Indagini su Facebook della Sacra Rota per annullare i matrimoni


"Sempre più i coniugi cercano la prova dell’inganno su Facebook e queste pagine entrano a far parte degli atti". Così monsignor Paolo Rigon, vicario generale del Tribunale ecclesiastico della Liguria, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ligure. Ormai, ha affermato il monsignore "nei fascicoli della Sacra Rota si stanno moltiplicando le stampate delle pagine di Facebook". 

Già, perché per ottenere l'annullamento del matrimonio dalla Sacra Rota non è affatto semplice. Non basta infatti la sola infedeltà del coniuge. Ciò che serve è provare la malafede del partner. Ecco allora che il social network entra in scena: tramite il profilo personale si può indagare e scoprire eventuali inganni compiuti dal marito o dalla moglie. 

Scoprire su Facebook una persona 'diversa' da quella che si è sposato potrebbe dunque essere il primo passo per rivolgersi al Tribunale ecclesiastico, iniziando così l'iter per l'annullamento. La relazione che monsignor Rigon prepara per illustrare i numeri degli annullamenti, è anche una spiegazione di quali siano i motivi che rendono nullo anche il sacramento del matrimonio. 

Nel corso degli anni passati si è parlato di fedeltà, o di scelta di non avere figli come motivi che portano all'annullamento, ma l'argomento di quest'anno è stato invece il dolo. Elemento, questo, sempre esistito, ma introdotto nel diritto canonico nel 1983, quindi codificato piuttosto di recente.

 E in tempi di crisi come quelli attuali talvolta il dolo è anche nascondere al partner di avere pesanti debiti, che peseranno anche sulla vita coniugale. Come sempre il consiglio di monsignor Rigon ai fidanzati è quello di usare il periodo del fidanzamento per conoscersi a fondo, analizzando le scelte di vita, gli hobby, i comportamenti nella vita di tutti i giorni, azioni che svelano un modo di essere.


Fonte: Il Giornale
Via: TG Com

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