Facebook in causa per violazione della privacy: può costargli 15 mld


Una class action che potrebbe costare a Facebook 15 miliardi di dollari. Ad avviarla sono stati un gruppo di utenti del social network, accusato di aver violato le norme sulla privacy perchè ha continuato a seguire gli utenti anche una volta che si erano disconnessi dai loro account sul social network. Lo riporta Bloomberg. L'azione legale è stata avviata il 17 Maggio scorso presso la Corte Federale di San Josè in California.

''Non è solo un'azione per danni ma è un caso che riguarda i diritti di privacy nell'era digitale che potrebbe avere ampie e significative implicazioni'' afferma David Straite, partner dello studio legale Stewarts Law. La causa unisce 21 azioni legali e fa riferimento al Us Wiretap Act, che regola le comunicazioni elettroniche, per determinare quanto ogni utente dovrebbe essere ricompensato da Facebook per la violazione della privacy.

''I danni previsti dalla legge sono superiori a 100 dollari per violazione al giorno, una cifra - si legge nell'azione legale - che sale a 10.000 $ per gli utenti di Facebook''. Il social network, che ha venduto azioni in un'offerta pubblica iniziale valutando la società a circa 104 miliardi di $, è stato esaminato dalle autorità di regolamentazione negli Stati Uniti e in Europa su come protegge le informazioni private degli utenti.

L'anno scorso, un'agenzia tedesca di protezione dei dati ha detto che potrebbe multare l'azienda di Menlo Park azienda, con sede in California nel software di riconoscimento facciale utilizzato per etichettare le foto. Andrew Noyes, un portavoce di Facebook, ha detto in una dichiarazione via e-mail che le affermazioni sono prive di fondamento e la società li contesta fortemente.

Via: Blitz Quotidiano
Foto dal Web

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