Chiusa la pagina che ironizzava sulla tragedia della Thyssen


E' stato chiuso il gruppo apparso su Facebook con quasi trecento iscritti che si divertivano ad "ironizzare" pesantemente sul rogo della Thyssen e sulla relativa sentenza che ha risarcito le famiglie delle vittime. In una foto all'interno della pagina i volti dei sette operai morti apparivano su un biglietto "Gratta e vinci". Nella descrizione del gruppo si leggeva: "Il nuovo Brucia e Vinci ti offre tantissime opportunità di vincita. Non farti ingannare, la qualità e la fortuna le trovi solo nei nostri inimitabili stabilimenti Thyssenkrupp. Hai un parente disoccupato, alcolizzato e particolarmente disattento alle misure di sicurezza? Fallo assumere nei nostri stabilimenti. Puoi vincere un milione di euro senza che egli finisca neppure il primo turno di lavoro". Dopo le molte segnalazioni degli internauti, Antonio Boccuzzi - unico operaio sopravvissuto - ha denunciato la pagina alla polizia postale ottenendone la chiusura. I famigliari delle vittime presenteranno un'altra denuncia. Rosina Demasi, madre di Giuseppe - l’ultimo ad arrendersi, a 26 anni, alle ustioni dopo 24 giorni di agonia - aveva dichiarato: "La legge ha dato ragione ai nostri cario e adesso c’è chi vuole infangare la loro memoria. Non ne possiamo più. Nessuno può immaginare la nostra disperazione". Questo il commento di Boccuzzi: "E' una vergogna un'offesa imperdonabile ai miei colleghi morti mentre stavano facendo il proprio dovere, ai loro cari e a tutte le persone che hanno perso la vita o hanno subito un infortunio nei luoghi di lavoro. Mi auguro che le persone che hanno inventato questo gioco siano perseguite''.

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