L’amicizia al tempo di Facebook


Quest’anno si sono fatti meno auguri a voce e per telefono e anche per e-mail, ma tantissimi via social network. Ci sono stati meno incontri anche brevi per salutarsi. In compenso, nei momenti disponibili, si andava online. Per scambiare due chiacchiere con qualcuno che non fosse un cugino, per annunciare sul proprio status gli auguri di Natale. Poi magari ci si è visti con gli amici. I soliti. Non quelli, magari centinaia, che abbiamo su Facebook. E che stanno portando la parte più «evoluta» del pianeta, cioè i 350 milioni di Facebook, di Twitter e gli altri, a ridefinire il concetto di amicizia. Non più una frequentazione reale e continua fatta di serate, discussioni, reciproci scambi d'opinione. No, nel caso un dialogo virtuale fatto di battute tra individui che spesso non si conoscono realmente.  Le amicizie sono ridotte alle dimensioni di un post in bacheca. Se abbiamo 600 "amici", in che senso li abbiamo? Poi ci sono i ragazzini che stanno crescendo insieme ai social network. Meno tempo assieme e affinità, più dialoghi tra (quasi) sconosciuti.
Origine: Corriere della Sera

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