Facebook in trattative per acquisire droni solari della Titan Aerospace


Dopo Whatsapp Facebook starebbe per mettere a segno un altro colpo. Mark Zuckerberg avrebbe infatti avviato le trattative per acquisire Titan Aerospace, azienda texana produttrice di droni alimentati da energia solare, in grado di rimanere in volo ad alta quota per cinque anni senza necessità di tornare a terra per rifornirsi. Lo riferisce TechCrunch secondo cui l'affare potrebbe concludersi con un spesa di 60 milioni di dollari. 

Lo scopo del social network è quello di utilizzare i droni per portare l'accesso a Internet in quelle zone del mondo isolate in cui ancora manca, come il continente africano. La società  è impegnata, insieme ad altre aziende come Nokia, Ericsson, Qualcomm e Samsung, a sostenere l'iniziativa Internet.org che punta ad estendere l'accesso alla rete a quei 5 miliardi di persone nel mondo ancora esclusi dalla possibilità di connessione.

L'idea di Facebook è simile a quella di Google di usare palloni aerostatici per portare l'accesso al web in quei Paesi sprovvisti di necessarie infrastrutture. L'azienda vorrebbe produrre 11.000 di questi veicoli aerei senza equipaggio (UAV), in particolare il modello "Solara 60". Questi droni sono "satelliti atmosferici" che possono condurre la maggior parte delle operazioni di un satellite orbitale, ma sono più economici e versatili.

I modelli Solara 50 e 60 possono essere lanciati durante la notte utilizzando l'alimentazione delle batterie interne, poi, quando sorge il sole, possono immagazzinare energia sufficiente per salire a 20 km sopra il livello del mare dove possono rimanere per cinque anni senza bisogno di atterrare o effettuare rifornimento. Tali capacità li rendono ideali per i sistemi Internet regionali, come quelli sui quali sarebbe focalizzata l'iniziativa Internet.org.

Titan Aerospace è una joint venture a capitale privato con strutture di R&S in New Mexico. Attualmente è guidata dal CEO Vern Raburn, già fondatore e CEO di Eclipse Aviation. L'azienda è stata fondata nel 2012 da Max Yaney per produrre "atmosats" ossia nuovi tipi di UAV (Unmanned Aerial Vehicle). Facebook voleva far navigare gratis i propri utenti sulle reti Vodafone nei Paesi emergenti, ma l'operatore telefonico si è fermamente opposto.



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