Ragazzini si vantavano delle rapine su Facebook, incastrati


I carabinieri della stazione Gratosoglio, estrema periferia sud del capoluogo lombardo, hanno eseguito mercoledì due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due italiani incensurati di 15 e 16 anni, autori di almeno quattro rapine consumate tra le strade del proprio quartiere nel gennaio e febbraio scorso. Un 13enne, che agiva insieme ai due destinatari delle ordinanze, è stato segnalato al Tribunale dei Minori. I militari hanno anche denunciato a piede libero altri 15 giovani incensurati italiani tra i 15 e i 16 anni, tra cui 5 ragazzine, responsabili in un totale di 40 episodi di bullismo, per i reati di lesioni personali, violenza privata e rapina. I carabinieri hanno precisato che i ragazzi coinvolti da queste bravate sarebbero almeno una cinquantina, tra cui anche svariate ragazze. E' stato proprio uno dei ragazzi rapinati a dare il via alle indagini: è stato lui a fare ricerche su Facebook fino a quando ha trovato il profilo di uno dei «bulli» che lo avevano aggredito un mese prima, soprannominato «Diabolik». È così emerso uno scenario inquietante: decine di ragazzi tra i 13 e i 17 anni che si vantavano delle rapine postando messaggi sul social network, che inneggiavano a boss come Totò Riina e «Il Barone» di Cosa Nostra Salvatore Lo Piccolo, che frequentavano molto poco gli istituti scolastici in cui erano iscritti e che davano vita a continui episodi di bullismo e violenza privata. I messaggi su Facebook non lasciavano dubbi: «Oggi lo abbiamo pestato di brutto», «Siamo i numeri uno», «Distruggiamo tutto», scrivevano i «bulli». I ragazzini lanciavano anche insulti alle forze dell’ordine («Sbirri maledetti, se vi acchiappo vi distruggo»). Il gruppo di 5 ragazze era solito prendersela con le coetanee, che venivano picchiate e in alcuni casi rapinate.

Fonte: Corriere della Sera

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