Policy privacy di Facebook semplificate per i milioni di utenti


Dopo aver ricevuto numerose lamentele e suggerimenti Facebook ha deciso di modificare in senso più user-friendly le policy sulla privacy. Non è cambiato nulla nella sostanza, ma le linee guida che descrivono la politica sulla privacy del social network sono state riscritte con una forma diversa, più semplice da leggere e comprendere.

Yara Gambirasio: gruppo choc su Facebook cambia nome


Si chiamava "Yara Zombie - Anche i morti ballano", il gruppo choc che ha creato scompiglio su Facebook. Come sempre accade in queste occasioni, anche la morte di una ragazzina, in questo caso Yara Gambirasio, diventa motivo di scherzo e di trovate che definire di cattivo gusto è un eufemismo. Il gruppo in questione è fondato ed amministrato da una decina di troll, che sono presenti su Facebook con identità fasulle. La macabra pagina utilizzava il volto della ragazzina di Brembate Sopra in una sorta di locandina di film horror. 

E visto che al cattivo gusto non c’è limite, il gruppo che contava più di 500 membri, è stato indicizzato nelle categorie «Arte-Spettacolo» e «Umorismo». Ma il gruppo adesso conta 990 membri e ha cambiato nome: "Caso Yara: Tra falso buonismo e moralismo bigotto". Il consiglio, come abbiamo ripetuto in più occasioni, è quello di ignorare questi gruppi e segnalarli attraverso l'apposito pulsante "Segnala gruppo". 

Se vi iscrivete incrementate il numero di iscritti, facendo il loro gioco e fornendo visibilità, con la conseguenza che anche i vostri amici faranno lo stesso. Qualsiasi siano le ragioni che hanno spinto certi utenti a creare delle pagine simili, si tratta comunque di un’idea macabra e vergognosa, senza alcun tipo di rispetto per il dolore di un’intera famiglia e di quanti hanno avuto modo di conoscere la piccola tredicenne scomparsa tre mesi fa e ritrovata ormai senza vita solo nel pomeriggio di sabato.

Via: PA

Su Facebook esplode la rabbia dopo il ritrovamento di Yara


Non appena i mezzi di informazione hanno diffuso la notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Yara Gambirasio, la ragazza di 13 anni scomparsa da Brembate di Sopra, nel bergamasco, il 26 novembre scorso, gli utenti si sono riversati su Facebook, pronti a sfogarsi sulle bacheche delle pagine dedicate alla ragazzina. Dopo i primi commenti gonfi di commozione: “Ciao piccola Yara...Come una stellina sei salita in cielo, ora illumina noi, che abbiamo bisogno di luce e chiarezza. Ciao Angelo”, scrive Giuseppe S., sulla pagina di Facebook 'Yara Gambirasio', “Consola la tua mamma e il tuo papà...ora per loro comincia un dolore senza fine”, è il pensiero di Daniela Z., sul social network è affiorata la rabbia. Sul muro del gruppo 'Yara Gambirasio', 2mila iscritti, Gina Pina scrive “Pena di morte a chi uccide gli angeli”. E non è certo l'unica. Antonia, ad esempio, due minuti più tardi dice: “Se si trova l'assassino bisogna darlo in pasto alla popolazione”. E poi Angela: “Sei volata lassù perché qualcuno maledetto ha voluto così”, e ancora, Francesco S., che afferma: “Spero che chi ti ha fatto questo muoia di una lunga malattia”. Sul 'Gruppo per ritrovare Yara Gambirasio', oltre 50mila iscritti, Roberto B urla: “Vi prego ripristinate la pena di morte. E un deterrente a queste barbarie”. Gli fa eco, due minuti dopo, Massi C. “Gli infami pagheranno tutto prima poi”. “In questi casi nemmeno la tortura renderebbe giustizia, che mostri schifosi, datelo a noi” aggiunge Matteo D.

Via: Adnkronos

La vita di Mark Zuckerberg raccontata in un libro a fumetti


Esce negli Stati Uniti la biografia a fumetti del co-fondatore di Facebook che racconta e illustra la storia del più giovane miliardario nella storia del pianeta. Dopo il film The Social Network, uscito lo scorso novembre nelle nostre sale, e il prestigioso riconoscimento del giornale statunitense Time che ha eletto Mark Zuckerberg “Uomo dell’anno 2010” a dicembre, ora, sugli scaffali delle librerie americane, è arrivato il fumetto sulla vita del 26enne.

Metà degli utenti americani entra regolarmente su Facebook


Mentre Facebook continua a consolidare il proprio ruolo di più importante sito al mondo di social networking, eMarketer ha stimato che più della metà degli utenti Internet negli Stati Uniti hanno effettuato l'accesso al sito almeno ogni mese a partire dalla fine del 2010. L'osservatorio di ricerca newyorchese eMarketer ha pubblicato il nuovo rapporto sulla crescita negli Stati Uniti dei network sociali Facebook e Twitter. Il risultato: più della metà degli utenti di Internet statunitensi si collegano regolarmente su Facebook. Si tratta di circa 132,5 milioni di persone. La crescita va però rallentando. Nel 2011 la comunità online del social network di Palo Alto crescerà negli Usa del 13,4 per cento. Una decisa decelerazione rispetto all'anno passato (più 38,6%) e al 2009 (più 90,3%).


eMarketer prevede che circa il 57% degli utilizzatori del web americani navigherà su Facebook ogni mese dell'anno in corso. Tuttavia, nel 2013 Facebook attirerà soltanto un più 6,1 per cento di nuovi utenti; il numero degli user americani arriverà dunque a 152,1 milioni. A quel punto più della metà della popolazione sarà presente sul social network. Ad oggi Facebook conta più di mezzo miliardo di iscritti nel mondo. Pure Twitter è destinato a crescere, anche se meno rispetto al boom degli anni passati. Se due anni fa il servizio online registrava una crescita del 293 per cento con 13,2 milioni di utenti americani adulti, nel 2010 erano saliti a poco meno di 14,4 milioni, un più del 24 per cento.  «L'elevata distribuzione sta a significare che gli incredibili tassi di crescita sono oramai passati», si legge nel rapporto.

Facebook contro Daily Mail per articolo su banda pedofili


Facebook sta minacciando azioni legali contro il Daily Mail che aveva pubblicato un articolo in prima pagina sull'operato d'una banda di pedofili attiva proprio sul sito di Mark Zuckerberg. Venerdì scorso il quotidiano aveva pubblicato un articolo dal titolo "Ancora quante vittime della gang del sesso di Facebook?". I genitori di circa 16mila minori d'Albione avrebbero infatti espresso le più allarmate preoccupazioni per l'operato di una rete di pedofili attivi nella contea di Devon, che avrebbe coinvolto almeno 20 vittime. Questo ha provocato una rabbiosa reazione a Facebook, che ha detto che non vi sarebbero prove a sostegno dell'affermazione che il sito di social networking sia stato utilizzato per agevolare lo sfruttamento sessuale dei bambini in questo caso. Facebook si è lamentato con il Daily Mail, e il giornale ha cambiato il testo del titolo online in attesa di una ulteriore ricerca. Il sito - che sta cercando di adottare una posizione dura contro il Mail - ha anche chiesto le scuse della stampa. Tuttavia, il Mail ritiene di non avere alcuna ragione per scusarsi e addetti ai lavori hanno detto che il giornale aveva buone ragioni per menzionare Facebook. Un portavoce del Daily Mail ha dichiarato: "Noi non modifichiamo il nostro racconto". Infelice della situazione di stallo, Facebook ha deciso di arruolare i suoi avvocati, Osborne Clarke, ad esaminare se la società di social networking può citare in giudizio il giornale o se debba presentare una denuncia alla Press Complaints Commission.

