Il professore usava Facebook per adescare le alunne

Un’intera classe di 23 persone dell’Istituto alberghiero Lagrange di Milano è stata convocata dal pm Tiziana Siciliana per testimoniare sulle proposte a sfondo sessuale che un professore di 40 anni faceva alle sue allieve tramite Facebook. «Sei davvero dolce, sei molto bella, mi piacerebbe metterti un bel voto, usciamo sabato sera», scrive il docente in uno dei messaggi acquisiti agli atti dell’inchiesta in cui è indagato per i reati di abuso d’ufficio e violenza privata. Le ragazze, che stanno frequentando la quarta, hanno raccontato al pm che l’insegnante era arrivato come supplente di italiano e storia il 24 aprile scorso e si era immediatamente informato su quali tra loro fossero già maggiorenni. Solo verso quelle che avevano già compiuto la maggiore età era iniziato l’assedio sul social network. Alle studentesse veniva domandata l’amicizia, la maggioranza accettava, solo poche ignoravano la richiesta. Nel frattempo, stando al racconto delle allieve, il professore appena se ne presentava l’occasione, faceva apprezzamenti pesanti verso le studentesse. Finchè un gruppo di loro decide di recarsi dalla preside della scuola per mostrarle le copie dei messaggi; a quel punto la massima dirigente scolastica sporge denuncia in Procura. Il professore allora per vendetta, inveisce contro gli allievi in classe e mette un “uno” in storia a tutti i ragazzi che erano andati dalla preside. Con una delle sue vittime, il docente si era spinto oltre i messaggi, invitandola di persona a uscire in modo insistente, ma ottenendone un secco rifiuto. Ora il professore, la cui supplenza è durata un mese, è stato sospeso dall’incarico.
Fonte: La Stampa

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