Facebook non andrà in Borsa per il momento

La società nata nel 2004 a Palo Alto e divenuta una delle Internet company più famose al mondo non avrebbe necessariamente bisogno di capitali freschi. Mark Zuckerberg, l'amministratore delegato di Facebook, non ha alcuna fretta di quotare in borsa il popolare sito di social networking. Lo ha scritto ieri sera il quotidiano finanziario statunitense Wall Street Journal. Il 25enne AD ha detto in un'intervista al Journal che la sua azienda potrebbe lanciare un'offerta iniziale di acquisto pubblico (Ipo) ma «non abbiamo affatto fretta. Se non c'è bisogno di capitali, allora le pressioni sono differenti, e le motivazioni (per quotarsi) non sono le stesse», ha detto Zuckerberg al giornale. A maggio del 2009 Zuckerberg aveva detto che la quotazione era questione di pochi anni. Facebook ha annunciato una struttura azionaria a doppia classe per garantire il controllo di voto agli attuali proprietari, ma ha ribadito che non punta ancora alla Borsa. La piattaforma spende oltre un milione di dollari al mese solo in energia elettrica, altri 500mila dollari sono destinati alla connettività e circa 100 milioni di dollari sono stati messi a budget per comprare nel 2009 qualcosa come 50mila nuovi server. Qualche decina di milioni di dollari è servito per i nuovi sistemi di storage necessari per archiviare i contenuti generati dagli utenti pubblicati sul sito e per pagare le rate di affitto delle location dove trovano posto gli uffici e i data center. Facebook sfida giganti come Yahoo e Google e dispone di ampi investimenti da parte di Microsoft e della società di investimenti russi Digital Sky Technologies.
Via: Reuters/Il Sole 24 Ore

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