpo di Sarah (6 ottobre), il gruppo piano piano si spense come contenuti (adesso reso privato) e vennero creati altri gruppi e pagine, tra le quali una omonima ancora presente.

Melania Rea, su Facebook si chiede l'ergastolo per Parolisi


Mentre fa ancora discutere l'intervista di Salvatore Parolisi, rilasciata ai microfoni di Quarto Grado, in cui il marito di Melania Rea, la donna trovata morta a Ripe di Civitella lo scorso 20 aprile, ha ribadito la propria innocenza e mostrato una notevole insofferenza nei confronti dei media colpevoli di averlo additato come principale sospettato dell'omicidio, su Facebook c'è chi ritiene che gli inquirenti stiano perdendo troppo tempo. Il motivo è semplice: l'assassinio lo si conosce già, è proprio il caporalmaggiore dell'esercito Salvatore Parolisi. Tra i vari gruppi nati sul social network uno è intitolato 'Salvatore Parolisi, ergastolo subito'. Non c’è un indagato ma gran parte degli italiani sembrano aver trovato il loro killer. Sulla pagina Simone scrive: "Ho seguito passo dopo passo la vicenda ed all'inizio Parolisi non mi sembrava colpevole, ma questo ripeto, solo all'inizio ed il mio pensiero scaturiva da ciò che ascoltavo dalle sue stesse parole nei vari tg. La certezza che lui era coinvolto l'ho avuta dalla sua intervista su rai 3...". Elena scrive: "Rivedetevi la prima intervista a Chi l'ha visto in cui Parolisi descrive l'arrivo a Colle San Marco, come sono scesi dalla macchina, di Melania non parla, descrive solo come lui e la bambina arrivano in auto, scendono e si incamminano alle altalene, ma non descrive Melania che scende dall'auto...". Ismalia non è del tutto d'accordo e scrive: "Non vi sembra che sia un po' prematuro giudicare così pesantemente? Parolisi non è ancora indagato e già voi pensate all'ergastolo...". Ma c'è chi pure pensa al dopo: "Mi auguro che una volta appurato il tutto, i nonni facciano cambiare il cognome alla bambina!!!".

Sponsor Tim dedica pagina Facebook al team Ducati


Tim, il brand della telefonia mobile di Telecom Italia, in collaborazione con Ducati dedica alle rosse di Borgo Panigale una pagina su Facebook. Appassionati e tifosi delle due ruote avranno così a disposizione uno spazio aperto che proporrà fotografie e video esclusivi. 

Nelle giornate dedicate alle gare di Moto GP all'indirizzo www.facebook.com/TimOfficialPage sarà possibile commentare in diretta l'andamento delle corse, mentre "speciali" inviati TIM racconteranno il dietro le quinte della Squadra Corse Ducati e dei suoi piloti ossia il pluricampione del mondo Valentino Rossi e Nicky Hayden. Durante la settimana, inoltre, la pagina di Facebook si arricchirà di video sulla vita del team nei momenti extra Gran Premio e di digital gifts per i fan più accaniti (screensaver, wallpaper). 

Inoltre, lo spazio Facebook Tim & Ducati, realizzato in collaborazione con Assistgroup, ospiterà da mercoledì 18 maggio una web sit-com in 20 puntate da 90 minuti dal titolo "Interno rosso" girata nelle officine Ducati. 

Bob e Marco, due simpatici e ironici meccanici, perennemente affaccendati in misteriose operazioni sui motori, parleranno della loro vita e commenteranno i fatti salienti del Motomondiale e le vicende interne della squadra Ducati. Gli attori protagonisti sono Bob Messini e Marco Dondarini. Telecom è dal 2004 sponsor della Ducati e partner di Dorna, la società che detiene tutti i diritti relativi al Motomondiale.

