Iran, divieto per donne di postare foto su Facebook senza velo islamico


"Le donne iraniane che pubblicano le proprie foto senza il velo sul web compiono un reato, violano la legge islamica e devono essere punite in base alla sharia". E' quanto ha dichiarato Mehdi Bakhshi, procuratore della città di Sirjan, nel sud-est dell'Iran, invitando le donne iraniane a rispettare il codice etico islamico anche sul web. Nelle scorse settimane era stata lanciata su internet una campagna per i diritti delle donne arabe, poichè un progresso tangibile passa per il cambiamento della condizione femminile.

Citato dal sito conservatore Aftabnews, il procuratore ha fatto riferimento in particolare alle numerose immagini a capo scoperto pubblicate dalle ragazze iraniane su Facebook. Ha infatti ricordato ai cittadini che le loro attività sulla rete "sono monitorate dall'intelligence" e nel caso qualcuno volesse "svolgere attività contro la sicurezza nazionale o fare propaganda contro la Repubblica Islamica sul Web, sarebbe subito fermato". 

Bakhshi ha concluso invitando chi "utilizza il web per scopi politici a fare immediatamente un passo indietro se non vuole essere arrestato e sottoposto al giudizio del Tribunale della Rivoluzione". Dunque, la qualità della vita delle donne iraniane non migliora. Come si legge su Wikipedia, sharia (in arabo شريعة) è un termine generico utilizzato nel senso di "legge" che indica due diverse dimensioni, una metafisica ed una pragmatica.

Nel significato metafisico, la sharīa, è la Legge di Dio e, in quanto tale, non può essere conosciuta dagli uomini. In questo senso, il fiqh, la scienza giurisprudenziale, rappresenta lo sforzo esercitato per individuare la Legge di Dio. Fonti della legge islamica sono generalmente considerate il Corano, la Sunna, il consenso dei dotti  e l'analogia giuridica, la sharia accetta solo le prime due fonti in quanto divinamente prodotte o ispirate.

Via: AdnKronos

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