Rivendica 50% quota Facebook con prove false: arrestato Paul Ceglia


Paul Ceglia, 39 anni, l'imprenditore internet che ha reclamato in tribunale la metà di Facebook, è stato arrestato dai federali con l'accusa di frode. Ceglia è accusato di aver "fabbricato e distrutto" prove per portare avanti la sua causa contro l'ad e fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. Ceglia in una causa avviata nel luglio 2010 contro Zuckerberg ha affermato di aver siglato nel 2003 un accordo in base al quale gli sarebbe spettato il 50% del social network.

Paul Ceglia è stato accusato di frode postale e elettronica per aver costruito prove a sostegno della sua  partecipazione in Facebook in virtù di un accordo del 2003 con Zuckerberg. Ceglia aveva citato in giudizio la società e il suo capo esecutivo nel 2010, sostenendo che aveva diritto ad una quota di partecipazione del 50%. Zuckerberg, mentre studiava alla Harvard University, aveva fatto il lavoro di programmazione per l'azienda di Ceglia, StreetFax.com



Nella sua causa, presentata alla corte federale di Buffalo, New York, Ceglia aveva sostenuto che Zuckerberg aveva condiviso i suoi piani per un sito di social networking con lui mentre lavorava in StreetFax. Per costruire il suo caso, Ceglia ha presentato presunte e-mail da Zuckerberg. Ma Zuckerberg ha detto che non aveva mai concepito l'idea per Facebook fino al dicembre 2003, e ha presentato le sue e-mail personali per provare la sua versione. 

Ceglia ha ingaggiato una serie di avvocati di primo piano per portare avanti la causa, tra cui lo studio DLA Piper e Milberg, che ha lavorato sul caso ma in seguito si è ritirato. Ceglia è stato arrestato nella sua casa il venerdì mattina e si è presentato al tribunale federale di Buffalo nel pomeriggio. Nell'udienza, un giudice federale ha fissato la cauzione in 21.000 dollari. Ciascuna delle accuse contro di lui comporta una pena massima di 20 anni di carcere.


Fonte: Financial Times
Via: Rai News24
Foto: Facebook

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