Privacy, Norvegia avvia indagine sul riconoscimento facciale Facebook


La Norvegia ha avviato un'indagine sul riconoscimento facciale di Facebook. Lo riporta l'agenzia finanziaria Bloomberg. Il servizio, disponibile da giugno dell'anno scorso, riconosce automaticamente i volti dei membri del social network e associa le immagini ai profili delle persone coinvolte. Gli utenti possono scegliere di disabilitare questa funzione, se non desiderano il suggerimento tag nelle foto (http://on.fb.me/RLo9HX).

"Facebook ha uno strumento molto potente ma non è ancora del tutto chiaro come funzioni", ha detto Bjorn Erik Thon, responsabile della protezione dei dati, che ha inviato un questionario al social network. La Norvegia, che non fa parte dell'Ue, sta coordinando l'inchiesta con la controparte irlandese, che l'anno scorso aveva già condotto una verifica sull'osservanza delle norme di protezione dei dati personali da parte del social network.

L'ufficio irlandese della società è il principale fornitore di servizi per gli utenti di Facebook fuori da Stati Uniti e Canada. Una portavoce di Facebook ha rifiutato di commentare. L'azienda di Menlo Park ha perso più di 35 miliardi di dollari in valore di mercato sin dalla sua offerta pubblica iniziale a maggio, in quanto non riesce a dissipare le preoccupazioni su come ottenere maggiori guadagani da quasi un miliardo di utenti.

Non è la prima volta che l'identificazione dei volti suscita dubbi e timori, specialmente in Europa: a tale riguardo, il gruppo Article 29 aveva pubblicato un rapporto a marzo, mentre il regolatore tedesco per la privacy ha sospeso la funzione a giugno in attesa della revisione irlandese. La protezione dei dati è attualmente sottoposta a regolamentazioni separate all'interno dell'Ue, ma l'organo esecutivo intende semplificare il sistema.

Via: La Stampa

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