Egitto: Twitter non accessibile, Facebook funziona a singhiozzo


Le autorità egiziane avrebbero intimato ai provider che operano in Egitto di rendere impossibile l'accesso ai social network Twitter e Faceebok, utilizzati da molti giovani manifestanti per organizzare le proteste in corso nel paese contro il presidente Hosni Mubarak, al potere da oltre 30 anni. Secondo quanto si legge sulla Bbc, Twitter è ormai bloccato da alcune ore, mentre i telefoni cellulari non funzionano in tutta l'area attorno alla capitale, Il Cairo. «Oggi è iniziata la nostra intifada». Tarek Amr blogga dal Cairo. E’ uno dei centinaia di attivisti che nei giorni scorsi hanno organizzato la «giornata della rabbia» contro Mubarak, «il re dei corrotti». I sit-in sono scattati contemporaneamente in tutta la capitale, racconta, «in strada ci sono studenti, casalinghe, bambini. Tahrir Square è completamente nostra». La marcia d’avvicinamento è stata lunga, le immagini che arrivano da Tunisi e Algeri hanno acceso la miccia. «In Tunisia migliaia di ragazzi hanno dimostrato per i loro diritti e quelli delle prossime generazioni - dice Egyptian Wish, che coordina i gruppi su Facebook -. Non si sono arresi e hanno obbligato Ben Ali ad andarsene. Ecco, il modello sono loro». Su Facebook il link più scambiato è il messaggio partito dalla pagina del Nobel per la pace ed ex direttore dell'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) Mohamed ElBaradei, che ha espresso il suo sostegno a «chi manifesta contro la repressione» e ha denunciato «la minaccia di usare la forza da parte di un regime che trema davanti al suo popolo».

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