Usa, umore espresso su Facebook tramite status e post è contagioso


Il buon umore è contagioso anche attraverso Facebook: aggiornamenti di stato o post positivi di un utente richiamano post positivi dei suoi amici. Lo stesso vale, in misura minore, per l'umore negativo. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. Condotto da James Fowler della University of California a San Diego, già autore di numerosi studi sul fenomeno del contagio" di comportamenti ed emozioni (come obesità, generosità, felicità), lo studio vede tra gli autori gli italiani Lorenzo Coviello e Massimo Franceschetti.  

Gli utenti di Facebook interagiscono tra loro in molti modi, la maggior parte testuale. Per misurare l'espressione emotiva, usano "aggiornamenti di stato" (chiamati anche "post"), che sono messaggi di testo "non orientati" che i contatti sociali di un utente (amici di Facebook) possono visualizzare sul proprio News Feed. Basandosi sul Linguistic Inquiry Word (LIWC), un sistema di classificazione della parola ampiamente utilizzato e validato, si determina se un post contiene parole che esprimono emozioni positive o negative.

Finora gli esperti si erano focalizzati solo su reti di amicizie e conoscenti reali e non su reti virtuali come Facebook. In questo studio, usando il software analizzatore, gli esperti hanno visionato oltre un miliardo di aggiornamenti di stato di oltre 100 milioni di individui resi anonimi, su un periodo di 1180 giorni dal 2009 al 2012. È emerso che un post positivo richiama altri post positivi, segno che l'umore positivo di un individuo contagia l'umore di altri attraverso Facebook. Lo stesso avviene, ma in misura minore, per l'umore negativo. 

Per verificare l'attendibilità del contagio, gli esperti hanno osservato la relazione tra la pioggia e il cattivo umore dato dalla stessa. Così è stato osservato che una giornata piovosa causa un aumento di post negativi dell'1,16% e riduce il numero di quelli positivi dell'1,19% anche se si considerano solamente i post di amici residenti in città differenti (con clima differente per evitare risultati falsati), escludendo quindi l'effetto ancora più forte del contagio tra amici della stessa città, che hanno sicuramente un rapporto più intimo e si contagiano di più.


Fonte: ANSA
Via: UCSD
Foto: Plos One

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