Picchiato dopo litigio su chat Facebook, 30 giorni di prognosi


A poche ore dalla spedizione punitiva che ha mandato in ospedale un 14enne che, su Facebook, aveva pubblicato un commento che non era piaciuto a tre giovani di 15, 16 e 17 anni, uno studente modello il primo e gli altri due già pregiudicati, una lite virtuale su Facebook si è trasformata in un'aggressione reale. Un giovane è stato, infatti, aggredito e malmenato sotto casa da un conoscente con il quale era in contatto su Facebook e con il quale aveva avuto un diverbio sulla chat del social network.

E' accaduto ieri sera, poco dopo le 21, nel quartiere di Carbonara a Bari. La giovane vittima, 24 anni, e' stata trasportata al Pronto Soccorso del vicino Ospedale 'Di Venere'. Ora il ragazzo e' ricoverato nel reparto di Neurochirurgia con una prognosi di 30 giorni, trauma cranico con dubbio commotivo e frattura alla clavicola destra. Gli agenti della Polizia stanno indagando per scoprire l'identita' dell'aggressore. 

La settimana scorsa è stato aggredito con bastoni e catene, da un gruppetto vicino ai centri sociali il consigliere comunale Vittorio Aliprandi (Pdl), che è stato condannato dal tribunale di Padova per la violazione della legge Mancino dopo che aveva messo su Facebook delle frasi offensive verso i Rom. Senza dimenticare gli otto bulli tra i 14 ed i 16 anni, che due settimane fà sono stati protagonisti di atti di bullismo, anche su Facebook, minacciando, perseguitando ed infine pestando un loro compagno di classe. 

A prescindere da chi sia la persona offesa e dai motivi che spingono a passare dalle aggressioni virtuali su Facebook a quelle reali in strada, si tratta d'un fenomeno che sta rapidamente incrementando, anche in Italia. Facebook non è più il solo mezzo per conoscere nuova gente, ma anche quello da cui può scaturire violenza psicologica e anche fisica.

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