Scade il lock-up sui titoli Facebook, dilemma per Goldman e Microsoft


A partire da oggi scade il lock-up che fino ad ora ha impedito agli azionisti di Facebook di mettere sul mercato le partecipazioni detenute e non ancora liberate in fase di collocamento. Mentre la fine del blocco ha il potenziale di mettere ulteriore pressione sul prezzo delle azioni, i proprietari come Goldman Sachs, che ora ha una quota del valore di circa 900 milioni di dollari, sono di fronte a un dilemma: se vendere subito e realizzare un profitto minore o oppure temporeggiare rischiando ulteriori perdite.

Secondo i dati compilati da Bloomberg, Facebook, del valore di 52,2 miliardi di dollari, ha perso oltre 40 miliardi di valore di mercato dopo il giorno del collocamento, il 18 maggio scorso, il che rende la peggiore performance tra tutte le grandi Ipo. Molti temono che la fine del blocco possa spingere gli investitori delusi a riversare sul mercato un'ondata di azioni, con il rischio di far cadere ulteriormente il titolo in Borsa. Attualmente sono disponibili sul mercato circa 500 milioni di azioni, ma potranno essere liberate nei prossimi 9 mesi 1,9 miliardi di titoli.

Il meccanismo di lockup prevede che da oggi fino al maggio 2013 il flottante di Facebook di fatto quadruplichi. Un elemento che, a detta di Herman Leung di Sesquehanna International Group, pesa nelle decisioni degli investitori: "Anche quelli interessati alla società non sono sicuri che il mercato digerirà i vari lockup", ha commentato a Bloomberg. Gli investitori tra cui Goldman Sachs, Microsoft e Accel Partners, che insieme controllano oltre 200 milioni di azioni del social network, possono iniziare a vendere dal 16 agosto, secondo un accordo normativo di deposito.

Microsoft, che possiede 26,2 milioni di azioni, pari all'1,7% del capitale, probabilmente non approfitterà della finestra. Secondo una fonte anonima, il gruppo fondato da Bill Gates vede Facebook come partner strategico nella lotta contro Google, piuttosto che come una fonte di guadagno a breve termine. Le azioni dell'azienda di Menlo Park, sono scese meno dell'1 per cento a 21,60 dollari alla chiusura di New York. Ashley Zandy, portavoce di Facebook, ha rifiutato di commentare, come ha fatto Andrea Raphael, portavoce di Goldman Sachs.

Facebook CRE 4-23-12

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