Sventato rave party abusivo grazie a indagine su Facebook


Seguendo su Facebook la tribù del «Flow» gli uomini della Guardia di finanza hanno stroncato sul nascere un rave party organizzato da uno dei gruppi festaioli più trasgressivi del Veneto. Il blitz degli uomini delle Fiamme Gialle è scattato Venerdì notte nei pressi della chiesa sconsacrata di San Clemente a Padova. 

I finanzieri hanno controllato un centinaio di giovani arrivati in zona industriale per dare vita ad un mega party non autorizzato con affezionati dello sballo provenienti da nord Italia. Facebook era stato lo strumento attraverso cui la community aveva organizzato e diffuso la notizia dell'evento, pensando così di evitare che le forze di polizia potessero scoprirlo e bloccarlo. 

Tutto nasce alcune settimane addietro, quando la Polizia di Stato aveva intimato agli organizzatori dell'evento, pubblicizzato attraverso locandine e spot, di non svolgere alcuna attività d'intrattenimento nella notte tra il 16 ed il 17 settembre, in quanto i locali che erano stati individuati non erano idonei ad accogliere le centinaia di persone previste e non rispettavano le condizioni di sicurezze per garantire l'incolumità dei partecipanti. 

Un'intimazione che doveva essere rispettata, secondo le promesse degli organizzatori, ma che di fatto era stata aggirata attraverso un tam-tam sulle pagine di Facebook e sulle radio locali. Così Guardia di Finanza e Questura hanno continuato a monitorare il web, scoprendo quale sarebbe stato il nuovo luogo dell'evento. Su oltre un centinaio di ragazzi controllati, 21 sono stati sorpresi in possesso di varie sostanze stupefacenti. Decine le violazioni al codice della strada contestate ai giovani avventori che erano nei pressi del locale, la maggior parte dei quali era in evidente stato di ebbrezza.

Via: Corriere del Veneto
Fonte: ANSA

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