Facebook sconvolto per la morte di Sarah


Nata su Facebook la storia, il dramma di Sarah Scazzi e della sua famiglia è stata una vicenda declinata online in ogni sua sfaccettatura. Dal principio alla fine. All’inizio c’è stato il gruppo lanciato dalla cugina per cercare Sarah, una bacheca virtuale per raccogliere eventuali informazioni sulla sorte della quindicenne. Di aiuti sostanziali ne sono arrivati probabilmente pochi, anche se la pista della fuga da Avetrana finita male è stata a lungo battuta. Dietro Sarah non c’era nessun amore non corrisposto. Ma le speranze si sono via via infrante nelle scorse ora quando la tv e ancora una volta Internet hanno rilanciato la notizia del ritrovamento del corpo. In tempo reale sul gruppo di Facebook “per cercare Sarah Scazzi” sono arrivati centinaia di post. Intanto è stato recuperato il corpo della povera ragazza: "è scarsamente riconoscibile", ha affermato il procuratore capo della Repubblica del Tribunale di Taranto, anche perché è rimasto in acqua per oltre 40 giorni. Al fine di un riconoscimento certo del cadavere la Procura di Taranto sarà effettuata l'autopsia. La svolta nelle indagini è giunta al termine di una giornata durante la quale lo zio della ragazza, Michele Misseri di 53 anni, sottoposto a un lunghissimo interrogatorio iniziato ieri mattina nella sede del Comando provinciale dei carabinieri di Taranto, alla fine ha confessato di aver ucciso la nipote. Da indiscrezioni risulta che l'uomo avrebbe detto di aver strangolato da dietro la nipote uccidendola e poi l'avrebbe violentata.

Via: http://www.tgcom.mediaset.it/

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