Dopo il caso Tartaglia, ecco i gruppi pro-Maiolo


Dopo il caso Tartaglia, su Facebook scoppia anche il caso Maiolo. Come era già accaduto subito dopo l'aggressione a Silvio Berlusconi, quando sul social network sono spuntati gruppi a favore dell'autore della violenza, anche oggi alcuni utenti hanno aperto su Facebook delle pagine italiane e straniere dedicate al gesto di Susanna Maiolo che ieri sera, durante la messa di Natale nella Basilica di san Pietro, si è gettata contro Benedetto XVI. "W Susanna Maiolo" è il titolo di uno dei gruppi apparsi questa mattina su Facebook, che ha già centinaia di iscritti. Sulla bacheca leggiamo: «susanna....perche' hai sbagliato??!?!?!?!? la prox. volta piu' precisa ehhh????mi raccomando!!!». E qualcuno risponde: «l'italia ha bisogno urgente di una riforma psichiatrica! la legge 180 ha fatto danni enormi! i manicomi vanno riaperti! i primi ad essere ricoverati coattivamente saranno coloro che su Facebook solidarizzano con pazzi e violenti!». Ci sono però anche pagine che attaccano la donna che ha tentato di aggredire il Papa, una delle quali intitolata: "Deportazione per Susanna Maiolo". E così si riaccende la polemica tra coloro che chiedono un forte intervento del governo per chiudere pagine web e social network che inneggiano agli aggressori e chi li considera soltanto pagine satiriche.

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