Ruba in casa e si fotografa, poi mette la foto su Facebook: arrestato


Rodney Knight Jr., 19 anni, è entrato a pieno diritto nella lista dei ladri più stupidi del mondo. Il giovane ladro era entrato nella casa di un giornalista del 'Washington Post', Marc Fisher, e aveva rubato il suo pc portatile e quello di suo figlio, un cappotto invernale e 400 dollari in contanti. E l'avrebbe quasi certamente fatta franca se non fosse stato per la malsana idea che gli è venuta subito dopo. Prima di uscire dalla casa infatti, si è scattato una foto dal computer portatile che aveva rubato con addosso la 'refurtiva'. Come se non bastasse poi, ha deciso di pubblicare la foto 'incriminata' sul profilo Facebook del figlio della vittima, mostrandola così ad altri 400 ragazzini di Washington.


Il ladro aveva fatto irruzione prendendo a calci la porta della cantina. "Ho visto molte cose, ma questo è il più stupido criminale che abbia mai visto", ha detto il signor Fisher ad un agente. "Aveva rubato il mio giubotto invernale ed i soldi. Ma il peggio non è stata la loro perdita, bensì un documento al quale mio figlio aveva lavorato per anni. E purtroppo sul computer di mio figlio, non era mai stato eseguito il backup.", ha proseguito Fisher. La polizia ci ha impiegato una decina di giorni a rintracciare il ladro ed arrestarlo il 2 gennaio scorso, trovato anche in possesso di una pistola senza la licenza. A Rodney non è rimasto altro da fare che confessare il crimine. Il giovane dovrebbe essere condannato il 4 maggio prossimo.

Contatti su Android, nuovo scontro tra Facebook e Google


Dopo il blocco a novembre all'accesso e all'importazione automatica dei contatti Gmail su Facebook, il divieto è stato esteso anche a Nexus S di Samsung e ad altri smartphone. L'ultimo aggiornamento del sistema operativo mobile Android di Google comporterà l’impossibilità di sfruttare la funzione “Sync friends with Contacts”. Gli utenti del Nexus S, quindi, non potranno sincronizzare i contatti Facebook con la rubrica dello smartphone. In questo modo, non sarà possibile disporre di tutti i contatti elencati in un’unica posizione e delle funzioni di messaggistica istantanea e di Facebook Messages associate a un determinato contatto presente in rubrica. Gli utenti che aggiorneranno i loro dispositivi ad Android 2.3.3 dovranno accedere all’applicazione Facebook for Android per relazionarsi con i loro amici del social network e nelle modalità previste dalla piattaforma. Rispetto agli altri fornitori di contenuti e servizi per smartphone e dispositivi basati su Android, Facebook non ha mai voluto impiegare le API messe a disposizione dall’azienda di Mountain View. È tempo, sostiene Google, che anche il social network blu si uniformi alle regole. Anche perché, prosegue Google, da parte della società di Mark Zuckerberg è mancata, sinora, reciprocità. Facebook, infatti, non permette di esportare i dati e, quindi, ne preclude la portabilità e il controllo da parte degli utenti.

Breakup Notifier: sapere chi cambia situazione sentimentale


Breakup Notifier è l’applicazione-cupido che ci avvisa via email non appena viene modificata la situazione sentimentale su Facebook. La nuova applicazione permette di sapere se e quando due contatti rompono il loro idillio amoroso su Facebook. Con Breakup Notifier gli iscritti a Facebook potranno conoscere in tempo quasi reale le disavventure amorose dei propri “amici”. Adesso non soltanto sarà possibile modificare lo stato sentimentale utilizzando le due nuove opzioni introdotte, ma potrete sempre essere aggiornati via email non appena viene modificata la situazione sentimentale su Facebook. 

Breakup Notifier è nato proprio con lo scopo di avvertire chi si iscrive, quando finisce una relazione che si decide di “tenere sotto controllo”. Per far ciò dovrete accedere al sito dell'applicazione, effettuare il login Facebook e attendere che l’app carichi il vostro elenco amici. Potete identificare velocemente i vostri amici, amiche o andare in cerca di un amico/a in particolare utilizzando il search box. Quando avete selezionato il vostro amico/a riceverete un messaggio di posta elettronica che vi avviserà della modifica della situazione sentimentale. Al momento Facebook ha però bloccato l'accesso all'applicazione, come si legge sul sito.

Attacco phishing agli utenti da falso Facebook Security


Un nuovo attacco di phishing prende di mira gli utenti di Facebook, i quali ricevono un messaggio che sembra originato da Facebook Security. Si tratta invece di un’imitazione ben fatta. Chi riceve questo messaggio viene inviato a cliccare su un link per poi inserire il proprio nome, indirizzo e-mail, password e data di nascita al fine di evitare l’apparente disattivazione del proprio account.

Per gli utenti italiani la chat di Facebook integrata in Hotmail


Arriva anche in Italia, a distanza di cinque mesi dall’introduzione, la funzione che permette agli utenti di Hotmail di comunicare fra di loro con la chat di Facebook. Finora la funzione è stata disponibile solo in Brasile, Francia, Germania, Regno Unito, Russia e Stati Uniti.

Aggirata la censura cinese per il collegamento a Facebook con Vpn


Nonostante la "Grande Muraglia" costruita dalle autorita' cinesi a difesa del piu' censurato mercato Internet mondiale, c'e' chi ha trovato il modo di aggirare le restrizioni imposte dal Grande Firewall e collegarsi ai social network come Facebook, bloccato in Cina fin dal 2009. 

Tra quanti sono riusciti a superare la barriera del "Firewall" imposto agli utenti cinesi, c'e' He Xin, studente alla Yanshan University di Qinhuangdao: "sono riuscito a scavalcare il muro - spiega - purtroppo pochi, tra i miei compagni di classe e amici riesce a farlo e quindi non posso ancora aggiungerli come amici su Facebook". 

He usa il programma gratuito "Ultrasurf", software impiegato per i cosiddetti servizi di Virtual Private Network (Vpn) che gli utenti cinesi sfruttano per aggirare la censura. Il professore cinese Fang Binxing ha sottolineato come le misure censorie da lui inventate abbiano bisogno di ulteriori migliorie. Il padre della "Grande Muraglia" ha difeso il suo sistema pur ammettendo di usare almeno sei Vpn, utilizzati da tutti coloro che in Cina vogliono navigare in rete liberi dai controlli della censura. 

