Ragazzi incendiari per gioco, postavano immagini su Facebook

Una banda di giovani negli ultimi due anni ha incendiato per vandalismo e divertimento una sessantina di auto in Ogliastra. I roghi venivano documentati e vantati su Facebook. Ma da ieri sono in stato di fermo tre giovani con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al danneggiamento di auto tramite incendio. I provvedimenti, disposti dal procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi, si riferiscono a una ventina di episodi avvenuti nella citta' ogliastrina fra il 2009 e quest'anno e sono stati eseguiti dagli agenti del commissariato e dai carabinieri della locale stazione alle 5.30 di ieri mattina, quando sono scattate perquisizioni nelle case dei tre fermati e di otto loro amici a Tortoli'. Tutti e tre con precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati accompagnati nel carcere di Lanusei in attesa dell'udienza di convalida davanti al gip che si terra' nei prossimi giorni. "Il mio sogno nel cassetto", confidava uno dei fermati agli amici di Facebook, "e' sparare a tutti". Sono 19 gli incendi di auto in sosta attribuiti ai tre fermati, accusati di agire con diavolina e liquido infiammabile soprattutto ai danni di turisti, per puro teppismo. La svolta nelle indagini durate quasi due anni e' arrivata non solo grazie alla collaborazione di una persona a loro vicina e ai filmati di telecamere della sicurezza, ma anche per errori commessi dai tre in alcuni recenti episodi. In casa di uno dei tre giovani e' stato trovato un congegno a batteria con dei fili attaccati, ora all'esame degli inquirenti.

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