Escozul: truffa malati di cancro su Facebook, denunciato


Aveva tentato di truffare un giovane lancianese facendo leva sulla grave malattia del padre, affetto da tumore: per questo è stato denunciato dai carabinieri G.B., un uomo di mezza età del Bresciano, senza fissa dimora e già protagonista di diverse truffe in passato. Alla base del raggiro c'era l’escozul, una sorta di medicinale omeopatico estratto dallo scorpione, che contrasterebbe le tossine tumorali del veleno. 

Il farmaco è un estratto di veleno dello scorpione blu ed è prodotto dalla Labiofam, un’azienda con sede a L’Avana. Nonostante i pareri divergenti, l'escozul da qualche tempo è entrato a pieno titolo tra le più estreme speranze dei malati terminali. Il problema però è che si produce solo a Cuba, dove viene distribuito gratuitamente a chi è in grado di produrre la documentazione di malato di cancro in stadio avanzato. 

Da qui l’idea del bresciano, alias Stefano Maggi, a fornire un aiuto su Facebook, dove il truffatore aveva costruito le proprie ottime referenze virtuali, e si offriva per fare il viaggio dietro rimborso e contributo delle spese. E proprio su Facebook presto è stato contattato da un ragazzo di Lanciano che ha il padre malato di cancro.  

Ma dopo aver visto le coordinate bancarie per il versamento di 400 euro il giovane lancianese si è reso contro che qualcosa non andava. Il conto infatti era intestato a una persona diversa da quella segnalata, così come la mail che l’uomo aveva fornito per inviare la ricevuta del bonifico. Infine, dopo aver riscontrato che anche altre persone su Facebook avevano cominciato a definire l'uomo un impostore e truffatore, è arrivata la decisione di sporgere denuncia.

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