"Lo faccio per vedere se i controlli funzionano", ha detto Fang Binxing. Gli utenti di Facebook, in Cina, secondo Socialbakers.com, un sito dedicato ad analizzare le statistiche del social network piu' popolare del mondo, sono piu' che raddoppiati, nell'ultimo mese, superando i 700mila, dopo la visita nel Paese di Mark Zuckerberg.


Fonte: Adnkronos

Stalking: Facebook allevia la pena a 32 enne ex calciatore


Graziato, in parte, anche da Facebook. Lui e' un ex calciatore dell'Imperia ed aspirante modello, di 32 anni, Maurizio Saglietto, accusato di stalking nei confronti dell'ex fidanzata, una giovane donna di 23 anni, cameriera di Sanremo. E, infatti e' stato grazie a Facebook, in particolare ad alcune foto che ritraevano la sua ex fidanzata in discoteca con gli amici, a giocare a favore del giovane, che oggi ha patteggiato 8 mesi di reclusione, quindi il minimo della pena. In quel modo, la sua difesa ha voluto dimostrare che la vita della ragazza, tutto sommato, non era cambiata in modo tale da configurare un reato di stalking, alla base della quale e' necessario che gli atti persecutori nei confronti della parte lesa siano cosi' forti da indurre quest'ultima a cambiare anche stile di vita. 'Ero innamorato di lei, ma non sapevo che sarebbe andata a finire in questo modo'. Ha risposto alle domande del gip Maria Grazia Leopardi. All'origine dell'arresto ci sarebbero stati una serie di atti persecutori del giovane, nei confronti della ex con la quale aveva avuto una lunga relazione, che negli ultimi tempi era stata costellata da violenti litigi. Uno di questi anche in commissariato, dove la giovane si era recata per denunciarlo e lui, pare, che l'avesse seguita. L'imputato aveva si usato maniere troppo insistenti con la sua ex ragazza per tornare insieme, ma secondo il giudice si trattava di fatti piuttosto lievi.

Egiziani chiamano la figlia Facebook in onore della rivoluzione


La recente cronaca ha dimostrato come i social network possono diventare punti di forza per movimenti di protesta e divenire così anche motori capaci di alimentare vere e proprie rivoluzioni. E' successo in Tunisia, per poi ripetersi in Egitto. Ed è proprio nel paese che per capitale ha il Cairo che due genitori hanno deciso di chiamare la loro figlia, nata nei giorni della rivolta, con un nome inusuale: "Facebook". E' la prima bambina al mondo a chiamarsi di primo nome come il social network in blu: Gamal Ibrahim, un giovane egiziano, ha deciso di onorare così Facebook, che ha avuto un ruolo di primo piano nelle proteste che hanno portato alla caduta dell'ex 'presidente-monarca' egiziano Hosni Mubarak. La notizia è stata pubblicata sul quotidiano egiziano Al Ahram e poi riportata dal sito TechCrunch. In Egitto Ci sono cinque milioni di utenti Facebook , più di qualsiasi altro paese del Medio Oriente e Magreb, e solamente nelle ultime settimane, dopo 25 gennaio, sono nate circa 14 mila nuove pagine. Segno che l’Egitto è pronto per aprirsi al mondo. L’uomo che ha guidato la rivoluzione culturale egiziana sfruttando la forza democratica e libertaria del web, Wahel Gonim, aveva personalmente ringraziato Facebook per l’apporto che il social network aveva dato alla causa. Questa coppia di genitori non si è limitata ha tessere un elogio per Mark Zuckerberg, ma con la loro scelta sono saliti in vetta alla classifica del nome più incredibile mai dato un bambino a pari merito con la coppia che aveva chiamato il proprio bambino Google.

Si vantavano delle rapine su Facebook, arrestati minori


Sono finiti nel carcere minorile due diciassettenni, nati a Bologna da famiglie tunisine, che si vantavano dei loro 'colpi' sul social network Facebook, denunciati nei giorni scorsi, insieme a due complici maggiorenni, per aver rapinato e picchiato ragazzini ed ex compagni di scuola. Gli uomini della squadra mobile hanno infatti eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura dei minori per il reato di rapina in concorso. 

La posizione degli altri due componenti della banda, due bolognesi di 22 e 23 anni, per ora indagati a piede libero, e' al vaglio della Procura ordinaria. Secondo la ricostruzione della polizia, la baby-gang e' responsabile di quattro aggressioni, avvenute a Bologna lo scorso cinque e sette febbraio, ai danni di una decina di persone tra i 16 e i 20 anni. Il gruppetto agiva sempre con le stesse modalita': intimidazioni, minacce seguite da aggressioni fisiche per farsi consegnare gli effetti personali dei malcapitati. 

La refurtiva, tra cui soldi in contanti, i-phone, lettori mp3, e' stata successivamente recuperata dalla polizia e consegnata ai legittimi proprietari. La polizia e' riuscita a risalire ai componenti della banda grazie alla testimonianza di un ex compagno di scuola di uno dei due diciassettenni, il quale si era ricordato il soprannome del minorenne. Da qui gli investigatori sono risaliti alla sua pagina personale su Facebook e hanno riscontrato che il baby aggressore si vantava con i suoi complici dei colpi messi a segno nei giorni precedenti.

Via: AGI

Padre rapisce e abusa di figlia, arrestato grazie a Facebook


Rapita dal padre, portata in Marocco e affidata a dei parenti, costretta a lavorare ad appena 4 anni di eta', poi ritrovata grazie a un annuncio su Facebook. E' la storia di una bimba di 4 anni, sotratta alla madre 27enne, una marocchina che vive a Livorno, dall'ex marito, un connazionale 39enne, che e' stato arrestato dalla squadra mobile della Questura livornese. L'uomo e' accusato di sottrazione e trattenimento di minore all'estero, abbandono di minore, violenza sessuale su minore e tentata violenza privata. Secondo confidenze fatte dalla piccola, il padre avrebbe anche abusato sessualmente della figlia, in Italia. Nel settembre scorso, l'uomo con una scusa sottrasse la figlia alla madre e la porto' in Marocco. Qui la affido' a un parente anziano e a una donna, che la misero a lavorare, a badare alle capre e a sbrigare le faccende domestiche. Il 39enne torno' in Italia senza figlia, minacciando la ex moglie di fare del male a lei e alla piccola se fosse stata fatta denuncia. L'uomo venne fermato dalla polizia, a cui racconto' del rapimento della bimba. Grazie a un annuncio su Facebook fatto da un parente della mamma, a dicembre si e' fatta viva una donna che vive in un paesino sulle montagne del Marocco. Sono cosi' intervenute le autorita' locali e la madre e' potuta correre a riabbracciare la sua bambina. La piccola e' stata ritrovata deperita, malnutrita, terrorizzata e con segni evidenti di maltrattamenti fisici, e in condizioni igieniche precarie.

