Nuovo crollo per Facebook, alcuni chiedono le dimissioni di Zuckerberg


Il titolo di Facebook è crollato di nuovo, toccando i 18,75 dollari per azione, segnando un nuovo record negativo dopo la quotazione dei giorni scorsi. E' il fallimento della più grande Ipo della storia per un sito Internet, oltre a costare 600 milioni di dollari al suo fondatore Mark Zuckerberg. Gli analisti, tuttavia, prevedono che le azioni del social newtrok possano scendere ancora e raggiungere i 10 dollari l'una o addirittura meno.

Tra le cause principali del flop di Facebook, c'è chi punta il dito contro il giovane manager, accusato di essere troppo casual con la sua felpa, non è adeguata per fare il Ceo. Da qui, la reazione del mercato che starebbe punendo il titolo anche per la eccessiva stravaganza del fondatore del social network. Le prestazioni negative della piattaforma sociale hanno ripercussioni anche sulle aziende acquisite, come Instagram, e sui dipendenti.

Instagram, infatti, è stata acquistata per la cifra di un miliardo di dollari, ma di questi, solo 300 milioni erano cash, mentre tutto il resto erano più di 22.999.412 azioni Facebook. Nel frattempo, il co-fondatore di PayPal e uno dei manager di Facebook Peter Thiel, ha ridotto la propria partecipazione al social network, vendendo 20 milioni di azioni a un prezzo medio di 20 dollari ciascuna, in una transazione da 400 milioni di dollari.

Il flop di Facebook alimenta le speculazioni sulla possibile inadeguatezza di Mark Zuckerberg alla guida dell'azienda, con alcuni che ne chiedono le dimissioni da Ad. "È senza dubbio un genio ma questo non significa saper guidare una società quotata", affermano alcuni analisti. Facebook non è la prima società ad avere difficoltà: aziende come Yahoo! e Apple hanno dovuto sostituire i loro fondatori, per poi ritornare, come il caso di Cupertino.

Via: Los Angeles Time
Foto: Flickr

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