Legge Ue su tutela dati personali, tre studenti sfidano Facebook Inc.


Dopo la scoperta fatta da Max Schrems, insieme a due compagni di Università, delle 1200 pagine pdf in formato A4 di dati che lo riguardano registrati da Facebook, i tre hanno individuato 22 violazioni sulla privacy e hanno deciso di segnalarle alla irlandese Data Protection Commissioner - dato che la sede di Facebook in Europa si trova a Dublino e dunque sottindente alla direttiva Ue sulla tutela dei dati personali (94/45 CE) - che il 24 agosto ha accolto la richiesta ed ha avviato un’indagine conoscitiva.

E' nato cosi il progetto "Europe vs Facebook", un blog dove vengono raccolte tutte le anomalie accertate nella gestione della privacy e vengono aiutati gli utenti ad ottenere i propri dati personali grazie ad un indice elaborato dagli stessi creatori. Sfogliando con le pagine si trovano una serie di presunte irregolarità denunciate al garante dei dati personali. Fra i reclami del progetto ci sono il riconoscimento facciale o il processo per cui un utente può essere inserito in un altro in un gruppo senza il suo consenso. 

Facebook inoltre utilizza l’opt-out cioè attiva automaticamente tutte le impostazioni che assicurano il più alto livello di condivisione pubblica delle informazioni e spetta all’utente deselezionare tutto ciò che non desidera condividere. La normativa europea prevede esattamente l’opposto attraverso l’opt-in. Negli Stati Uniti non esiste una vera e propria legge generale sulla privacy - spiega Schrems - ma solo direttive frammentate sulla protezione delle informazioni finanziarie o relative alla salute". 

"Io penso che noi dobbiamo migliorare i nostri social media, non ignorarli - continua Schrems - Io voglio rendere Facebook migliore. Mi piacciono i social network, li uso, ma non voglio che solo perché sono giganti possano fare un uso improprio dei nostri dati personali". La prossima settimana i dirigenti di Facebook potrebbero essere ascoltati in audizione davanti alla Data Protection Commissioner. Facebook ha in seguito cancellato i dati degli utenti e disattivato il riconoscimento facciale in tutto il mondo. 





Fonte: La Repubblica
Via: La Stampa

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