Animali come foto del profilo per dire basta agli abusi


E' nata su Facebook una nuova campagna virale a sostegno dei diritti degli animali. Da qualche giorno in molti stanno sostituendo l'immagine del proprio Profilo con quella di un animale, preferibilmente il proprio cane o gatto domestico. L'obbiettivo è quello di non vedere immagini umane sui profili Facebook fino al 28 febbraio, per sostenere la campagna contro gli abusi sugli animali. Oltre al cambiamento della foto del profilo si può inoltre inserire nello spazio dello stato personale la seguente frase: “Modifica l’immagine del tuo profilo e metti la foto del tuo animale domestico o animale che vuoi… l’idea è non vedere immagini umane in Facebook fino al 28 febbraio per collaborare con la campagna contro gli abusi sugli animali. Se sei contro il maltrattamento degli animali, copia e incolla questo messaggio nella tua bacheca!”. Lo scopo è quindi di far sentire anche la voce della "rete" a favore della "campagna contro gli abusi sugli animali". Dopo il successo che qualche mese fa ha avuto la campagna virale contro gli abusi sui minori, che prevedeva l'utilizzo di immagini tratte dai cartoni animati, si stanno moltiplicando le iniziative virali di questo tipo. Come sempre è alquanto difficile risalire ai promotori, tanto che il 28 febbraio non coincide con nessun tipo di campagna o iniziativa contro l'abuso sugli animali. Di fatto però Facebook si è sempre rivelato un ottimo mezzo per movimentare l'opinione pubblica in favore delle campagne animaliste.

Coppie di fatto: boom di adesioni al gruppo su Facebook


Lanciato ieri sul social network, ha raggiunto in poche ore duemila adesioni il gruppo "CHIEDIAMO A FACEBOOK ANCHE PER L'ITALIA L'OPZIONE COPPIA DI FATTO". "Arrivano continue richieste di adesione e tantissimi commenti", dice Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, la rete per i diritti civili che ha lanciato l'iniziativa su Facebook. Questo gruppo è la risposta italiana nella rete alla notizia che Facebook in altri paesi avrà sul profilo non più solo 'single', 'fidanzato', 'impegnato', in una relazione 'complicata' o 'aperta', 'sposato', 'vedovo', 'separato' o 'divorziato' ma ciascuno per indicare sul social network la propria situazione sentimentale potrà scegliere anche fra 'unione civile' e 'partnership domestica'. 

Questo avverrà in Stati Uniti, Canada, Australia, Regno Unito e Francia. "Noi - aggiunge Mancuso - chiediamo che ci sia l'apertura di Facebook alle coppie di fatto anche in Italia. Sarebbe un segnale importante non solo per la rete ma anche per la politica che ancora in Italia non definisce né le coppie di fatto etero né quelle gay". Moltissimi i commenti postati sul gruppo: "Mi trovo in pieno accordo con lo spirito di questo gruppo - scrive Luciana -  che facebook possa riuscire laddove la politica non arriva!" "Era ora!!" scrive Teresa. "Ok anche x noi è il momento di batter chiodo", scrive Loredana. "La coppia è una situazione che vincola 2 persone nel vincolo dell'amore reciproco. Il sacramento non ha molto a che fare con i sentimenti reciproci autentici", scrive Edi.

Deloitte: boom di pubblicità su Facebook, 5 mld nel 2011


Il superamento della crisi economica passa per la rete. E' quanto emerge dalle Tmt Predictions 2011, le previsioni del settore tecnologia, media e telecomunicazioni elaborate da Deloitte, secondo cui nel corso dell'anno assisteremo al decollo di social network e tablet, con la tv tradizionale che resiste, mentre la musica online supera i CD e gli Smartphone battono i Pc. Bene anche gli hotspot Wi-Fi e i videogiochi vanno a gonfie vele. ''Se nel 2010 le nostre previsioni avevano indicato nel 'Cercafonino' il principale elemento di novità - commenta Alberto Donato, partner Deloitte Consulting e national leader technology, media and telecommunication - le Tmt Predictions 2011 descrivono un anno molto più eterogeneo nel quale, comunque, il ruolo trainante di Internet emerge in maniera chiara, soprattutto nel campo della pubblicità''. Dallo studio emerge un forte balzo della pubblicità sui social network (in particolare su Facebook) con una crescita nel 2011 del 30% e un giro d'affari di 5 miliardi di dollari. A questo proposito Deloitte prevede che nel 2011 i Social Network supereranno il traguardo del miliardo di sottoscrittori unici, con oltre 2.000 miliardi di messaggi pubblicitari trasmessi. I costi per fare pubblicità 'social' rimarranno bassi, specie se confrontati con altre modalità di pubblicità online (quella sui motori di ricerca) o altri media: questa situazione potrebbe portare le agenzie pubblicitarie a preferire forme diverse di pubblicità da proporre ai propri clienti o a spostarsi verso l'offerta di servizi di pubbliche relazioni e reputation management per potenziare la presenza dei propri clienti sui social network.

Libia: accesso a Facebook bloccato dal regime di Mua Gheddafi


L'accesso a Internet è stato completamente bloccato in Libia. Lo riferisce Arbor Networks, una società specializzata nella sorveglianza del traffico sul web basata negli Stati Uniti. La Libia ha "bruscamente interrotto" l'accesso alla rete alle 02.15 locali. 

"Le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 84 persone in tre di giorni di manifestazioni", afferma Human Rights Watch citando fonti mediche e testimonianze di residenti. ''Le autorità libiche devono porre fine immediatamente agli attacchi contro i manifestanti pacifici e proteggerli da gruppi antigovernativi'', si legge in un comunicato dell'organizzazione umanitaria che ha sede a New York. 

Venerdì sera Amnesty international aveva fornito un bilancio di 46 morti. Intanto, nelle ultime ore, un video molto crudo che mostra apparentemente l'uccisione di un manifestante libico da parte delle forze di sicurezza è stato postato sulla pagina Facebook del gruppo di opposizione Almanara. Il video, della durata di 47 secondi, è di pessima qualità ed è stato girato probabilmente con un telefonino. 

Nella didascalia si legge che la scena è stata ripresa il 17 febbraio ad Al Baida e che le forze di sicurezza coinvolte sarebbero il quinto battaglione Gheddafi. Nelle immagini si vedono manifestanti che fronteggiano poliziotti o militari da una certa distanza, gridando slogan, e si sentono diversi spari. Quindi si sente una botta e si vede un uomo riverso a terra che perde copiosamente sangue dalla testa e poi trascinato via. Il video dell'uccisione è quello più sfuocato di tutti ed è stato postato il 18 febbraio alle 18.31.


Via: TG Com

Facebook aggiunge gli status in convivenza e in partnership domestica


Facebook si adegua ai tempi e come le relazioni evolvono, evolve anche il social network. Non più solo utenti single, fidanzati e sposati, ma anche conviventi e uniti civilmente. Si aggiungono infatti due nuovi status alle possibilità offerte dal sito per descrivere la propria relazione sentimentale: "in un unione civile" e "in a domestic partnership", cioè in una convivenza.

I nuovi status sono da poco disponibili nella versione americana e da oggi lo saranno anche in Inghilterra, Canada, Francia e Australia. "Questa era una delle richieste più frequenti degli utenti", ha detto a Huffington Post Andrew Noyes, direttore delle comunicazioni di Facebook. "Vogliamo fornire opzioni che riflettano veramente e in modo autentico le relazioni dei nostri clienti".

