La preghiera dell'utente Facebook nell'era 2.0


Una singolare preghiera è stata inventata dalla Pastorale Giovanile della diocesi di Pinerolo e dedicata ai navigatori di Facebook. Preghiera che sta sollevando una serie di domande. ''Che ci fa un cristiano sul web, in particolare su Facebook? Come ci deve stare? E' opportuno che ci stia?''. 

Ed è proprio su questo tema che il blog della diocesi toscana www.diocesipistoia.it chiede ai navigatori opinioni, suggerimenti, provocazioni. La preghiera dei navigatori di Facebook di Patrizio Righero: "In questo angolo del mondo digitale, Signore, ci sono centinaia di nomi, appiccicati alle pareti di una casa che esiste solo sullo schermo e nella mia fantasia". 

"Li chiamo “amici”, ma molti di loro li conosco poco, altri solo di vista, altri ancora sono poco più che volti (a volte nemmeno quelli!). Qualcuno non l’ho incontrato, qualcun altro vive dall’altra parte del mondo; con qualcuno condivido molto, con altri poco o nulla. Alcuni li ho scelti. Altri hanno scelto me. E ora sono qui, sulla mia home come sorelle e fratelli, posti sulla mia rotta virtuale". "

"Te li affido, Signore, uno per uno. Ti affido le loro speranze, le loro paure, i loro progetti di felicità. Rendimi, per loro, immagine - sia pur sbiadita! - del tuo amore paziente e misericordioso. Rendimi amico vero, pronto ad ascoltare, a condividere, a esserci. Rendimi apostolo, capace di annunciare, anche sul Web il tuo Vangelo di salvezza". 

"Ti ringrazio, Signore, per questo spazio immenso, per questa vita a colori, per questi incontri che forse non sono così casuali. Tuttavia, Signore, di chiedo di non lasciarmi affogare in questo mare di finta compagnia: risveglia in me il desiderio di uscire là fuori, di ascoltare  voci reali, di abbracciare persone autentiche e stringere amicizie vere. Amen."

Fonte: Adnkronos

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