Chat confidenziale con psicologo su Facebook per suicide prevention


Facebook lavora su nuovi modi per aiutare gli utenti in difficoltà e ha deciso di creare degli strumenti per la suicide prevention. Le persone che lottano con pensieri suicidi spesso entrano in contatto con gli amici e la famiglia in primo luogo. Ma quando la cerchia sociale vive on-line, le più grandi reti di social media sono alle prese con il modo di intervenire e fornire agli utenti il ​​giusto tipo di aiuto. Facebook si fa così "psicologo" per prevenire i suicidi, tramite un sistema che consente agli utenti che manifestano un disagio di collegarsi istantaneamente con un consulente a portata di chat.

L'iniziativa del social network segue quella lanciata all'inizio dell'anno contro il bullismo o la pubblicazione di contenuti offensivi sui profili degli utenti, e funziona tramite il principio alla base di Facebook, la condivisione. Ma il sistema richiede l'intervento umano, sotto forma di un amico che fa clic su un link accanto a un commento preoccupante. Se infatti un utente nota che uno dei suoi amici ha pubblicato sul suo profilo un commento che nasconde intenti suicidi, cliccando su un link accanto al commento può avvisare Facebook, il quale invia immediatamente una email al diretto interessato e lo invita ad iniziare un conversazione confidenziale in chat.


L'anno scorso, il gigante dei social-media ha iniziato una partnership con organizzazioni per i diritti dei gay per combattere bullismo anti-gay. Lo sforzo anti-suicidio è il primo passo di Facebook per cercare di identificare e aiutare le persone nel bel mezzo di una crisi mentale. Ogni anno negli Stati Uniti oltre 36mila persone si tolgono la vita e Facebook non è nuovo a manifestazioni di suicidio sui profili dei suoi utenti. Il mese scorso, in California un uomo aveva postato una nota suicida prima di uccidere moglie, parenti e poi se' stesso. In Pennsylvania, invece, le autorità sono riuscite a sventare un tentativo di suicidio in seguito alla segnalazione da parte di un utente.

Facebook, tuttavia, non ha creato un software che ricerca sul sito le espressioni suicida. Sarebbe troppo difficile con tanti utenti e così tanti commenti che potrebbero essere male interpretati da un algoritmo informatico, ha detto Wolens, responsabile delle politiche pubbliche di Facebook. "Le uniche persone che hanno una idea chiara di ciò che sta succedendo sono i vostri amici. Quindi li incoraggiamo a parlare e dare loro un sistema semplice e veloce per ottenere aiuto", ha detto. L'azienda ha però cercato di fare di più per rendere il proprio sito più "socialmente responsabile". Il sistema sarà disponibile per adesso negli Stati Uniti 24 ore al giorno e 7 giorni su sette.




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