Pestato in discoteca riconosce i suoi aggressori da foto su Facebook


Pestato a sangue per aver invitato una ragazza a ballare, riconosce uno dei suoi aggressori su Facebook e lo fa condannare. Protagonisti della vicenda sono un giovane di 33 anni di Zumaglia e i due imputati: Fabrizio Nieddu, 33 anni, e Marco Benedetti, 24, entrambi di Biella, accusati di lesioni.

Al primo, recidivo, il giudice Pietro Brovarone ha inflitto due anni di reclusione, e al secondo un anno, con la sospensione condizionale della pena. L'episodio era avvenuto la notte del 31 agosto 2009, in un locale pubblico del quartiere Riva. La vittima vede una ragazza e la invita a ballare, senza sapere che su di lei hanno già messo gli occhi altri due giovani.

Questi ultimi, passati pochi istanti, lo aggrediscono a calci e pugni, facendosi buttare tutti e tre fuori dal locale. Il ragazzo preso di mira scappa e cerca rifugio in un vicino distributore, dove viene raggiunto da Fabrizio Nieddu e Marco Benedetti, a cui si sono aggiunti altri soggetti, mai identificati. Qui l'aggressione continua fino all'arrivo di alcuni passanti.

La prognosi sarà di 40 giorni, per lesioni e fratture. Il giovane riuscirà a identificare uno degli aggressori in Questura. Poi, cercando su Facebook, riesce a rintracciare anche l'altro fra gli amici "virtuali" del ragazzo che l'aveva picchiato. Grazie anche agli indizi raccolti dalla polizia, i due sono stati indagati e poi processati.



Fonte: La Stampa
Foto dal web

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