Boss latitante D'Avino tradito da foto compagna su Facebook


I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli in collaborazione con la Guardia Civil hanno catturato nei pressi di Marbella (Spagna) il latitante Salvatore D'Avino, 39 anni, legato, anche da vincoli di parentela, al clan camorristico dei "Giuliano" già operante nel centro storico di Napoli, già noto alle forze dell'ordine e inserito nell'elenco dei 100 ricercati di massima pericolosità. Una lunga latitanza tradita da Facebook.

Sono state proprio alcune foto postate sul social network dalla sua donna a far scattare le manette ai polsi Salvatore D'Avino che si era dato alla latitanza, rifugiandosi in Marocco. La sua compagna marocchina si era trasferita in Spagna per partorire sotto falso nome. Per raggiungerla l'uomo ha viaggiato dal Marocco alla penisola iberica a bordo di una moto d'acqua. Sono state proprio le foto inserite sul profilo della donna a tradire il 39enne e a fornire i dettagli della località in cui i due si erano trasferiti.

In quelle immagini, infatti, si intravedeva la località Costa del Sol, dove l'uomo l'aveva raggiunta. Il latitante è stato sorpreso mentre faceva rifornimento di benzina. I carabinieri hanno notificato due provvedimenti di carcerazione emessi nel 2003 e nel 2007 dalla magistratura partenopea e ora dovrà scontare circa 20 anni di reclusione per traffico e spaccio di droga aggravati dal metodo mafioso.

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha rivolto al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d'Armata Leonardo Gallitelli, il suo ''vivo compiacimento'' per gli esiti della ''brillante attivita''' investigativa condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli, in collaborazione con l'Unidad Central Operativa della Guardia Civil spagnola.

Fonte: La Repubblica

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