Usa, perde le elezioni e trascina Facebook in tribunale


Majed Moughni, candidato nel Michigan alle ultime elezioni per il Congresso statunitense ha trascinato in tribunale Facebook considerandolo il maggior responsabile della sua sconfitta. Il social network, ha lamentato Moughni, ha cancellato il suo account proprio nei giorni immediatamente precedenti alle primarie perché contenente troppi "amici".

Il piano costruito da Moughni per arrivare al Congresso consisteva nell'accumulare fan sul social network e sconfiggere dunque il suo diretto rivale, il repubblicano John Dingell. “Avevo escogitato un piano per usare Facebook al fine di accumulare migliaia di amici, che in cambio avrebbero diffuso il messaggio”, ossia “Votate per Moughni”, si legge nei documenti depositati.

Facebook, però, ha rovinato tutto chiudendo all’improvviso l’account del politico, che allora contava 1.600 amici, e impedendogli di vincere: per la cronaca, i voti raccolti gli hanno permesso di arrivare quarto. Così ora Moughni pretende non un risarcimento in denaro, ma un’ordinanza che imponga al social network di garantire un “diritto di appello” agli utenti che si vedono l’account chiuso dall’oggi al domani. 

A quanto pare sarà semplice per Facebook smontare le accuse per cui è stato portato in tribunale: la section 230 consente alle aziende di filtrare qualsiasi contenuto potenzialmente pericoloso. Facebook si è difeso dicendo che profilo è stato bloccato poiché le attività condotte sulla pagina apparivano simili a spam.



Via: CNet
Foto: Pressandguide

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