Intercettazioni? No, italiani preoccupati da foto su Facebook


Le intercettazioni al cellulare preoccupano poco l'italiano medio. Più temibile, invece, appare Facebook e la possibilità di essere inconsapevolmente taggati sulle pagine del social network attraverso foto pubblicate da amici o parenti. Questo, almeno, e' quanto emerge o dal ''Privacy&Permission Marketing Report 2011'', la nuova ricerca sulla privacy in rete realizzata da Diennea MagNews in collaborazione con Human HighWay e presentata ieri a Milano durante la giornata di apertura di Iab Forum.
Lo studio, realizzato su un campione online di 1018 italiani fra i 18 e i 64 anni, rivela un atteggiamento disincantato degli italiani nei confronti del trattamento dei dati. E soprattutto evidenzia un'attenzione minima per i problemi delle intercettazioni. Secondo il Rapporto, piu' della meta' della popolazione Internet (il 53% degli utenti web) e' preoccupata dall'eventualita' di ritrovarsi inconsapevolmente ritratti su Facebook in scatti che si preferirebbe mantenere riservati. 

Tanto che il 44,1% di loro afferma di aver modificato proprio per questo il modo di utilizzare il piu' popolare social network. Segue la preoccupazione data dagli effetti della geolocalizzazione (34%) che va a influenzare il comportamento del 30,5% degli utenti. Un timore diffuso, che supera la paura di essere intercettati sul cellulare, condivisa soltanto dal 29% degli utenti internet è quella di essere tracciati durante la navigazione sul web il 28%. 

Ed è ancora più bassa la quota di quanti esprimono preoccupazioni legate all’uso dell’email (23%) e alle ricerche sul Web (circa il 20%). L'altro più grande timore, invece, è ancora il tracciamento dati della propria carta di credito, che riguarda il 44% degli intervistati. Il report è scaricabile collegandosi a questa pagina.

Fonte: Magnews
Via: Leggo

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