Tra le informazioni incluse nei profili degli utenti di Facebook, oltre a religione, libri preferiti, studi, c'è anche la possibilità specificare se si ha una relazione sentimentale e che tipo sia: single, in un relazione, sposati, fidanzati, in una relazione complicata, in una relazione aperta, vedovi, separati e divorziati.

Le modifiche sono state apportate dopo che Facebook si è consultato con il proprio Newtork Support, una serie di associazioni di vario genere che aiutano il social network ad aggiungere e modificare modalità, funzioni e status. In questo caso è intervenuto anche LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, trans gender), e altre associazioni come Gay and Lesbian Alliance Against Defamation (GLAAD), il Gay, Lesbian, and Straight Education Network (GLSEN), e l'Human Rights Campaign (HRC).

Via: TM News

Facebook riattiva Like e Commenti per i nuovi post


Sono stati due giorni di caos quelli che hanno colpito Facebook. Un aggiornamento della privacy di Facebook ha mandato in panico milioni di utenti, infatti sono stati milioni gli utenti che si sono accorti che sotto ogni link erano spariti misteriosamente i tasti “Mi piace” e “Commenta”, ovvero proprio quelle attività che i milioni di utenti usano per interagire all'interno del social network.

Nuove funzioni per la visualizzazione delle foto su Facebook


Facebook ha introdotto da recente un nuovo strumento per la visualizzazione delle immagini sul social network. Il nuovo photo viewer era stato annunciato a fine 2010, ma fino ad oggi non era ancora giunto sulle bacheche degli utenti. La nuova visualizzazione delle foto vi consente di guardare le foto senza lasciare la pagina che state visualizzando. 

Ad esempio, se state visualizzando le Notizie, potete cliccare su una foto che è stata condivisa da un amico e visualizzare le altre foto nell'album senza perdere il punto in cui eravate giunti a leggere le Notizie. Quando vi trovate sulla pagina di un album fotografico, la visualizzazione delle foto consente di cliccare sulle singole foto per visualizzarle nell'ordine desiderato senza ricaricare più volte la pagina dell'album. 

È ora possibile visualizzare addirittura interi album senza nemmeno dover andare in una nuova pagina. La foto si apre al centro dello schermo, e si chiude quando avete finito. Una nuova finestra di visualizzazione (la cornice scura intorno alla vostra foto) rende la visualizzazione di foto una esperienza più ricca. 

Con il nuovo viewer la pagina offre lascia le informazioni correlate nella parte bassa dell’interfaccia. Potete ruotare le fotografie andando alla foto caricata che volete ruotare e scaricarle attraverso gli appositi pulsanti. Il viewer consente altresì di godere delle immagini a piena risoluzione, godendo così appieno delle maggiori capacità di upload che da qualche mese il social network offre ai propri utenti.

Più amici si hanno su Facebook e più il rischio di diventare ansiosi


Uno studio della Napier University di Edimburgo afferma che per almeno un utente su 10 di Facebook lo stress supera il divertimento. I ricercatori hanno intervistato 200 studenti, scoprendo che il 12% di questi manifesta ansia e preoccupazione nell'uso di Facebook. 

Il numero medio di amici dei soggetti ansiosi era 117, mentre il restante 88% ne aveva in media 75. Ben il 63% dichiara di rispondere con molto ritardo alle richieste di amicizia, qualora decida di accettarle, e il 12% dice di essere infastidito da questo stillicidio di richieste. 

Si legge nella ricerca scozzese che nel 32% dei casi rifiutare una richiesta di amicizia provoca sensi di colpa e sconforto, così come eliminare nominativi che si trovano tra gli amici, il non apparire piacevole e divertente agli occhi di tutti e dover sempre aggiornare il proprio status in maniera originale e creativa.

Ciò senza considerare la paura di postare qualcosa di poco chiaro e di sconveniente che possa generare delusione nella community. Quello che è tuttavia apparso chiaro ai ricercatori è che vi è una grande confusione in merito alla necessità o meno di essere su Facebook e il dover essere sempre attivi. 

«I risultati mettono in luce una serie di paradossi - dichiara la dottoressa Kathy Charles, coordinatrice dello studio - Per esempio, anche se vi è una forte pressione per essere su Facebook c'è anche una notevole ambivalenza tra gli utenti sui suoi benefici. E abbiamo scoperto che in realtà erano quelli con il maggior numero contatti, quelli che avevano investito la maggior parte del tempo nel sito, erano quelli con maggiori probabilità di essere stressati».

Via: Napier

Festival di Sanremo, si vota su Facebook con Opensanremo


Durante il Festival di Sanremo gli utenti Facebook potranno usare cellulari smartphone, tablet e computer per esprimere il loro parere, positivo o negativo, su ciascuna esibizione. I dati saranno resi pubblici in forma anonima e gratuita. Sara' una votazione parallela, indipendente dall'ufficiale televoto, condotta in modo aperto sul sito Opensanremo.it e sulla pagina ufficiale di Tiscali

Secondo i dati forniti da Facebook Ads ed elaborati dall'Osservatorio Facebook, in Italia ci sono 18 milioni di iscritti. Dodici milioni sono gli utenti che lo usano almeno una volta al giorno e quattro quelli che lo usano mediante un dispositivo mobile. Da quest'anno sono quindi valori comparabili con l'audience televisiva del festival, che si aggira attorno ai 12-14 milioni di spettatori. 

OpenSanremo sfrutta le Api OpenGraph di Facebook, rispettando le regole di privacy configurate in ciascun profilo Facebook, OpenSanremo rende anonimi i dati rimuovendo tutti i nomi degli utenti e aggregando le informazioni in base ai criteri interessanti per le piu' comuni analisi demografiche. 

OpenSanremo e' una iniziativa di Busk.fm, startup italo-britannica fondata da De Luise e Auteri per promuovere la scoperta di nuova musica pubblicata dagli artisti con una gestione innovativa del diritto d'autore. Gli artisti permettono agli utenti l'uso personale e la condivisione dei loro brani mediante licenze Creative Commons, Busk.fm favorisce la viralita' della musica nei social network, per aumentarne la diffusione e accrescere la popolarita' degli artisti.

Nessuna procedura può ripristinare il pulsante like e i commenti


Da ieri mattina sono scomparsi le opzioni "Like" ("Mi piace") e "commenta" su molti contenuti postati su Facebook e le proteste già impazzano per la rete. Il cambiamento vale soltanto per i contenuti già pubblicati in precedenza su Facebook e che si andranno a riproporre, mentre per quelli pubblicati per la prima volta (nota, foto, video, link esterno) nulla è cambiato, sono infatti disponibili i link per esprimere il proprio gradimento, condividere e commentare. 

E in queste ore, è esplosa anche la corsa a trovare una soluzione per ripristinare il tutto. Sono infatti numerosi i metodi proposti da siti web, blog e pagine su Facebook che, attraverso fantomatiche procedure, promettono la riattivazione delle funzionalità. Sono tutte bufale e truffe, che hanno l'unico scopo di aumentare il numero degli iscritti ad una pagina o le visite su un sito web o blog. 

