Wall Street Journal: Facebook in crisi negli Usa, recupera al Nasdaq


Dopo gli investitori, anche gli utenti voltano le spalle a Facebook. Il social network ha registrato un aumento dei visitatori unici in America di appena il 5 per cento nel mese di aprile rispetto all'anno precedente, per un totale di 158 milioni negli Stati Uniti. Si tratta, come spiega il Wall Street Journal, del dato più deludente dal 2008, quando la società di ricerca comScore ha iniziato ha raccogliere questo tipo di informazioni.

Frena anche la crescita del tempo di navigazione sul social network. In aprile la media è stata di sei ore al mese, il 16 per cento in più rispetto all'anno scorso (aumento ridimensionato dal 23 per cento registrato nel 2011 e 57 per cento nel 2010). La frenata del social network, come spiega il quotidiano newyorkese, non è un evento totalmente inaspettato. Facebook ha infatti già conquistato il 71 per cento dei 221 milioni di americani che utilizzano internet.


"Con una presenza così ingombrante, il rallentamento della crescita è assolutamente naturale", ha spiegato Andrew Lipsman, analista di comScore nella sua recente analisi. Quando è andato pubblica il mese scorso, la società di Menlo Park ha comandato una valutazione di più di 100 miliardi di dollari, in parte perché gli investitori si aspettano che i tassi di Facebook crescano in maniera molto simile a ciò che ha fatto Google Inc. dopo l'offerta pubblica iniziale del 2004.

Eppure il titolo di Facebook ha chiuso ieri con un progresso dell'1,5% a 27,40 dollari. In effetti, i numeri di comScore mostrano quanto poco spazio sia rimasto a Facebook per crescere negli Stati Uniti, che è il mercato più importante e redditizio per il social network da due entrate paganti: gli inserzionisti e gli sviluppatori. Intanto i problemi tecnici che hanno complicato l'Ipo di Facebook il 18 maggio scorso costeranno al Nasdaq 40 milioni di dollari.


Via: TM News

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