Annunciata class action contro Facebook su collocamento in borsa


Scattano le azioni legali contro Facebook e le banche d'affari che ne hanno curato il debutto in borsa. Almeno tre studi legali hanno annunciato infatti di stare avviando una class action contro il social network e i suoi consulenti finanziari dopo l'andamento del suo collocamento da 16 miliardi di dollari.Tra le accuse rivolte a Facebook e ai curatori dell'Ipo, quella di presunte omissioni nelle informazioni agli investitori.

Facebook ha debuttato in borsa venerdì scorso con il secondo più grande collocamento di sempre, ma le sue azioni hanno perso circa il 18% nei primi tre giorni di trading. Questo ha fatto nascere sospetti sulla possibilità che le grandi istituzioni finanziare possano aver avuto informazioni ed analisi privilegiate dai coordinatori del collocamento che le avrebbero spinte a disfarsi delle azioni mentre i piccoli investitori pagavano il conto.

Lo studio legale Robbins Geller Rudman & Dowd ha annunciato di aver presentato un esposto alla Corte distrettuale di New York contro Facebook e i suoi manager per una presunta violazione della legislazione finanziaria. ''L'esposto - spiegano i legali - sostiene che la documentazione ed il prospetto informativo pubblicati in occasione dell'Ipo fossero falsi e fuorvianti in violazione del Securities Act''.

Anche lo studio Lieff Cabraser Heimann & Bernstein ha annunciato di aver avviato una class action contro Facebook ed il consorzio di collocamento per presunte violazioni di legge nella documentazione dell'Ipo. I legali di Los Angeles, Glancy, Binkow & Goldberg, hanno dichiarato di aver presentato un analogo esposto. Tutti e tre gli studi hanno fatto appello agli investitori perchè si uniscano alle azioni legali.

Fonte: ASCA-AFP
Foto dal Web

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