Giglio: gli attimi del naufragio, su Facebook gruppo dei superstiti


I terribili attimi del naufragio della Costa Concordia a pochi metri dalle rive dell'Isola del Giglio rivivono nel racconto dei superstiti della tragedia. "Il momento peggiore è stato quando non si riusciva a calare le scialuppe", racconta a Tgcom24 Luciano Castro. "Il vero panico è iniziato dopo il segnale di evacuazione. Pochi però avevano capito veramente cosa significasse. La vera tragedia è avvenuta quando la scialuppa carica non scendeva sull’acqua perché la nave era troppo inclinata", continua la giornalista Patrizia Perilli, a bordo della crociera. "Eravamo a bordo solo da due ore - ricorda Castro -, che sono poche per familiarizzare con una nave di queste dimensioni con 11 ponti. Avevamo appena occupato le nostre cabine e ancora non avevamo fatto alcuna esercitazione su come lasciare la nave. Noi eravamo al secondo turno per la cena al ristorante e, mentre eravamo a tavola, tra il primo e il secondo, abbiamo sentito un tremolio che via via si è fatto sempre più violento, come un treno che deragliava. Poi il black-out e il panico. Dopo il fuggi fuggi nella sala sono rimasto con la mia fidanzata e una coppia con una donna incinta in preda al panico. Nel buio, dalla vetrata del ristorante, ho visto comparire gli scogli dell’Isola del Giglio troppo vicini alla nave. A un tratto è stato comunicato che il problema era un piccolo inconveniente di natura elettrica". E come riporta l'ANSA, la giornalista Patrizia Perilli e il marito Luciano Castro, hanno creato su Facebook una pagina per tutti coloro che vogliono ritrovarsi, raccontare le loro storie, cercare informazioni. ''Il gruppo si chiama Concordia 13 gennaio - spiega Luciano Castro, parlando alla trasmissione 'Mattino Cinque' - e chiunque sia interessato puo' accedervi''.

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