Facebook vs Shagbook: per il sito adulti "book" è suffisso generico


Facebook ha accusato di plagio il sito britannico di annunci per adulti Shagbook, per un'eccessiva somiglianza tra i due nomi. Ma il sito di appuntamenti non solo ha respinto al mittente le accuse, ma ha risposto per le rime lanciando una controaccusa al social network fondato da Mark Zuckerberg rivolgendosi all'Ufficio brevetti degli Stati Uniti. Come riporta Mashable, da quando Facebook ha avviato la causa, il sito di annunci inglese ha sostenuto che “l'accusa è infondata perchè il termine 'book' è generico e di uso corrente nella lingua inglese”. Zuckerberg non è d'accordo: “il suono dei due nomi è troppo simile”.

Shagbook Notice of Opposition

Secondo il social network americano “il marchio Shagbook è stato scelto con l'intento di richiamare alla mente Facebook e creare confusione tra gli utenti" e questo "mette a rischio l'immagine del nostro social network”. Shagbook ribatte sostenendo che “i servizi offerti dalle società sono differenti, quindi Facebook non dovrebbe preoccuparsi”. Non è la prima volta che il social network accusa altre aziende di avere scelto un marchio troppo simile al proprio. In passato ha accusato diverse società che includevano il termine 'face' o 'book' nel marchio come, per esempio, il sito collegato al mondo dell'istruzione Teachbook.com.

Foto: Shagbook

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