Anwar Al-Awlaki recluta jihadisti su Facebook


Grazie ai suoi forum su Facebook e ai messaggi su YouTube guadagnerà l'appellativo di Osama bin Laden del pianeta Internet. Awlaki, il cittadino yemenita-americano è considerato punto di riferimento per le nuove leve dei jihadisti, la mente della nuova strategia qaedista di attacco all’America. Nato il 22 aprile 1971 a Las Cruces, in New Mexico, da genitori di origine yemenita, al-Awlaki vive i suoi primi sei anni negli Usa e nel 1978 si trasferisce a Sana’a, la capitale dello Yemen, dove il padre, brillante economista con dottorato negli States, ricopre l’incarico di ministro dell’Agricoltura e rettore della principale università pubblica. Terminato il liceo, nel 1991 Anwar torna negli Usa per frequentare la facoltà di ingegneria alla Colorado State University prima, e specializzarsi in insegnamento ed educazione nell’Ateneo di San Diego dopo. E’ in questi anni che si avvicina al fondamentalismo islamico iniziando l’opera di proselitismo nell’ambito della Muslim Student Association. La sua permanenza negli Usa dura sino al 2002, perché dopo un anno di indagini il suo nome viene ricollegato agli attentati dell’11 settembre 2001. Alla fine del 2002 lascia gli Usa a causa del clima di «paura e intimidazione», e si trasferisce a Londra dove, di fronte a platee di almeno 200 giovani, invita a «non credere mai in chi non è musulmano perché capace di cospirare contro la religione islamica giorno e notte». E’ costretto due anni più tardi a lasciare anche il Regno Unito e si trasferisce in Yemen dove vive nel villaggio di Shabwa con sua moglie e cinque bambini. E’ talmente abile e pericoloso che Obama ad aprile di quest’anno firma il suo mandato di cattura e di eliminazione facendolo diventare il primo cittadino americano sulla lista speciale stilata dalla Cia. A lui sono legati tutti i fatti di terrorismo che hanno riguardato gli Usa negli ultimi due anni. Il suo nome infine è stato tra i primi a spuntare fuori dopo il ritrovamento dei pacchi esplosivi : entrambi provenienti dallo Yemen e spediti dalla stessa persona.

Fonte: http://www.lastampa.it/

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