Facebook e gli smartphone: fenomeni di massa tra gli adolescenti


Una generazione seduta, con oltre il 60% degli adolescenti che trascorre tra le 10 e le 11 ore tra la sedia e la poltrona. La fotografia è stata scattata dall'edizione 2011-2012 dell'indagine 'Abitudini e Stili di Vita degli Adolescenti' della Società Italiana di Pediatria, giunta alla 15^ edizione, che ha coinvolto un campione nazionale rappresentativo di 2081 studenti (1042 maschi - 1039 femmine) frequentanti la classe terza media inferiore. Dall'indagine emerge, inoltre, che i ragazzi sono un popolo di nottambuli.

Facebook e gli smartphone sono ormai fenomeni di massa. Sono otto su dieci i tredicenni che hanno il profilo su Facebook (il 79,8%, con un altro 6,5% vuole farlo a breve), mentre appena un anno fa erano il 10% in meno. E se per l’Autorità per le Tlc ormai il 30% dei telefonini italiani va su internet, molti sono in tasca agli adolescenti: il 65% del campione ne possiede uno. A collegarsi alla rete per più di 3 ore al giorno è il 17% (media nazionale), ma il 25,4% nelle grandi città.

Ad avere il profilo sul Facebook è l’80% (50% nel 2009 , 61% nel 2010) ma nelle grandi città si supera l’85%. E nell’ambito della navigazione in rete, i comportamenti potenzialmente pericolosi sono praticati maggiormente proprio dagli adolescenti che vivono nelle aree metropolitane. Per il 77,7% del campione le regole imposte dai genitori vanno bene, mentre solo il 16,5% le considera eccessive e un altro 6% addirittura poche. Cala il bullismo classico, ma preoccupa quello sul web.

“Forse qualche regola più rigida non farebbe male - commenta a Maurizio Tucci, curatore dell’indagine - se si pensa che più del 50% va a letto dopo le 23 anche se il giorno successivo c’è scuola, e la percentuale sfonda il 90% se invece non ci sono lezioni. Inutile dire - prosegue Tucci - che le ore “midnight round” i baby nottambuli le trascorrono davanti alla TV o, molto più spesso, navigando in Internet, indisturbati nella propria camera da letto, il 68%, infatti, ha il PC in camera da letto e il 61% la TV. Naturalmente il 45% li ha entrambi”.

Nessun commento:

Posta un commento