L'assessore Fabiano Amati oscurato da Facebook, scrive a Maroni


Fabiano Amati, assessore regionale alle Opere pubbliche, è su tutte le furie. Da sabato scorso il suo profilo sul social network è stato disabilitato, senza comunicazione nè motivazione. Amati, esponente di primo piano del Partito democratico pugliese, vantava 1.100 contatti e materiale personale caricato sul profilo. «È una decisione sconcertante perché va a ledere la libertà degli utenti di utilizzare internet», dichiara Amati.

Ha inviato numerose mail per chiedere ai gestori il motivo del blocco dell’accesso, ma l’unica risposta è stata quella che viene fornita in automatico, che invita a leggere le condizioni generali di utilizzo del servizio. «Non comprendo i motivi del provvedimento» - continua Amati -  «dato che comunico solo con i miei amici: scrivo le novità dell’attività che conduco in qualità di politico e amministratore». 

A tal fine Amati ha scritto una lettera al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, al vice ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, all’ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia, Davidi H. Thorne, e al console generale degli stati Uniti d’America a Napoli, J. Patrick Truhn. «Ho spedito una comunicazione ufficiale ai ministri italiani – conclude Amati - per segnalare la grave violazione della libertà d’espressione, mentre ai rappresentanti diplomatici degli Stati Uniti in Italia perché il social network è assoggettato alla legge statunitense. Se non basta scriverò anche a Barack Obama». Il testo integrale della lettera lo trovate qui.

Nessun commento:

Posta un commento