Apre reparto di psichiatria per la cura della Facebook-mania


Nato come un semplice svago, Facebook è per alcuni diventata una specie di droga. Si chiama «Facebook mania» e si cura direttamente in ospedale. Nelle prossime settimane il day-hospital di Psichiatria del policlinico Gemelli, con la collaborazione dell’associazione «La promessa», aprirà un ambulatorio ad hoc, rivolto a chi di Facebook (e degli altri social network) proprio non può fare a meno. Il percorso riabilitativo prevede un ciclo di sedute di gruppo e se la situazione lo richiede è contemplato il ricorso ai farmaci.
Il drogato di Facebook aggiorna continuamente la propria bacheca, consulta ripetutamente la propria pagina e guarda costantemente quelle degli altri. Sono questi alcuni dei sintomi di quella che è a tutti gli effetti una malattia dell’epoca moderna, un virus che si prende stando fermi davanti al computer e che viene trattato alla stregua di qualsiasi altra forma di dipendenza.
L’ambulatorio del day-hospital di psichiatria non accoglierà però unicamente gli «amico dipendenti», ma anche tutti gli internauti assuefatti che girano per il web con gli occhi rossi e tanto di occhiaie. Le forme di dipendenze legate a Internet, infatti, sono svariate. Tra le new entry, oltre ai malati di Facebook, ci sono invece i tossici di Google (e dei motori di ricerca in generale) che ricercano ossessivamente informazioni sul web.
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