Dopo l'appello su Facebook, rintracciato pedofilo latitante


“Il mio ex marito l’ho sbattuto fuori di casa nel 2003 e cioè quando ho compreso, con molto dolore e rabbia, che aveva ripetutamente abusato della nostra bimba di 3 anni”. Una donna della provincia di Monza che ha sopportato con forza e coraggio 35 udienze che, attraverso tutti e tre i gradi di giudizio, hanno portato alla condanna definitiva di 6 anni e 2 mesi di un padre-pedofilo. Il padre-orco, dopo la denuncia della propria ex moglie, l’ha più volte minacciata di morte. L'uomo, ex imprenditore edile di origine calabrese, a quanto è stato successivamente scoperto dalla ex compagna aveva anche fondato un gruppo su Facebook.

Il gruppo in questione si chiamava “Regala un click ad un bimbo sordo”. Il “caso” ha voluto che, dopo gli articoli dettagliati usciti su giornali come il Corriere della Sera e Visto e dopo l’intervista che la signora ha rilasciato alla trasmissione Rai “I fatti vostri”, il suo amministratore unico si cancellasse dal social network. Condannato in via definitiva dalla corte di Cassazione il 29 ottobre scorso, il soggetto si è infatti reso fin da subito irreperibile alle autorità; concedendosi anche il lusso di frequentare Facebook fino allo scorso 27 febbraio (giorno della cancellazione del suo account). 

“Quando mi sono accorta che agiva anche su quel social network e che poteva quindi adescare altri bimbi mi sono detta che dovevo fare qualcosa per avvertire tutte le altre potenziali vittime”; ha infatti raccontato la donna. Ma adesso, grazie a una segnalazione pervenuta alla redazione di "Chi l'ha visto?" è stato rintracciato. Nelle puntate del 15 e del 22 marzo "Chi l'ha visto?" aveva raccolto l'appello della ex moglie, lanciato anche su Facebook, che chiedeva aiuto per il suo arresto.

Via: Julienews

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