Inoltre, alcune procedure modificano anche le impostazioni sulla privacy dei profili. Tra le ragioni per cui Facebook ha effettuato le modifiche vi è la crescita delle Pagine, perchè una condivisione comporta una diffusione maggiore di una notizia rispetto a un "Like". Molte Pagine avevano poi l'abitudine di scrivere poche note e riproporle nuovamente, ottenendo un notevole gradimento con poco sforzo, mentre adesso il gradimento di un contenuto risulterà più veritiero. 

Se da un lato Facebook ha eliminato la possibilità, per gli iscritti, di suggerire una pagina agli amici, dall'altro permette, se i contenuti sono in possesso delle qualità necessarie, di far crescere più velocemente una pagina, privilegiando in questo modo chi lavora duro sugli articoli.

Sms e minacce su Facebook a ragazzine, denunciati


Molestie pesanti per telefono, offese sui muri, sms, minacce attraverso Facebook. Un vero e proprio incubo vissuto da due ragazzine di Corleone (Palermo), che dopo aver 'rifiutato' due ragazzi del posto, un 23enne e un 27enne, sono state tormentate per mesi. Adesso i due 'cyber-stalker' sono stati identificati e denunciati e nei loro confronti il gip di Termini Imerese ha disposto il divieto di dimora nel territorio del comune di Corleone. L'incubo per le due minorenni inizia nel settembre del 2010 con telefonate anonime, spesso ingiuriose e minacciose, scritte sui muri altamente offensive, continui messaggi pubblicati sul social network sia in bacheca che in chat. Le vittime decidono cosi' di denunciare tutto ai carabinieri. Immediatamente scatta il controllo dei tabulati telefonici per risalire al recapito telefonico dei molestatori. Nel frattempo le indagini interessano anche internet. Si riesce a risalire all'indirizzo I.P. del computer da cui i molestatori inviavano i messaggi ed, attraverso un riscontro incrociato con il Cin (Customer Identification Number) della linea telefonica. Proseguono le telefonate e scattano cosi' le intercettazioni, grazie alle quali i militari hanno conferma di quanto riferito dalle ragazze. Attraverso le telefonate gli investigatori hanno la conferma dell'identita' dei loro sospettati risalendo, cosi', agli autori della vicenda, che vengono denunciati.

Oreo entra nel Guinness dei primati con i like su Facebook


La Social Media Mania è dilagata a tal punto fra le aziende e i brand che non poteva mancare chi sta cercando di entrare nel Guinness World Record per maggior numero di like. L'idea semplice ma anche originale è venuta a Oreo. E' da ieri mattina alle 9, ora americana, che gli irresistibili biscotti dal cuore morbido hanno cercato di arrivare a quota 50.000 like entro 24 ore. Per far ciò hanno creato un biscotto a forma di "Like". E, a quanto pare ci sono riusciti ampiamente, superando ogni aspettativa, dato che al momento il numero di "mi piace" è giunto ad oltre 113.000. Il marchio, di proprietà della Kraft, ha postato anche un update d'incoraggiamento.

Al Mobile World Congress 2011 presentati i Facebook smartphone


HTC arriva all'appuntamento con la fiera annuale delle Tlc con cinque nuovi smartphone, tra cui gli attesi Facebook Phone e il suo primo tablet. Smentito più volte, alla fine il telefonino di Facebook è arrivato. A presentarlo in un video, al Mobile World Congress, lo stesso Mark Zuckerberg. I primi smartphone destinati a integrare il noto social network direttamente nel sistema operativo (Android Gingerbread 2.3.3) saranno HTC ChaCha e HTC Salsa

Questi terminali saranno dotati di un pulsante "F" in evidenza, che si illuminerà per notificare gli aggiornamenti del sito. Con lo stesso tasto context-aware si potrà accedere istantaneamente alle funzioni del social network, pubblicare un messaggio in bacheca o condividere un qualsiasi contenuto multimediale presente sul telefono. 

Le conversazioni legate al sito verranno visualizzate insieme a messaggi di posta ed SMS. «Abbiamo risposto al loro invito e lavorato insieme per un bel po’», racconta il Ceo di Facebook. A differenza dei tanti telefonini capaci di connettersi al social network, i nuovi HTC sono completamente costruiti intorno alla possibilità di condividere foto, video, testi, musica: un pulsante blu in basso a destra lampeggia ogni volta che stiamo facendo qualcosa che possa essere riportato su Facebook. 

HTC non ha comunicato una data precisa per l’uscita degli apparecchi, ma si può immaginare che saranno in commercio prima dell'estate, ad un prezzo che non dovrebbe essere troppo elevato: si tratta infatti di apparecchi di fascia media dedicati ai giovani.


Via: La Stampa

Rimossa la macabra pagina sulle gemelline svizzere scomparse


Subito dopo la scomparsa da oltre due settimane delle due gemelle, Livia e Alessia, avvenuta dopo il suicidio del padre Matthias, il popolo di Facebook si è mobilitato con tantissimi link e soprattutto con la pagina ufficiale. Ma se moltissimi iscritti al social network si adoperano per avere qualche notizia delle due piccole, c'è anche chi ha creato su Facebook una pagina inquietante e macabra dedicata alle gemelle scomparse. "Scommesse aperte: gemelle sotto terra o cibo per pesci?", questo il titolo della pagina, frutto di persone che non hanno la minima considerazione della dignità umana e del dolore. Nel frattempo la pagina è stata rimossa dal social network, grazie alla segnalazione di migliaia di utenti e segnalata all'Osservatorio sui Diritti dei Minori. "Siamo davanti all'ennesima riprova - dice Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio e consulente della Commissione parlamentare per li'Infanzia - di cio' che il social network, fra le cose mirabili, puo' rappresentare, ovvero un contenitore di pattume sociale privo di sensibilita' e lesivo delle dignita' personali. ''Una fenomenologia, questa - continua il sociologo - da stigmatizzare anche perche' pervasiva al punto da registrare adesioni. La pagina dedicata alle sventurate piccoline ne conta 256. E' necessario - conclude - che gli inquirenti individuino i fautori anche per aiutarli a rivedere se stessi, partendo dalla presa d'atto di un sentimento che potrebbe assisterli nel processo di reinserimento al contesto sociale corretto, cioe' la vergogna". Ancora una volta l'idiozia umana ha trovato una valvola di sfogo sul social network.

Lindsey Vonn annuncia su Facebook il ritiro dai Mondiali di sci


Lindsey Vonn ha deciso di terminare prematuramente la sua avventura ai Mondiali di sci alpino in corso a Garmisch Partenkirchen per cercare di riacquistare la forma perduta a causa della caduta in allenamento. 

L’addio è stato confermato dalla regina personalmente, dalla sua pagina di Facebook dalla quale, con sempre maggiore insistenza, posta di prima mano le notizie che la riguardano. “Così può garantirsi ulteriore traffico da offrire ai suoi sponsor”, dicono le malelingue. Che in realtà hanno detto di peggio nel corso di queste ultime ore. 

Perché di fronte ai continui parlotti tra lei e suo marito, alle sue incertezze sul correre o meno, sul tornare a casa o restare, molti hanno attribuito una paternità ben precisa: Lindsay sarebbe in dolce attesa. 

