Insulta l'Islam su Facebook, egiziano condannato ai lavori forzati


Tre anni di carcere e una condanna ai lavori forzati. Questa la condanna per un uomo egiziano, reo di avere offeso la religione islamica su Facebook. Il "blogger" di Facebook Ayman Hassan Mansour è stato condannato con l'accusa di "sfruttamento della religione per promuovere idee estremiste con l'intento di incitare il conflitto confessionale, danneggiare l'unità nazionale e insultare la religione islamica". L'islam dichiara di essere la religione madre da cui son derivate tutte le altre, compreso il cristianesimo ed il giudaismo.

Dalle pagine del popolare social network, Mansour, avrebbe, queste le parole del tribunale del Cairo, "intenzionalmente insultato, attaccato e messo in ridicolo la dignità della religione islamica", un atto che non è passato inosservato e che costringerà l'uomo a trascorrere tre anni in prigione. Mansour secondo come riferito ha confessato nel corso delle indagini, non ha fornito alcuna giustificazione per le sue azioni. 

Il verdetto è stato emesso dalla corte che "conferma la certezza che l'imputato, attraverso la sua pagina di Facebook, ha volutamente offeso la dignità dell'Islam e sottoposto al ridicolo e allo scherno, oltre a insulti e disprezzo, notando che le parole dette dall'imputato, tutti incentrati sul Corano, la religione dell'Islam, del Profeta dell'Islam, dei musulmani e membri della sua famiglia, sono scandalosi e scurrili, e che il convenuto ha usato parole a volontà". 

L'anno scorso, i servizi di sicurezza palestinesi avevano arrestato in Cisgiordania un giovane che nel proprio blog su internet diffondeva ideali di ateismo e asseritamente "mancava di rispetto verso l'Islam". La popolazione aveva anche manifestato indignazione e aveva chiesto per lui "una condanna esemplare". Su Facebook i suoi sostenitori avevano cercato di raccogliere informazioni sulla sua sorte.

Fonte: Il Giornale
Via: Ahram Online

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