Via: Il Giornale

Facebook nega le accuse di Symantec su violazione privacy


Facebook ha negato d’aver esposto, accidentalmente, i dati personali degli utenti agli inserzionisti e terze parti per diversi anni, come sostenuto da due ricercatori di Symantec la settimana scorsa. Symantec dice che le applicazioni di Facebook condividevano in alcuni casi il "token" di accesso con gli inserzionisti e le piattaforme di Analytics. In questo modo davano a terze parti la possibilità di accedere ai profili, foto e chat all’interno del social network inviando loro anche dei messaggi post. Facebook ha minimizzato la questione, sostenendo che la relazione di Symantec ha diverse imprecisioni. "Ringraziano Symantec per aver sollevato la questione e aver lavorato con il loro team per affrontare immediatamente il problema", scrive Malorie Lucich, portavoce di Facebook, in una mail inviata alla società di sicurezza, aggiungendo che "nessuna informazione privata avrebbe potuto essere trasmessa a terzi, e la stragrande maggioranza dei token, scadono entro due ore". La risposta è proseguita, dicendo che dal report di Symantec sono stati omessi gli obblighi contrattuali degli inserzionisti e sviluppatori, che vietano loro di ottenere o di condividere informazioni degli utenti come riportano le policy del social network. Lucich conclude la replica dicendo che il social network prende seriamente qualsiasi potenziale problema e agisce rapidamente per evitare che possa accadere nuovamente. Lo scorso ottobre, Facebook si è trovato nel mezzo d'una tempesta, dopo che il Wall Street Journal aveva riferito che diverse applicazioni popolari della piattaforma come Farmville, Texas Holdem Poker e FrontierVille inviavano segretamente le informazioni degli utenti agli inserzionisti.

Si chiama come Mark Zuckerberg, bannato da Facebook


Un avvocato fallimentare di Indianapolis, che si chiama come il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, lo scorso 9 maggio è stato espulso dal popolare social network perché accusato di "furto d'identità". Lo racconta il quotidiano locale The Indianapolis Star che sottolinea come la vita del quarantottenne Mark S. Zuckerberg sia diventata un inferno da quando il suo omonimo è diventato una delle persone più ricche e celebri del mondo.

Su Facebook iscritti oltre 5 milioni di bambini sotto i 10 anni


L’esercito degli utenti di Facebook conta milioni di bambini sotto i 10 anni, che nonostante i controlli teorici da parte dell’azienda riescono ad eludere il limite di 13 anni imposto dal social network. Lo afferma uno studio della rivista statunitense Consumer Report, secondo cui oltre a quello aziendale anche il controllo da parte dei genitori è insufficiente. 

La ricerca è stata fatta sugli utenti statunitensi del social network, e ha mostrato che sono in totale 7,5 milioni gli under 13 che hanno un loro profilo. La gran parte di questi utenti illegali, più di 5 milioni, ha addirittura meno di dieci anni: “Il dato più preoccupante della ricerca - spiega Jeff Fox, uno degli autori - è che la maggior parte dei genitori non é a conoscenza dell’attività dei figli, o sottovaluta i pericoli che potrebbero venire dall’uso del social network”. 

Secondo gli autori dello studio bambini così piccoli sono esposti a una serie di rischi, che vanno dall’infezione dei pc con virus al furto di identità, fino a bullismo e molestie sessuali. “Alcune semplici regole possono aiutare i genitori a proteggere i figli - spiega il rapporto - innanzitutto dovrebbero far chiudere i loro profili utilizzando il modulo che denuncia l’utilizzo da parte di utenti inferiori a 13 anni”. 

“Nel caso di ragazzi tra i 13 e i 17 anni, che possono avere un profilo, dovrebbero utilizzare tutte le impostazioni sulla privacy e limitare l’accesso solo agli amici. Da evitare infine, tutte le applicazioni che rivelano l’esatta ubicazione geografica degli utenti”. Facebook ha di recente rimesso a punto il Family Safety Center per tutelare le famiglie e i minorenni con tool di sicurezza: video per famiglie, teenager e insegnanti. Tuttavia il social network può fare di più per evitare gli abusi e soprattutto bloccare il fenomeno del cyber-bullismo.