“Sono un’atleta professionista e se non sono nelle migliori condizioni per gareggiare, e per vincere, non ha senso correre. Finirei per rischiare. Le gare mi piacciono, e questa decisione è dolorosa, ma non posso fare altrimenti. So che è quella giusta”, dice la Vonn. Stando alle indiscrezioni che provengono da Casa Vonn, la regina resterà in Europa ad allenarsi per rientrare in Coppa del Mondo ad Are, in Svezia, a fine mese. 

Il tentativo sarà quello di battagliare con Maria Riesch che la precede di 156 punti nella classifica generale che la Vonn vince da tre anni di fila. A meno che le malelingue non abbiano ragione, e per Lindsey lo stop possa diventare un po’ più lungo.

Via: Yahoo

Facebook sbarca sui cellulari senza connessione internet


Gemalto, leader mondiale nella sicurezza digitale, ha annunciato il rilascio di Facebook for SIM, che consente a chiunque di utilizzare questo servizio su tutti gli apparecchi cellulari, anche senza disporre di una connessione o di un abbonamento dati, indipendentemente dal tipo di dispositivo utilizzato. Si tratta d'una SIM card che permette a qualsiasi telefono cellulare GSM a base mobile di interagire con Facebook utilizzando i messaggi SMS. Il servizio funziona per le prepagate e per gli abbonamenti. Dopo un periodo inziale di prova gratuita, gli utenti avranno bisogno di pagare un abbonamento per l'uso del servizio. Gli utenti potranno accedere alle princiapali funzioni di Facebook, come richieste di amicizia, aggiornamenti di stato, i post o messaggi tramite un menu basato su testo. Gli utenti possono iscriversi al servizio e accedere direttamente dall'applicazione SIM. Gli utenti possono anche cercare amici e inviare loro richieste tramite la rubrica SIM. "Sempre più persone vogliono tenersi in contatto e comunicare su Facebook con gli amici, sempre e ovunque.  L'applicazione permette potenzialmente a Facebook di raggiungere ben oltre i più di 200 milioni di utenti che si aggiungono a quelli che hanno già accesso alla rete sociale attraverso cellulari relativamente avanzati", ha dichiarato Henri Moissinac, responsabile della divisione Mobile Business di Facebook. Per ulteriori informazioni visitare http://www.gemalto.com/

Su Facebook armato e in posa da bullo, denunciato 16enne


Si era fatto ritrarre su Facebook armato di pistola e carabina ed aveva 'postato' le foto per vantarsi con gli amici di essere un 'duro', un bullo. Lui e' uno studente di 16 anni che e' stato denunciato dagli agenti della Polizia postale di Imperia, che lo hanno individuato nell'ambito di una attivita' di monitoraggio del social network e grazie anche ad alcune confidenze ricevute nel corso degli incontri nelle scuole. In seguito ad una perquisizione domiciliare, infatti, in casa sua sono state trovate: due pistole e una carabina ad aria compressa, oltre a due proiettili calibro 12. Le pistole, entrambi semiautomatiche, potrebbero essere giocattolo pur essendo senza il tappo rosso. Accertamenti sono in corso sulle armi per verificare che non siano state modificate, in modo da renderle vere, e intanto il ragazzino dovra' rispondere del possesso delle due cartucce da fucile. Nel caso in cui  le pistole dovessero risultare 'elaborate', per il giovane si profilerebbero guai piu' seri.  Il ragazzino risulta far parte di un gruppetto di giovani 'agitati'. I poliziotti stanno anche valutando se ci possano essere gli estremi per una denuncia in merito alle fotografie pubblicate sul social network. In tutto, si parla di 3-4 scatti incriminati.

San Valentino: è rivolta su Facebook, gruppi contro la festa


E' rivolta su Facebook, contro la festa più romantica dell'anno. E' sufficiente navigare tra le pagine del social network per vedere i numerosi gruppi dedicati al boicottaggio di San Valentino. Tra questi "C.a.s.v" (Comitato Anti San Valentino), "l'Associazione anti San Valentino", "lo Speed date - anti San Valentino" oppure ancora la "Lega anti San Valentino" o "Aboliamo il 14 febbraio". "Perche' questa farsa deve ripetersi ogni anno? Non se ne puo' piu'". Questa e' una delle tante frasi che si leggono in questi gruppi facebook, contrari a festeggiare il 14 febbraio. E ancora: "Siamo talmente presi dal consumismo che ci viene proposto, che il metro con il quale giudicare se siamo amati o meno sia ricevere il fantomatico regalo di San Valentino". "Un gruppo per tutti quelli che ritengono San Valentino una delle tante feste commerciali - si legge su un'altra pagina Facebook - dove i produttori di cioccolatini, di canzoni e poi ristoranti, alberghi, multinazionali non fanno altro che ingrassare le tasche ovviamente a spese di noi stupidi consumisti". In realta' per festeggiarlo basterebbe abbracciare il nostro amato/a e dire 'Buon San Valentino amore'". E sempre dalla rete c'e' chi invita tutti i singles del mondo a sfruttare il 15 febbraio (San Faustino) come un'occasione per uscire, incontrare nuove persone e perchè no, magari anche l'amore.

Yara: preghiera organizzata dal gruppo e iniziativa su Facebook


Pomeriggio di preghiera, ieri, al santuario della Madonna di Caravaggio, in provincia di Bergamo, per Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra sparita ormai da due mesi e mezzo. Il momento di raccoglimento e preghiera, dopo la fiaccolata di venerdì sera, è iniziato dalle 13 di domenica. Alle 15,15 è stato recitato il Rosario, poi è stata letta la preghiera per Yara. Alle 16 la Messa, dopo la quale la preghiera è stata nuovamente letta a tutti i fedeli presenti in chiesa. «O Signore, a te rivolgiamo la nostra preghiera, a te chiediamo con forza di proteggere Yara e di giungere con il tuo immenso amore nel cuore di chi l'ha strappata alla sua famiglia affinché pietà li colga, affinché il pentimento li pervada». Inizia così la preghiera letta domenica pomeriggio al santuario di Caravaggio dal gruppo di amici che su Facebook hanno dato via al gruppo 'Per trovare Yara Gambirasio', che si e' formato pochi giorni dopo la sparizione della ragazzina. Il gruppo, che oggi conta oltre 48mila iscritti, ha lanciato anche un'altra iniziativa per chiedere il ritorno a casa della tredicenne. Si tratta di un palloncino virtuale di colore rosa che tutti gli utenti del social network possono condividere in rete, facendolo viaggiare in diverse località del mondo (ne ha già toccate al momento 359). Su Facebook c'è anche la bacheca «Pensieri per Yara», dove si possono lasciare pensieri e frasi dedicate alla tredicenne.

