Facebook ha appena presentato un nuovo approccio al mondo dei server con il lancio di Open Compute Project, col quale condividerà le tecnologie dei propri data center e server con altre aziende per aiutare il mercato a diventare più efficiente sotto il profilo energetico. I data centers servono per archiviare e offrire l’accesso a immagini, aggiornamenti di stato e videos per oltre cinquecento milioni di utenti. Scopo del progetto OCP è quello di definire una serie di specifiche e best practices per realizzare data center efficienti, meno costosi e più sostenibili.
L’iniziativa offre accesso a tecnologia sviluppata con Intel, Amd, Hp e Dell. Regolando i computer workloads, il consumo energetico e il raffreddamento, Facebook prevede che i data center possano usare il 38% di energia in meno e facciano risparmiare il 24% nella realizzazione. Da circa un anno Facebook ha costruito un datacenter presso Prineville, in Oregon, impiegando server realizzati con il 22% in meno di materiali rispetto ai tradizionali, grazie alla rimozione di parti non necessarie, all'implementazione di sistemi di ritenzione "screwless" e senza l'impiego di rifiniture estetiche.
"Avere software efficiente e server significa che siamo in grado di supportare più persone su Facebook e offrire loro nuove esperienze sociali e in tempo reale, come la capacità di vedere commenti che vengono visualizzati nel momento in cui sono scritti o vedere gli amici degli amici che appaiono dinamicamente durante la ricerca", scrive Facebook Engineering. "Nello sviluppo del progetto Open Compute abbiamo ripensato i nostri precedenti ipotesi circa le infrastrutture e l'efficienza al fine di generare un risultato migliore", si legge ancora nella nota.
"Il risultato: la tecnologia a basso consumo energetico consente di risparmiare denaro, sia sui costi di capitale e operativi". Nel complesso il datacenter costruito da Facebook ha mostrato un'efficienza maggiore del 38% ed un costo del 24% in meno per assolvere ai medesimi impieghi di un datacenter costruito in maniera tradizionale. Facebook ha registrato un PUE pari a 1,073, quando la media dell'industria è di 1,51. In pratica il 93% dell'energia fornita dalla rete di alimentazione viene impiegata effettivamente nei server Open Compute. Jonathan Heiliger è al capo della squadra OCP.
"Il risultato: la tecnologia a basso consumo energetico consente di risparmiare denaro, sia sui costi di capitale e operativi". Nel complesso il datacenter costruito da Facebook ha mostrato un'efficienza maggiore del 38% ed un costo del 24% in meno per assolvere ai medesimi impieghi di un datacenter costruito in maniera tradizionale. Facebook ha registrato un PUE pari a 1,073, quando la media dell'industria è di 1,51. In pratica il 93% dell'energia fornita dalla rete di alimentazione viene impiegata effettivamente nei server Open Compute. Jonathan Heiliger è al capo della squadra OCP.
Via: Facebook Engineering
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