Cool to Call, telefonare gratis alle aziende tramite Pagine Facebook


Cool to Call è una nuova applicazione per Facebook lanciata da una start-up italiana che permette agli utenti di poter contattare telefonicamente determinate società, attraverso le rispettive fanpage ufficiali, in maniera totalmente gratuita. Cool to call è la start-up italiana nata nel 2011 dall'incontro tra competenze nel settore delle telecomunicazioni e dell'information technology per permettere alle aziende di ricevere chiamate dagli utenti direttamente dalla propria fan page Facebook.

La configurazione del servizio per le aziende è intuitiva e immediata: una procedura di installazione in pochi step creerà una nuova scheda dedicata nella propria pagina business Facebook. Da quel momento i fan e i visitatori potranno contattare l'azienda, cliccando semplicemente sul tasto di chiamata Cool to Call. In questo modo un utente può contattare l’azienda in maniera gratuita verso un numero fisso, verde o cellulare, ma con il vantaggio di passare attraverso la pagina di Facebook.

L'applicazione permette di ricevere telefonate da tutto il mondo, con la massima qualità di conversazione e su qualsiasi terminazione telefonica senza dover modificare la propria infrastruttura tecnologica e impattare sull'azienda. Accedendo alla propria area riservata, l'amministratore dalla pagina può coordinare fino a un massimo di 20 recapiti telefonici, fissi o mobili, gestendo la distribuzione delle chiamate per fasce orarie, giorni della settimana e tempi di chiusura, con l'ausilio di avvisi via email.

Cool to Call può essere utilizzato per proporre servizi tradizionali in una veste comoda e innovativa, se impiegato, ad esempio, a supporto del servizio di customer care; può generare lead e vendite se utilizzato come strumento di marketing call to action (per promuovere acquisti d'impulso con promozioni) o di vendita diretta (ecommerce); può rivelarsi uno strumento prezioso per conoscere la propria audience, se usato in ottica di marketing research (survey o ricerche di mercato).



Via: AGI

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