Trailer cinematografici a pagamento, scoppia rivolta su Facebook


Il popolo di Facebook si ribella alla decisione della Siae di tassare i trailer presenti nei siti internet commerciali, tassa per la Siae indispensabile per riconoscere i diritti della musica all'interno degli stessi trailer. Sul socila network è sorta una pagina che si chiama "Non canto sotto la doccia e non fischio per strada per paura della Siae". Sulla bacheca della pagina sono presenti numerosi commenti che lamentano "l'ingordigia della Siae", definendola un "danno per la cultura", fino alla richiesta della sua abolizione.


Contro la Siae non solo Facebook, ma anche il mondo del cinema. "Mi sembra che la decisione di tassare i trailer in Rete sia sbagliata", ha detto il regista Carlo Vanzina. "Soprattutto è lesiva per la diffusione dei film in uscita tra il pubblico degli utenti cinematografici. Spero che la Siae rifletta meglio e cancelli questa norma ingiusta e anacronistica". "Anacronistica" è anche per Fulvio Sarzana, avvocato esperto di diritto d'autore su Internet: "La Siae chiede un obolo ignorando le dinamiche tecniche ed economiche di internet". 

"E' quello che succede quando si applicano ciecamente al web le vecchie regole del diritto d'autore. Per le quali è sempre più necessaria una norma di aggiornamento e di adeguamento alle nuove tecnologie", aggiunge Sarzana. "Paradosso tra i paradossi, Agis permette alle sale cinematografiche di pubblicare gratis i trailer sui propri siti, a quanto si legge in una circolare che ha inviato", continua. "Avidità ed ingordigia stanno per spegnere la pubblicità cinematografica che corre sul web o, almeno, per limitarla in maniera importante" - commenta l'avvocato Guido Scorza, esperto di questi temi".

Via: La Repubblica

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