Adolescenti fragili a rischio depressione causata da troppo Facebook


Il social network piu' amato dai ragazzi preoccupa i pediatri americani. Secondo uno studio dell'American Academy of Pediatrics (Aap), infatti, l'uso prolungato e ossessivo di Facebook puo' scatenare pensieri negativi soprattutto nei soggetti piu' fragili, contribuendo ad alimentare la depressione. Pochi amici virtuali, una bacheca che langue senza dimostrazione di affetto e un compagno di classe che raccoglie maggior 'consensi', vedendo post su post di coetanei felici e soddisfatti, in una parola 'vincenti', alcuni rischiano di sentirsi ancor piu' inadeguati, e finiscono per deprimersi.

I ragazzi con difficoltà comportamentali e un basso livello di autostima, quelli che tendono a isolarsi, rischiano di accentuare ancor più tali debolezze nel mondo del social network: vedere il più bello della classe con molti più amici dei propri o che posta sempre commenti positivi sarebbe molto più 'pericoloso' dello star seduti da soli in un bar affollato. "Per alcuni adolescenti i social network sono la via principale di interazione sociale. Qualcosa di piu' comune e abituale rispetto ad andare in un centro commerciale o a casa di un amico", spiega Gwenn O'Keeffe, co-autore dello studio.

"Gran parte dello sviluppo sociale ed emotivo di questa generazione e' online - prosegue - via Internet e sui telefoni cellulari. I genitori hanno bisogno di capire meglio queste tecnologie, per poter interagire con il mondo dei propri figli". Nelle nuove linee guida per i pediatri, i ricercatori suggeriscono dunque di chiedere ai ragazzi come e quanto usano Facebook e ai genitori di seguire l'attività dei propri figli sul social network. Senza considerare che il bullismo portato dai banchi alle pagine Web può trovare uno spazio enorme.

Fonte: Adnkronos
Foto: Flickr

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