Siria: pagina Facebook contro Bashar incita all'intifada


Sale la tensione in Siria dove ieri si sono registrati 30 morti durante le proteste contro il regime di Bashar al-Assad. La mobilitazione contro il regime al potere dal luglio 2000 prosegue e fa proseliti anche su Facebook. "Non ci fermeremo fino a quando le nostre richieste saranno soddisfatte e non crediamo nelle vostre false promesse. Scenderemo in piazza oggi pacificamente, e così ogni giorno fino libertà": è quanto si legge oggi sulla pagina di Facebook intitolata alla "Rivoluzione siriana 2011", dove si rivolge un appello a nuove manifestazioni per oggi. Il gruppo, che conta quasi 87 mila fan e che contiene alcuni video delle proteste a Daraa, annuncia che ''l'intifada e' appena cominciata'' e che l'obiettivo degli insorti e' ''la liberta'''. Ieri centinaia di persone hanno contestato Bashar in oltre 10 città: almeno 10 le vittime negli scontri contro le forze di sicurezza. "Le autorità hanno risposto duramente alle manifestazioni pacifiche che chiedevano libertà e dignità, in quando vogliono ancora una volta intimidire i siriani", ha spiegato lo scrittore Fayez Sara, esponente dell'opposizione. Nel tentativo di placare le manifestazioni di piazza, vietate secondo la legge di emergenza in vigore dal 1963, giovedì Bashar aveva promesso timide riforme, oltre al rilascio di tutti i detenuti politici del carcere di Daraa, la città al Sud del Paese dov'è iniziata l'ondata di proteste. Si stima che siano almeno 55 le persone che sono state uccise questa settimana a Daraa e dintorni, come riferisce Amnesty International, precisando che restano poco chiare le dinamiche di queste morti.

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