Via: Prima Online

Malware dalle ricerche delle immagini su Google Images


Un nuovo allarme per la sicurezza legato a Google Immagini è stato lanciato da alcuni ricercatori. Il servizio fornito da Google per la ricerca di immagini nel web sarebbe finito nel mirino di un gruppo di cybercriminali, i quali avrebbero ideato un sistema in grado di sfruttare i click provenienti dal servizio per reindirizzare ignari visitatori verso apposite pagine. Per diverse settimane, alcuni lettori si sono lamentati che cliccando sui risultati di Google Immagini vengono diretti alle pagine Web che spingono a scaricare rogue anti-virus e scareware, dando vita ad allarmi di sicurezza e avvertenze fuorvianti. Secondo il SANS Internet Storm Center, gli aggressori hanno compromesso un numero imprecisato di siti con script maligni che creano pagine web pieni di termini di ricerca spinti in alto da Google Trends. Come il gestore di SANS Bojan Zdrnja spiega l'exploit accade quando un utente fa clic su una di queste miniature contaminate. Se gli utenti sono alla ricerca di parole o frasi che hanno un elevato ranking di ricerca nelle condizioni attuali, è probabile che le miniature delle pagine "maligne" saranno visualizzate accanto altri risultati legittimi. Google sta facendo un buon lavoro relativamente all'asportazione (o almeno la marcatura), dei link che portano a malware nelle ricerche normali, tuttavia, la ricerca immagini di Google sembra essere afflitta da link pericolosi. Se vi capita di imbattervi in uno di questi falsi allarmi di sicurezza anti-virus, mantenere la calma ed evitate la tentazione di scegliere il vostro modo di uscirne. Invece, basta premere Ctrl-Alt-Canc, selezionare il processo del browser che si sta utilizzando (firefox.exe, iexplore.exe, ecc) e terminarlo.

Sara Safe Factor, il gioco che promuove la sicurezza stradale


Sara Assicurazioni lancia il gioco online Sara Safe Factor, grazie al quale e' possibile guidare in citta' e in pista lungo un percorso virtuale, mettere alla prova le proprie conoscenze sulle norme di circolazione e sfidare gli amici puntando al punteggio piu' alto. In particolare, l'app Sara Safe Factor, consente ai giovani, categoria maggiormente colpita dai sinistri stradali mortali, di mettersi al volante su tre diversi percorsi, due in citta' ed il terzo nel circuito di Vallelunga. Il pilota deve raggiungere i diversi check-point e superare alcune prove e quiz per accedere al livello successivo. In base al tempo impiegato ottiene un punteggio valido per la classifica generale, con la possibilita' di sfidare gli amici nella stessa prova. Il gioco e' aperto e ripetibile fino al termine del concorso, il 30 novembre. Gli utenti che si recheranno presso le agenzie Sara Assicurazioni per un preventivo gratuito riceveranno un codice gioco bonus, che permettera' di salire in classifica con il 50% dei punti in piu'. I primi 50 classificati si aggiudicheranno un corso di guida sicura presso il Centro Guida Sicura Aci Sara di Vallelunga e una tessera Aci Okkei, che offre servizi e assistenza tecnica. Le posizioni dalla 51 alla 100 daranno diritto invece ad un voucher valido per un corso di guida sicura a Vallelunga e una tessera Aci 'Okkei'. Tutti e 100 parteciperanno all'estrazione di una Seat Ibiza. Avvicinare i ragazzi al mondo dell'automobile e della guida sicura evitando di essere catastrofisti, ma sensibilizzando le nuove generazioni su un tema fondamentale per loro come la sicurezza stradale: è questo l'obiettivo del gioco. Il regolamento completo del gioco in formato PDF lo trovate qui.