Approvato primo brevetto sulla privacy dei profili Facebook dopo 6 anni


Con il numero 8,225,376 l’US Patent and Trademark Office (Uspto) ha riconosciuto al Ceo di Facebook e a Chris Kelly, ex privacy officer del social network, la paternità di un’invenzione dal titolo Dynamically Generating a Privacy Summary, che sostanzialmente riguarda il sistema con cui le informazioni di un utente sono mostrate sul proprio profilo, incluso la visualizzazione delle informazioni private. In un primo momento il brevetto fu rigettato perchè "ovvio", ma fu poi revisionato ed ora accettato.

In realtà si tratta di un brevetto abbastanza generico, ecco il suo riassunto: "La presente invenzione fornisce un sistema per generare dinamicamente un sommario della privacy. Prima si crea un profilo utente. Vengono poi selezionate dall'utente associato al profilo una o più impostazioni per la privacy. Il profilo associato viene così aggiornato incorporando le scelte di una o più impostazioni per la privacy. Viene poi creato un sommario della privacy legato al profilo e basato su una o più scelte relative alla privacy".

Il brevetto in sostanza riguarda il metodo che consente di mostrare a un iscritto a un social network le proprie impostazioni sulla privacy, i cambiamenti effettuati e infine anche come il proprio profilo viene visto dagli altri in funzione delle scelte che sono state fatte. Anche se arriva dopo sei anni dall’originale richiesta. Durante tutto questo tempo infatti la domanda di brevetto non ha avuto vita facile: rigettata all’inizio per alcuni punti giudicati ovvi, è stata quindi rivista e di nuovo spinta da Facebook perché venisse approvata.

Fino a diventare pronta per arrivare nell’archivio del social network. Come scrive ReadWriteWeb, la richiesta per la proprietà intellettuale numero 8,225,376 è stata effettuata precisamente il 25 luglio 2006 con Mark Zuckerberg e Chris Kelly che sono ascritti nei registri come gli inventori titolari dell’idea. Poche settimane più tardi (6 settembre 2006) Zuckerberg lanciava il “Mini feed” sul primo Facebook (evoluzione di TheFacebook.com), uno dei primi tasselli fondamentali per la successiva esplosione del progetto.


Via: Wired

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