Pagina che ride della morte di Jacopo, identificati gli autori


La Polizia postale di Perugia ha avviato un'indagine su una pagina su Facebook dove vengono riportate frasi offensive sulla vicenda della morte del piccolo Jacopo Riganelli, il bambino morto a Passignano sul Trasimeno dopo essere rimasto per diverse ore chiuso nell'auto del padre. La pagina si chiama: "JACOPO RIGANELLI - Un altro angelo volato in cielo (11 mesi)" e ha oltre 100 iscritti. Il dipartimento di polizia postale dell'Umbria fa sapere di aver gia' contattato i vertici del social network, negli Usa, per chiedere che la pagina venga rimossa. 

Intanto una decina di utenti di Facebook sono stati identificati dalla Polizia Postale. Gli agenti comunque precisano che, nel corso delle indagini, verra' operata una distinzione tra i semplici iscritti e coloro che hanno scritto frasi per cui possano profilarsi ipotesi di reato. Gli investigatori invieranno ora un rapporto alla procura per valutare quali reati contestare. Frasi di persone che spesso si nascondono dietro pseudonimi. Ad esempio Erika Rossini scrive: "Cosa è accaduto? un’ altro baby arrosto????", con Tano Il Grande che risponde: 

"Si… Ma stavolta, come ha detto Piccolo Kenny, han lasciato in macchina anche un sacco di patate. E’ venuto ottimo!!!" e Erika: "uhmm buono fatto al forno con le patate" e Tano: "Eh, stavolta mica scemo il padre!!!". Nello spazio, oltre alle frasi di scherno, figurano comunque già diversi insulti e messaggi di riprovazione nei loro confronti. Gli accertamenti sono ancora in corso e destinati ad allargarsi. L’attività di indagine è partita da alcune segnalazioni giunte alla Polizia Postale.



Via: AGI
Foto: LEGGO

1 commento:

  1. sarebbe il minimo infilarli in un microonde legati con una patata len sedere

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