Sospesa dal lavoro per aver criticato il capo su Facebook


Fabiola viene convocata d'urgenza dal direttore generale. In 12 anni di lavoro alla Cassa Nazionale di Previdenza dei Commercialisti non le era mai capitato di essere chiamata dalla direzione. Sale al terzo piano, entra nell'ufficio di Tommaso Pellegrini senza sapere cosa aspettarsi. Ne esce dopo appena un minuto con un provvedimento di sospensione disciplinare in mano. Mentre la scortano fuori dalla sede, sotto gli occhi increduli dei colleghi, legge la lettera: "Sospesa 15 giorni per un commento scritto su Facebook". Il commento era questo: "Anche due stronzi". Tre parole che Fabiola non ricordava nemmeno di aver scritto, due mesi prima, rispondendo a un post sulla bacheca di un collega. Ma al direttore "non è piaciuto questo elemento". Il suo profilo era tenuto sotto osservazione da tempo, le sue parole, le sue foto, i suoi "I like" erano stati annotati, registrati e archiviati, uno a uno. Ha usato parole pesanti e lo sa bene. Parole che pronunciate in una sede pubblica avrebbero giustificato il licenziamento. Ma lui le aveva scritte in privato, protesta. E non da un computer aziendale ma dal telefonino personale o da casa. Fuori dall'orario di lavoro. Ma di fronte ha un muro. Da quando si è insediato il nuovo Cda nel 2008, il clima in azienda - 164 impiegati e 50 mila iscritti - è pessimo. In 24 mesi sono stati emessi 22 provvedimenti disciplinari.

Su Facebook chi svela meno ha maggior chance di conquista


Secondo i psicologi dell'Universita' della Virginia piu' lui e' schivo, distaccato e freddo, piu' e' attraente e ricercato dalle donne. Fiori, scatole di cioccolatini, bigliettini profumati per San Valentino meglio tenerli nel cassetto. Per conquistare il cuore delle donne vale la ''regola Jane Austen'', autrice delle intricate vicende amorose descritte in ''Ragione e Sentimento''.

Michelle Obama vieta Facebook alle figlie perchè pericoloso


Sasha e Malia, 9 e 12 anni, le due figlie di Obama, non possono avere delle proprie pagine personali su Facebook. La decisione di vietare Facebook alle «first daughters» è stata annunciata direttamente da Michelle Obama durante il Today Show della Nbc. Il divieto è connesso principalmente a ragioni di sicurezza, legate alle procedure del Secret Service, che protegge il presidente e la famiglia. 

«Ma anche perché non mi piace che i bambini abbiano Facebook», ha puntualizzato la moglie del presidente. «Non è qualcosa di necessario - ha aggiunto -, almeno per il momento. Magari se ne riparlerà quando saranno più grandi». E a chi le chiedeva se le ragazze saranno libere di iscriversi al social network una volta che Obama avrà lasciato la Casa Bianca, la first lady ha risposto: 

«Dipende da quando ce ne andremo e da che età avranno». Ovvero, dipende dal fatto che l'esperienza presidenziale del marito si concluda il prossimo anno o che vi sia una rielezione. In ogni caso, anche se non presenti con un profilo ufficiale, le due ragazzine sono già presenti su Facebook, grazie a diverse fan page e gruppi a loro dedicati. 

Tra le due, quella che riscuote maggiori consensi sembra essere Sasha: una pagina a lei dedicata conta più di duemila fan (la più cliccata tra quelle dedicate alla sorella arriva invece attorno ai 790) e altre hanno titoli inequivocabili, tra l'adorante e l''ironico: «Sasha Obama is Adorable!», «Sasha Obama is cuter than Hello Kitty having a tea party on Unicorn Day», «Sasha Obama is a Secret Gnome».

Via: Corriere della Sera
Foto: New York Times

Virus su Facebook per la festa degli innamorati


Pochi giorni prima del giorno di San Valentino i criminali online e gli spammer fanno le ore piccole. Gli esperti di sicurezza di G Data hanno registrato un massiccio incrementonell’invio di e-mail di spam aventi come oggetto proprio San Valentino. I link contenuti in queste e-mail conducono gli inconsapevoli utenti su falsi siti Internet che offrono, ad esempio, gioielli, profumi o altri regali del genere.

Picchiavano ragazzini e poi si vantavano su Facebook, denunciati


Si vantavano su Facebook di quanto fosse facile procurarsi Ipod e Iphone, che in realta' avevano rapinato a coetanei dopo averli picchiati. La squadra mobile di Bologna ha denunciato due diciassettenni nati a Bologna da famiglie tunisine e due bolognesi di 22 e 23 anni per rapina aggravata in concorso e lesioni personali. I quattro giovani sono accusati di aver compiuto quattro aggressioni (in soli due giorni) ai danni di una decina di persone tra i sedici e i 20 anni. 

I denunciati hanno ammesso le loro responsabilita' e la polizia, dopo perquisizioni domiciliari, ha recuperato la refurtiva restituendola ai legittimi proprietari. Ai componenti della baby-gang la polizia contesta tre rapine avvenute nel centro di Bologna la sera dello scorso cinque febbraio ed una messa a segno due giorni dopo. Il gruppetto agiva sempre con le stesse modalita': intimidazioni, minacce seguite da aggressioni fisiche per farsi consegnare gli effetti personali dei malcapitati. 

Una delle vittime frequentava la stessa scuola media di uno dei due diciassettenni. Grazie alla sua testimonianza si e' riusciti a risalire al soprannome del minorenne e alla sua pagina di Facebook. Da qui gli investigatori hanno individuato gli altri tre complici. «È stato importante intervenire in fretta - ha commentato il dirigente della squadra Mobile, Fabio Bernardi - perchè stavano diventando pericolosi e compulsivi, facendo colpi a ripetizione».

Via: AGI

Facebook annuncia l'aggiornamento delle Pagine esteso a tutti


Facebook è entusiasto nell'annunciare l'introduzione di importanti miglioramenti alle Pagine. Queste nuove funzionalità consentiranno di migliorare la comunicazione, esprimere se stessi, e incrementare le interazioni. Il nuovo layout delle pagine Facebook somiglia ormai ai luoghi, all'aggiornamento del profilo, e alla homepage del sito, con la barra di navigazione, che risiede sul lato sinistro della pagina. 

La barra di navigazione è stata eliminata. Mentre alla goffa linea è stata sostituita una linea di foto come per i profili Facebook, l'attenzione sarà ora alle cinque foto che si trovano nella parte superiore della pagina. Uno dei più significativi cambiamenti alle pagine aggiornate Facebook è che gli amministratori possono ora scegliere tra la pubblicazione di commenti come se stessi o come amministratore di pagina. 

Il filtro "Tutti" filtro sulla bacheca offre un nuovo modo per le persone per vedere i post più interessanti per primi. Facebook ha anche creato un luogo per le persone dove scoprire gli amici e gli interessi che hanno in comune con la vostra pagina. Facebook ha intenzione di sviluppare ancora più funzionalità e miglioramenti per le pagine nel corso dei prossimi mesi. 

È possibile aggiornare la pagina a partire da oggi cliccando direttamente su questo link. Per cominciare, potete fare un live tour delle nuove funzionalità. Per ulteriori informazioni e assistenza, si prega di visitare il Facebook Pagine Guida (in PDF) nel Resource Center e il Centro assistenza per le nuove pagine (non ancora attivo).


Via: Facebook